sabato 27 aprile 2013

Arlecchino


C'è un arlecchino a testa bassa.
E' stanco tanto stanco che a qualcuno potrebbe sembrare infelice.
I segni sulle caviglie e sui polsi fanno male.
E' il prezzo della libertà o perlomeno della speranza
E' innamorato di Colombina     
e questo rende il suo abito a colori.
Il mondo è senza zucchero, lo stanno sottraendo ad ogni cosa.
Senza pane e nutella, senza suoni soavi dal passato.
Avanti bisogna andare  mentre la gente finge di dormire sotto le coperte ricamate.

Il mondo russa

Il meschino Pantalone lavora come un forsennato.
Dice che bisogna stare al passo coi tempi
e così asfalta ettari di prati e margherite
e sul catrame ci coltiva auto in sosta.

Arlecchino respira camminando tra la gente dai cappotti merdicolori
e gli pseudobambini con le facce a forma di monitor.
Chiudono gli occhi, sono tristi...
INSERT COIN...    sorridono.

Una volta arlecchino imparò a smontare un fucile
e gli insegnarono l'alfabeto NATO
poi imparò (da solo)
a considerarle cose inutili.

Le luci spente  i palazzi addormentati e le auto silenziose.

Il suo piatto preferito è in manicomio
è bandito    oppure no  però...
E cammina cammina tra gli amici contenti oppure no però...

Colombina dorme anche lei  e non si accorge di stare stretta.

Troppo pochi metri e metri recintati   e noi siamo troppi
tanto che geni certificati hanno partorito la clonazione umana.
Staremo più stretti,   
ancora di più,
che se almeno servisse a ridare un padre a chi non l'ha più
le mucche la smetterebbero di riderci dietro per la nostra follia.

Eccolo lì  il nostro arlecchino, perso tra questi pensieri
con il cuore picassiano che rimbalza (a volte) come una palla da rugby.
Può l'amore cancellare il contorno dei suoi occhi?


Gira la chiave.           Eccola colombina !
                         Eccola la tua casa a colori!
L'amore può.


Chi ha detto che non si può cambiare il mondo?
Basta chiudere la porta a tutto ed amare più che si può.

Arlecchino ha spento la luce. E' solo una maschera in fondo
e nel suo piccolo regno di cemento armato ed intonaco
si prospetta una notte tranquilla.
Non aprirà la porta di casa a quei suoi pensieri tristi
per continuare ad ammirare attraverso le palpebre della sua donna
l'unica cosa incontaminata,
L'unica medicina del cuore, dello stomaco
e di tutto il suo piccolo universo.


Buona notte.
  

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