mercoledì 31 dicembre 2014

DUE PAROLE







Spogliato dell'ultima barba e del pigiama alle quattro del pomeriggio,
dopo aver strofinato le guance col balsamo.
Mentre gli abeti perdono i capelli,
i fegati soffrono di eccesso nutrizionale,
mentre la neve e il lavoro evaporano
e la televisione dice che fa freddo,
mi basta guardarti per sentirmi fiero,
che un isolato di distanza giustifica già la nostalgia.
E vado lontano, ogni sera, mese dopo mese
a dare il massimo e tornare per dare il massimo nuovamente.
E' questo quel che faccio
in ogni cosa che amo, in ogni cosa che odio.
A mezzanotte il mondo esploderà di sughero e polvere da sparo
e prima che sia tardi,
due parole:
Ti Amo
e viene così naturale.


(a Patti)