lunedì 22 aprile 2019

About "La Llorona"



Atteso da due anni, La Llorona, ultima produzione del ragazzo prodigio (soprattutto se si parla di horror) James Wan, fa sorridere i conti della Warner ma lascia interdetti gli amanti del genere. Preceduto da un bombardamento mediatico senza precedenti (almeno per quanto riguarda gli spot You-Tube legati alla cronologia), il film si rivela un impasto scialbo che inquieta e spaventa nulla più di uno strillaccio alle spalle al buio. Non che non faccia sobbalzare, questo no. Del resto le impennate di volume, seppur precedute da un silenzio che le rende quasi scontate, nell'oscurità del cinema un certo effetto ce l'hanno. Tuttavia, per un film strutturato su un'antica leggenda sudamericana (che da decenni terrorizza i grandi superstiziosi e i più piccini), quella della dama bianca che nel 'seicento annegò i suoi figli nel fiume per punire il marito fedifrago per poi suicidarsi devastata dal senso di colpa, mi aspettavo decisamente di più. Nulla della storia resta "attaccato" alla pelle e tutto scivola via coi titoli di coda.

La trama è estremamente (decisamente troppo) semplice: Da tempi lontani, ai fatti narrati (siamo a Los Angeles nel 1973) la maledizione della Llorona (la donna piangente) colpisce i bambini. Chi avverte il suo pianto è soggetto alla sua furia che si placherà soltanto con la morte dei perseguitati. Storia decisamente difficile da credere per un'atea e razionale assistente sociale di nome Anna (Linda Cardellini), che male interpreta i segni di violenza e di tortura sui corpi dei due figli di Patricia (una sua assistita), attribuendoli alla madre. Anna (vedova e madre di due bambini) decide di denunciare il fatto alle autorità, senza rendersi conto che sottrarli alla protezione della madre li esporranno alla furia del malvagio spettro della Llorona.

Michael Chaves dirige questo horror "perdibile" in attesa di riprovarci (spero in maniera più convincente) con The Conjuring 3. I flash-back 'seicenteschi sono poco suggestivi, quasi amatoriali. Molte situazioni sono discutibili, altre irritanti. Non c'è trovata che etichetterà come "originale" o "geniale" una sola sequenza. Linda Cardellini è brava (lo sappiamo) ma valorizzare questo canovaccio è davvero un'impresa. Al suo fianco Raymond Cruz, nelle vesti di un "eroico" e impavido curandero messicano diverte senza convincere. Un viso noto agli amanti dell'horror è Tony Amendola (Annabelle, The Devil's Candy) che riveste i panni di Padre Perez (omaggio ad Annabelle forse unica cosa vagamente intrigante).

Non c'è una morale nel gesto della Llorona, così come il film ne è privo. Non suscita paura per la sorte delle vittime, non lascia nulla di diverso dalla noia. Ciò che lascia (di certo) è il portafogli privo di qualche euro spesi per il biglietto che andranno ad arricchire la produzione. 9 milioni di budget e 53 già incassati. Niente male sotto questo aspetto.

2 commenti:

  1. No, i film sui jump scare decisamente no.
    Vuoi mettere i jump scare sulle ciccate di Borini e sui palloni persi da Biglia? :D

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