domenica 26 gennaio 2014

Tu Non Cambi Mai


  



Puoi guardarmi senza far brillare i tuoi occhi
o ascoltarmi credendo che io sia pazzo.
Sì, lo sono.
Sono pazzo di gioia,
non devo abbassarmi a cercare.
Non ho voglia di fare tardi
e nemmeno porto l’orologio,
perché ogni istante è ora di starti vicino.
Chi mi incontra per la strada non capisce.
E' intento ad inseguire i sogni più strani …
Non sa quanta forza mi dai per rimanere in piedi
malgrado siano in tanti a cadere giù.
Mentre mi arrampico fra le coperte del letto,
lo sento il tuo respiro.
Invade la stanza e il mio cuore piccolo piccolo resta a guardare
come se non avesse più domande da fare.
Ci sono uomini che si manderebbero in rovina
per avere più di quel che hanno…
Io darei tutto perché ogni cosa restasse così
e mi piace questa mia età in cui smetto di credere ai sogni
e dopo un’ora ti guardo e continuo a crederci.
Questo è un cammino che continua ad andare avanti
mentre ai lati della strada molte cose si perdono.
Cambiano le idee, cadono i capelli,
le figlie crescono e tu… tu non cambi mai
ed io… non potrò mai non amarti.


giovedì 16 gennaio 2014

Auschwitz




Sarà buono o cattivo
quell'uomo che pare uguale agli altri?
Che senza lo stemma si somigliano tutti
due occhi, un naso, una bocca.
Che le facce son maschere
e le divise i volti.
Sarà buono o cattivo
quell'uomo che è un padre premuroso
e incenerisce come inutile malacopia
i figli altrui?
Quante punte di stelle avrà tranciato
e colpi di fucile inferto
per pareggiare i conti con il suo odio?
Sarà buono o cattivo
colui che è stato il braccio?
E tutti coloro che hanno avallato e permesso tutto questo
che razza d'uomini sono?


                                 Enrico Bonifazi  (2014)

lunedì 6 gennaio 2014

Ragazze che ho amato



Questi binari sono lunghissimi
e stanno a metà tra un luogo e l'altro;
anche io sto un po' nel mezzo.
Non ho più barba nè capelli,
li ho persi.
Ora ho qualcosa in più...
è stato uno scambio.
Il vostro profumo si è allontanato
e lo sentirò ancora sui vestiti di altre donne.
Non sarà lo stesso,
come i bomboloni di Danzica farciti alla fragola
ma avrò un altro mattone
per scendere da impalcature più alte.
La vostra voce la sento solo io
finché non sparirà.
Il treno si stacca dalla stazione.
La gente saluta.
Io non ho nessuna di voi da abbracciare.
Sono scappato in punta di piedi.
Vi ringrazio ragazze che ho amato,
siete state I colori dei miei arcobaleni.
Non servono fotografie.
C'è il ricordo da modellare,
mantenere vivo.
La stazione è un puntino.
Piove su questi binari...
lunghissimi...
quasi senza fine.

Enrico Bonifazi  (1996)