Quando (specialmente in campo scientifico) ci si concentra verso un obiettivo ma per forza o per caso se ne consegue un altro, non necessariamente insignificante o minore ma semplicemente diverso, si utilizza il termine (che amo moltissimo) serendipità. Dev'essere stato proprio in forza di serendipità se io, recandomi al cinema per vedere l'horror "Auguri per la tua morte" (incuriosito dal "blasone" Blumhouse), mi sono trovato ad apprezzare la pop-horror-remix-comedy "Auguri per la tua morte".
La protagonista è Tree (Jessica Rothe), una giovane, spregiudicata, bella e odiatissima studentessa di college che dopo i postumi di una sbronza si sveglia, il giorno del suo compleanno, in un dormitorio maschile, nella camera di un ragazzo sconosciuto di nome Carter (Israel Broussard) dal quale si congeda con freddezza e cinismo. Al termine di una giornata utile soprattutto a far capire allo spettatore quanto Tree sia spietata nei rapporti con le persone che frequenta (sorellanza, compagna di stanza, amante, spasimanti e perfino col padre) un killer misterioso la segue e la uccide in modo spietato. Dopo il suo assassinio il risveglio sarà per lei nella stessa camera di Carter, nel medesimo giorno e accantonata la speranza di trovarsi a fare i conti con un improbabile dejà vu, la consapevolezza non può che essere quella di essere intrappolata in un incubo che si concluderà inesorabilmente con la sua morte nel giorno che celebra la sua nascita. Da sola dovrà cercare di sopravvivere per giungere finalmente al domani.
Il film prende più di uno spunto dal bellissimo "Ricomincio da capo" omaggiandolo strutturalmente, implicitamente e talvolta palesemente (come nel dialogo in cui Carter scherzando dice a Tree che si deve vergognare per non avere mai visto un simile capolavoro e di non conoscere Bill Murray). L'idea di ambientare un film in uno spazio tempo che è una sorta di disco rotto non è certo una novità ed era stata ripresa in passato più di una volta da film come "Source Code", "100 volte Natale" o il recentissimo dramma "Prima di domani" ma per quanto riguarda l'horror non mi sovvengono precedenti significativi (segnalazioni eventuali sarebbero gradite). Bisogna però fare una distinzione tra il diverso peso specifico che hanno il viaggio introspettivo di Murray nel giorno della Marmotta e il percorso d'individuazione della giovane Tree; i due personaggi pur avendo in comune, inizialmente, un cinismo che spesso sconfina nella perfidia, giorno dopo giorno s'indirizzano verso un atteggiamento più "umano" nei confronti del mondo impossibilitati di cambiare tempi e avvenimenti.
In "Auguri per la tua morte" tutto è raccontato con un linguaggio giovane e talvolta volgarotto ma caratterizzato da grande autoironia. Ben presto ho capito che l'horror che pregustavo era un timballo di generi e citazioni tra le quali i sentimenti trovano più luce di scena del sangue. Mi sono tornati in mente vecchi film "impolverati" come Schegge di Follia e le terribili Heathers ma anche le atmosfere di Scream. È stato proprio Tony Gardner infatti (lo stesso ideatore della maschera del killer di Scream) a partorire il volto da baby-psycho che nasconderà fino all'ultimo l'identità dell'assassino di Tree.
I differenti atteggiamenti della giovane nei confronti degli avvenimenti che le accadono intorno e che via via lei impara ad affrontare sempre in modo diverso sono la parte divertente del film che si mantiene godibile nonostante alcuni anelli deboli nella trama e alcuni eccessi. Non essendo un'opera pretenziosa ma di puro intrattenimento mi viene spontaneo soprassedere su " weaknesses" che in effetti ci sono, come c'è un po' di tutto in questo film-remix, dal personaggio che rasenta il nickelodeoniano a ogni tipo di stereotipo da campus. Jessica Rothe (l'abbiamo vista cantare frammenti di Someone in the crowd in LaLaLand di Chazelle) ci mette del suo con una buona espressività e un physique du rôle ottimo. Israel Broussard (se la cava bene nei panni del goffo e gentile Carter) era co-protagonista in The Bling Ring della Coppola. Nel cast è presente anche Ruby Modine, figlia di Matthew. Il regista di questo film è Christopher B. Landon che proprio non conoscevo (la sua è una filmografia davvero di poco peso) ma devo ammettere che è stato bravo nel perpetuare senza annoiare il ripetersi degli eventi grazie anche a diversi espedienti creativi nell'atto della morte che si fonde coi risvegli.
Auguri per la tua morte non è un film adatto a tutti perché necessita di accettazione incondizionata al cinema a 360° per essere goduto (goduto non certo celebrato) per quel che è e cioè un film pienamente sufficiente che sta riscuotendo un discreto consenso tra gli spettatori e che, se non è stato in grado di spaventarmi come avrei sperato (vabbé, passi qualche jump scare), ho trovato comunque avvincente nelle sue evoluzioni ma soprattutto divertente.
Quasi dimenticavo, nota di biasimo per una locandina davvero poco accattivante.
Enrico Bonifazi
Dunque, era il 2017 per te, quasi quattro anni fa, nel frattempo è uscito Tenet, che con il suo andare avanti e indietro nel tempo, ma no dai qua non c'entra niente, non si parla di quantistica (o forse si?), non so quando sia uscito Chucky (non l'ho visto), ma quel faccione di cartapesta me l'ha ricordato...
RispondiEliminaChiaramente si pesca in giro dai pochi film horror che ho visto, da "Ricomincio da capo" che guarda caso è andato in onda ieri sera su Sky,(che non ricordo), e non ho rivisto perché Sky non lo tengo. Dicevo dunque "Auguri per la tua morte", torniamo a poppa, lo ricordi? Te lo rammento, non ho letto la tua recensione se non molto velocemente tempo fa, per cui non ricordo neanche cosa hai scritto, ma nel caso oggi non lo ricordassi tu, ti delucido.
SPOILER
Ragazza si sveglia ogni mattina nella stanza di un giovane, in serata verrà senza ombra di dubbio ammazzata prima dello scoccare della mezzanotte e quello diciamo così sarà il dono per il suo compleanno. Ogni sera un uomo mascherato da Chucky, la ucciderà. Ti dice qualcosa?
Non te lo spoilero nel caso tu brami ardentemente rivederlo, perché, si, dai, puoi dargli un'altra possibilità a questo filmetto tutto sommato piacevole, interessante e anche con qualche bella trovata.
Mi è piaciuto allora? Devo dire che non ho dovuto spremere il mio cervello, non stavo guardando un pippone di Nolan (lasciatemelo stare eh!?!), certamente non è un prodotto di nicchia, ma è un film come amo dire sincero, non si perde in stratagemmi forzati, mi ha fatto fare delle belle riflessioni, si, mi è piaciuto. Una pellicola che non ti aspetti, perché già il titolo promette una 'cazzata', forse lo è, ma lo salvo a pieni voti, oh non esageriamo, un 7 però glielo concedo proprio per le riflessioni che mi ha fatto fare. Qualche cosa prevedibile, tipo l'assassino, indovinato subito perché la faccio non mentiva, ma arrivarci non è stato scontato.
Carino, frizzante, da vedere. Nel caso troppo semplice per voi ( e qui mi rivolgo ai tuoi lettori) allora potrete sempre ricorrere a Tenet.
Adesso vado a leggermi la tua recensione.
Ciao. Di Tenet avrò sicuramente modo di parlare dopo una seconda visione (ho appena comprato il dvd). Al cinema lo vidi in lingua originale e sbagliai scelta, vista la complessità di una trama della quale non si viene a capo più o meno spontaneamente come in Interstellar. Sicuramente ho lasciato qualcosa nei miei "tempi di traduzione" :D.
EliminaIeri, invece, ho guardato Opera Senza Autore, film tedesco molto bello di cui scriverò sicuramente qualcosa.
Aspetto che parlerai di Tenet, io l'ho visto in sala in italiano e proprio....ma no, non voglio scrivere niente, perché voglio prima sentire il tuo parere.
EliminaTramite un'amica ho ordinato "Opera senza autore" che mi sono persa al cinema, per cui presto (settimana prossima) lo vedrò anch'io. Sono imbranata in queste cose, non ho mai comprato online, la biblioteca non l'aveva perché devono passare due anni dall'uscita del film.
Ahaha, bella recensione direi che mi ci ritrovo, tra l'altro hai menzionato due film che mi sono piaciuti: 'Schegge di follia' e 'Source code'. Anche 'Scream' visto recentemente, concordo con i richiami.
RispondiEliminaIl genere horror nasconde tutta una serie di bei film, è un genere che ho scoperto un po' tardi, l'ultimo visto tanto per citare un titolo che mi è piaciuto è "US".
E con questo passo e chiudo.
Buongiorno. Mi fa piacere che tu abbia visto questo film che continuo a trovare divertente e spensierato. Un uso alternativo dell'horror che ho apprezzato perché adoro i film in modalità "loop" (l'ultimo che ho visto è Before I Fall) che hanno chiaramente in Ricomincio da capo la loro fonte d'ispirazione (capolavoro assoluto). Il film ha anche un seguito (deludente perché troppo macchinoso) che omaggia anche Ritorno al Futuro per via del paradosso temporale.
EliminaTra i film citati, considero Schegge di Follia un piccolo capolavoro. Un film che descrive al meglio il disagio scolastico giovanile attraverso iperboli e toni da commedia. Andrebbe riscoperto ancora oggi, nell'epoca in cui imperversano i social network e gli "haters" (Heathers è infatti il titolo originale del film, per assonanza con gli odiatori) che si nutrono della debolezza di altre persone spingendole a comportamenti sconvenienti.
Tu, Lory, mi dici di non avere un computer e mi domando se sia una scelta (anticonformista) fatta da chi prova antipatia per una tecnologia "burattinaia" che andrebbe presa solo a piccole dosi (almeno per ciò che non riguarda il lavoro).
Sei una piacevole scoperta e visto che non hai un tuo blog, mi farebbe piacere continuare a leggere di te, di cinema, poesia, libri e di tutto il resto, in questa conversazione.
A presto.
"Schegge di follia" hai detto bene, un piccolo capolavoro con E.Norton piccolo ma già un gigante. La 25 ^ ora lo ha consacrato. Una faccia antipatica per un attore che mi regala sempre emozioni.
RispondiEliminaOggi non avere un computer inizia a diventare un ostacolo, tra poco ci darà il permesso di andare a letto con la buonanotte e tramite il computer sempre più persone dovranno lavorarci da casa perché quest'anno darà il via a un lavoro sempre più confinato tra le quattro mura a discapito di un'attività lavorativa più regolata economicamente ma anche socialmente più entusiasmante. (Forse).
Arrivo sempre dopo gli altri, non so perché, il primo telefonino me l'hanno regalato, il mio smartphone l'ho comprato solo nell'estate del 2017 a Trieste in vacanza. Volevo assolutamente avere delle foto per ricordo e l'ho comprato lì, per cui direi da poco. A livello di rete non sono servita benissimo, ogni tanto sparisce il segnale, al momento sono riuscita ad ovviare, scrivo tramite il telefonino e non so se riuscirei a usarlo bene (il computer), sono un po' analfabeta in materia anche se in biblioteca devo dire che sono riuscita a usarlo bene con semplici spiegazioni e al lavoro altrettanto. Non so se è rifiuto o pigrizia mentale....
Non ho capito il senso della frase "continuare a parlare in questa conversazione", intendi dire continuare a scrivere i commenti SOLO sotto questo post? spiegami bene.
Potrei rispondere esattamente come te "Non accendermi perché potrei scrivere per giorni"
Intanto ti scrivo per oggi, dunque vediamo, non voglio andare troppo lontano e mi riferirò all'anno passato, anno di lockdown, che comunque mi ha permesso lo stesso di vedere qualche film in sala e di leggere qualche buon libro.
Al cinema ho visto diversi film interessanti. Qui faccio una pausa perché devo cercare in rete il titolo di un film e scriverlo correttamente perché assomiglia ad altri titoli. A tra poco....
Rieccomi, innanzitutto avevo un tarlo fastidioso in testa, sono andata a controllare e sì, questo tarlo aveva ragione a continuare a picchiare: "Schegge di follia", già la tua spiegazione mi aveva acceso una luce d'allarme, tanto che cercando il titolo di un film che volevo citare ho controllato, in effetti parliamo di due film diversi. Io avevo associato al tuo riferimento "Schegge di paura", non è il film di cui parli tu, quello tra l'altro non lo conosco e lo cercherò.
RispondiEliminaDunque il titolo che cercavo è "The rider" di Chloé Zhao, uno dei film più interessanti visto nei primi mesi dell'anno scorso.
"Ritratto della giovane in fiamme", altro bel film, una regista che non conoscevo.
Di Memories of murder abbiamo già parlato, a mio parere il più bel film di Joon-Ho Bong, ma come ti ho detto mi è piaciuto anche Madre.
Se mi metto a parlare di film stiamo qui per mesi...Tra l'altro volevo dirti che "Auguri per la tua morte" l'ho acquistato in un cofanetto, sono due DVD, l'altro è "The Hunt". Auguri... l'avevo visto recensito qua da te, e mi sembrava accattivante la trama.
Libri: L'anno scorso è stato l'anno del libro: "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valerie Perrin, caso editoriale, il libro più venduto durante il lockdown, e uno dei libri più belli in assoluto che io abbia letto. Caso editoriale grazie a un passa parola incredibile.
È stata la scoperta di Daniele Mencarelli grazie al suo "La casa degli sguardi" libro che ha ricevuto diversi premi. Un poeta che racconta il suo passato tra alcool e discese all'inferno, grazie proprio alla poesia e a tutto ciò che lo condurrà, riuscirà a uscirne. "Tutto chiede salvezza" il suo ultimo libro, in ordine di tempo andrebbe però letto prima. Chiaramente sono autobiografici.
Un libro che sto leggendo piano piano è "Gridalo" di Roberto Saviano. Racconta di vite, personaggi di cui avevo già fatto ricerche come Anna Achmatova, Anna Politkovskaja,.... ma soprattutto la prima storia di cui parla è quella di Ipazia, e grande è stata la mia commozione, mi colpì dalle prime cose che lessi di lei e di lei non smetterei mai di leggere, una figura di cui mi sono innamorata. Recentemente ho anche visto "Agorà" film, non so quanto romanzato su di lei, di cui purtroppo esiste poco perché molto è andato distrutto.
Poesie: beh, merita un capitolo a parte. Di ogni autore me ne piace qualcuna: Wislawa Szymborska, Mary Oliver, magari ti scriverò i titoli delle mie preferite....
Direi che è il caso di fermarci, l'attenzione si tiene per un certo tempo, è documentato, non voglio essere prolissa più del dovuto e mi fermo.
Ti ho lasciato due commenti sotto Manchester....
"Ha forse di noi sapore
il cosmo in cui ci dissolviamo?"
Rilke
Wow! Che piacevole e interessante "tornado" di parole. Sempre piú interessante. E divertente anche (mentre parlavi di Norton tentavo di farlo riaffiorare tra i personaggi di Schegge di Follia :D). Conosco benissimo Norton che, ultimamente, si è un po' "smarrito". La 25esima ora è un capolavoro. Il monologo allo specchio è politicamente scorretto ma cinematograficamente eccezionale. Hai visto American History X? Io ero un grande ammiratore anche di Edward Furlong che, nella vita, ha completamente perso la strada.
EliminaDi Agora ricordo la locandina con Rachel Weisz ma non conosco la tua "pupilla" (recupererò). La mia media di film in sala è di circa 40-45 film all'anno (lo scorso funesto soltanto nove). Conservo tutti i biglietti, come un bambino e a fine anno li metto in ordine di gradimento. Un gioco infantile. Un rito piacevole. Ultimo visionato prima delle "serrande abbassate" è stato Marie Curie (bello, anche se molto trascurata la parte scientifica, privilegiando gli aspetti femminili personali. Avrei messo in risalto le sue battaglie in un mondo maschilista e stolido come quello della ricerca dell'epoca). Il piú brutto (non vale nemmeno il prezzo della carta del biglietto) è Jack in The Box, un film che ho visto appena hanno riaperto e lo sono andato a vedere come un "assetato nel deserto". Per la serie "avrei bevuto pure le pozzanghere".
Il piú significativo è Tenet che mi ha letteralmente disarmato ma che tenterò di decriptare alla seconda visione. Mi dispiace abbia fatto flop perché sono stati coraggiosi a proporlo in pandemia mentre per altri (come Dune ad esempio) i produttori se la sono "conigliata" auspicando tempi migliori (alias piú proficui).
Riguardo ai libri, sono in una fase di letture che riguardano la personalità femminile. Cosí come i film (come ti dicevo ho visto Marie Curie ed Elle oltre a High Life ed ho in programma a breve di visionare Miss Marx e Marianna Ucria) anche nei libri ho scelto un tema che sia centrato sulla donna. Oltre a Signorina Else di Schnitzler, lo scorso anno ho letto un bellissimo e sorprendente film intitolato "Eleanor Oliphant sta benissimo" che affronta il tema del disagio e dell'inclusione sociale, attraverso il racconto di una donna dalla vita difficile. Stupendo. Poi sono passato di recente attraverso le pagine di Un'amicizia della Avallone che non mi ha conquistato fino in fondo per via di alcune "ricalcature" ai libri dell'Amica Geniale della Ferrante. Il mio autore preferito resta comunque Milan Kundera ma con grande rammarico, dopo aver già letto ogni suo scritto, prendo atto della sua età.
Nel frattempo il libro da te menzionato (e lodato) me lo procurerò. Ammetto di non averne mai sentito parlare.
Su sede, luogo, durata, numero dei caratteri di questa conversazione posso solo non porre alcun limite (né al flusso d'inchiostro, né al piacere che suscita).
Sul pc, io lo utilizzo molto ma soprattutto come archivio o macchina da scrivere. Per quel che faccio io i nuovi smartphone sono sufficienti. Sulla rete mi pongo continuamente domande (conosci la canzone di Baglioni "chi c'è in ascolto?") ma grazie a internet nascono anche amicizie e conversazioni amabili (about cinema e non) con belle persone. Però il web è una vera "rete" e non bisogna restarne intrappolati. È una vetrina che richiede volontà di scelta e non bisogna subire l'offerta passivamente.
Per ora ti saluto Lory.
Devo ancora rispondere sotto MBTS e lo farò con piacere appena riesco.
Buon venerdí.
Ehi, ciao, vengo per ordine: American History X, non l'ho visto, almeno non mi sembra proprio, quando vedo locandine che mi fanno presagire film un po' violenti, passo, ma se merita lo guarderò, tra l'altro appena passato in TV, ma spesso la sera sono stanca, ultimamente glisso un po'...Edward Furlong non lo conosco.
RispondiEliminaMa che carina la cosa dei biglietti del cinema che tieni, del giochino che fai, anch'io a fine anno faccio sempre la mia classifica personale.... molto dolce questa cosa tua.
Elle l'ho visto, High life no.
Miss Marx vorrei vederlo anch'io, nonostante pareri negativi, ma ho appena visto il suo precedente e questa regista mi sembra interessante.
Di Marianna Ucria devo aver letto il libro tempo fa, così come ho letto Eleanor Oliphant; Reese Witherspoon ne ha comprato i diritti, dovrebbe realizzarne un film. Bello, non eccezionale, non è stato qualcosa di nuovo per me. Più leggi più diventi esigente.... Com'è Signorina Else? accattivante? Come mai film e letture le convogli sul tema della donna?
Il libro dell'Avallone pensa, ce l'ho a casa, preso in biblioteca da poco. Io al momento sto leggendo "Malinverno" di Domenico Dara che ha una scrittura e un modo di raccontare affascinante.
Ero una ragazzina quando leggevo Kundera, avrò letto 3/4 libri suoi, ultimamente mi era venuto in mente di riprenderlo, in particolare quello sulla "lentezza" che non ricordo aver letto, al momento non mi sovviene il titolo.
Bello il pezzo di Baglioni, non lo conoscevo affatto, mi sono letta il testo. Incisiva.
Hai mai letto "Le nostre anime di notte" di Haruf?
Questo weekend sono a casa, spero di avere tempo per guardare qualche film, Ritratto di famiglia è in ritardo, non mi è arrivato....ma come ti ho scritto lunedì mi arriva Opera senza autore.
Buon fine settimana.
Ho lasciato un commento su MBDS.
RispondiEliminaEccomi anche qui. La tartaruga che sono va pianino ma con pazienza arriva al punto.
RispondiEliminaAmerican History X te lo consiglio, soprattutto se apprezzi Norton (ti piacerà anche Furlong, vedrai). Il film ha una vena di violenza, é vero, ma ha peso maggiore il lato umano e psicologico. Di sicuro l'inizio è "forte".
Il fatto che tu non abbia apprezzato Eleanor Oliphant mi stupisce (a me ha colpito molto) ma (il tuo giudizio da lettrice assidua ed esigente) mi riempie di aspettative sulla lettura del libro Cambiare l'acqua ai fiori, che inizierò oggi stesso, eh eh eh :)
Parlami di Malinverno. Ti sta piacendo? Sono curioso.
Signorina Else è un monologo interiore (di una ragazza giovanissima) che racchiude una grande critica alla borghesia viennese del secolo scorso. Else riceve una richiesta dalla madre (deve domandare un prestito a un amico di famiglia che per coincidenza si trova in villeggiatura in montagna nello stesso albergo dove alloggia lei). La ragazza però inizia a fare mille ragionamenti e ipotesi e non regge la pressione della responsabilità. Mi é piaciuto molto. Te lo consiglio. Da leggere in un "boccone".
Non conosco neppure Le nostre anime di notte. Merita?
Su Kundera c'è una cosa che forse ti stupirà. Un anno fa, durante il lockdown totale mi sono divertito a leggere l'incipit proprio de La Lentezza (libro stupendo). L'ho letto ad alta voce. Leggo libri per non vedenti da cinque anni. Sono donatore di voce per il CILP di Feltre (facciamo i cosidetti audiolibri) e ogni tanto mi diverto a salvare in mp3 alcuni brani anche in privato. Se vuoi ascoltare qualcosa ti giro il materiale volentieri ma l'ascolto è più complicato della lettura e non è per tutti (non ci si può distrarre o si perde più facilmente il filo).
Su Kundera ho sempre il proposito di riprendere in mano tutti i romanzi e rileggerli uno per uno ma (e qua ti semi-cito) c'è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo, per cui guardo sempre più al futuro che al passato.
Domanda. Che pensi di Pennac e Stefano Benni?
Hai visto qualche film in questi giorni? Lo recupererò di sicuro Agorà.
Io ho guardato (su tuo consiglio) Cafarnao (stupendo, vero, commovente, prezioso).
Domattina pubblicherò quel che ho scritto al riguardo. Grazie del buon consiglio.
La parola "amica" non la uso mai a caso.
Buon lunedì, anche qui.
Ciao, ciao, ciao. Sai che mi dispiace un po' non aver apprezzato tanto come te "Eleanor Oliphant"? Succede quando i libri sono troppo pubblicizzati e salgono le aspettative, forse, o forse sono io poco ricettiva dopo tanta lettura? Non saprei.... Nello stesso tempo ti chiedo di non avere altrettante alte aspettative nei confronti di "Cambiare l'acqua ai fiori", perché i libri più dei film sono qualcosa di intimo e personale e non per forza il tuo giudizio sarà uguale al mio. Ti ho detto che è uno dei libri più belli in assoluto che ho letto, ma non il più bello, perché come dico sempre il più bello sarà il prossimo. Ho letto così tanti libri, ma quelli che ricordo, che mi hanno commossa, che mi hanno lasciato qualcosa penso farei fatica ad arrivare a dieci, e magari oggi non proverei la stessa cosa nel rileggerli, chissà, un giorno ti faccio la lista. Questo in particolare mi è piaciuto per come è stato scritto, la scrittura è determinante per farmi apprezzare un libro, e anche la trama mi ha affascinato.
RispondiEliminaMalinverno l'ho terminato, ed è stato.... meraviglioso! Per certi versi potrebbe essere la versione al maschile di "Cambiare l'acqua ai fiori", quanto meno per il luogo, la location uguale in entrambi i libri. Domenico Dara lo scrittore che non conoscevo è un poeta, ha scritto dei passaggi, ha inventato situazioni che mi hanno fatto sciogliere devo dire.... davvero mi ha toccato, cercherò altro di lui.
Nello stesso tempo è stato un weekend di riposo, in un'ora ho letto anche la mia graphic novel "Il suono del mondo a memoria", accipicchia questi libri costano ma hanno una lettura immediata. Le tavole sono illustrate benissimo. La storia non si può raccontare, la vivi con gli occhi, parla di chiusura e rinascita. Un ragazzo che con un amico ha fondato una rivista dai tempi del liceo, un'amicizia, una sfida. Sam il protagonista vuole partire per New York, dove si trova a casa, fotografo di professione, scommette con il suo amico che riuscirà a vivere lì per due mesi, senza proferire parola. Riuscirà ad andare al ristorante, a fare tutte le sue cose senza comunicare a voce. È convinto di riuscirci, crede che ogni essere umano ormai è solo rivolto verso se stesso, comunicare non interessa a nessuno. Sarà il destino come ogni storia che si rispetti a buttare all'aria i suoi piani, e il dolore che l'ha tenuto in una bolla da tempo, viene fuori, tutto questo con lo sconcerto di chi sta leggendo....
Non so quanto sia autobiografico, la dedica a inizio libro è stupenda e farebbe pensare ci sia attinenza con il suo racconto. Io ti consiglierei se hai curiosità, di prenderlo in biblioteca: basta la tessera sanitaria, è gratis. Con il prestito tra le varie biblioteche puoi avere moltissimo: DVD e libri, puoi rinnovare il prestito alla scadenza.
"Le nostre anime di notte", molto bello, uno scrittore davvero particolare purtroppo morto da poco, ho letto tre suoi libri. Hanno anche fatto il film assolutamente non all'altezza a detta di chi l'ha visto, io me lo risparmio, perché un libro così non voglio rovinarlo.
Signorina Else lo tengo presente, oggi ho preso in biblioteca "La lentezza".
Ho iniziato a leggere qualche pagina di "Un'amicizia". Scrittrice di cui non ho mai letto nulla.
Donatore di voce? Che bellissima cosa! Che cosa anche stancante, dico bene? Un'esperienza stupenda davvero, quasi come fare il doppiatore: moduli la voce? O è una lettura semplice? Ti piace? Racconta un po'.
Non so se sarei portata ad un ascolto senza perdere la concentrazione, la meditazione non fa per me, la mia mente viaggia sempre. Mi piacerebbe ascoltarti questo si, ma se è una cosa che implica computer, io sono analfabeta in materia....
Bellissima idea, come è nata questa cosa?
Non ho letto niente di Pennac, di Benni solo un libro: Bar Sport, può essere?
Questo fine settimana ho avuto anche tempo di vedere un bel film comprato in edicola nella settimana "della memoria", per la ricorrenza ho voluto acquistarlo, non lo conoscevo, si intitola "The Song of Names" con Tim Roth e Clive Owen. Davvero commovente, mi è piaciuto molto.
RispondiEliminaSu "Agorà" mi farai sapere. Un po' romanzato, mi aspetto sempre un tuo giudizio scevro da condizionamenti e onesto, è bello confrontarsi liberamente, io non mi offendo, per cui vai tranquillo.
Mi sono arrivati Ritratto di famiglia.. e Opera senza autore, per cui ti farò sapere.
Su Cafarnao ci risentiamo, Grazie della fiducia, del tuo tempo e dell'attenzione. Sono contenta ti sia piaciuto.
Buona notte, buona settimana!
Appena riesco rispondo anche su MBTS.
Ciao. Sul diverso gradimento dei libri, non ti crucciare, "roba" soggettiva la scrittura. Ha tante codifiche, tante interpretazioni (facevo l'esempio dei cani di Pavlov che rispondono a stimoli diversi con diverse reazioni). Resteresti stupita, infatti, se ti dicessi che uno dei miei libri preferiti (e bada che sono tanti pure i miei!) è Pinocchio di Collodi e non certo per la parabola del discolo bugiardo ed egoista che diventa un bravo ragazzo, no, proprio perché (da buon "feticista" della parola -come te, mi pare d'aver capito) resto ancora oggi incantato dalla musicalità delle frasi dello scrittore toscano. Mi incanta tutt'oggi (anzi, maggiormente oggi) quando realizzo quale "frasario" abbia regalato quel libro alla lingua italiana.
EliminaDetto questo, nemmeno sapevo che il libro Eleanor Oliphant sta benissimo, fosse reclamizzato, forse anche per questo ha sorpreso le mie aspettative.
Cambiare l'acqua ai fiori è raffinatissimo ("ne verso una lacrima e brindo con lui. Sono una guardiana di cimitero e bevo solo lacrime") e la scrittura è davvero pregevole (sono certo che Kundera sotto gli aspetti di stile e psicologia non ti deluderà) e per ora (poco più di 50 pagine) riconosco il valore del libro. Curiosa l'ambientazione funeraria, così come (davvero buffa coincidenza) anche Malinverno, che metto in lista per un futuro prossimo. Sulla poesia, ho capito che hai una buona proprietà di "lettura" già da quando hai citato Fiammiferi (con pertinenza) in una conversazione sul blog del mio amico Ricky. Sulla poesia, però, abbiamo anche un discorso sospeso (attendo gli highlights di gradimento su Wislawa Szymborska e Mary Oliver) visto che ometto qualcosina ma difficilmente dimentico ;-)
Le graphic novel. Ecco una cosa che difficilmente acquisto, proprio per i costi elevati e la rapidità di "sfoglio". In biblioteca, sono di casa (anche per via della passione per i vecchi film muti e le ricerche sul Muro di Berlino attraverso libri e quotidiani), ci vado ogni sabato mattina (ora meno perchè il clima non è accogliente come al solito) e se proprio volessi leggere una graphic novel, sarebbe lì che la prenderei in prestito (senza "salassate") per magari comprarla in un secondo tempo se proprio non potessi farne a meno.
Qua ad Imola, c'è anche un mercatino gestito dai frati cappuccini dove per pochi spiccioli si possono "adottare" libri abbandonati, donati (spesso praticamente nuovi). Anche lì, bazzicavo spesso, con lunghe liste di titoli da cercare. Ora è chiuso per covid. Essendo di volontariato, sanificare sarebbe costoso, immagino.
Le nostre anime di notte (film, libro) proprio non lo conosco ma sul libro della Avallone mantieni bassine le aspettative. Anche per me è stato l'esordio con questa scrittrice (mi parlano tutti benissimo di Acciaio, che non ho letto).
Visto? Anche io so provocare fiumane di parole mica da ridere (sorrido).
Sull'incipit de La Lentezza, guarda, lo inserisco in uno dei miei canali YouTube e ti invio il link così con un semplice smartphone e (preferibilmente) cuffiette mi darai un parere. Quel brano l'ho letto per svago (non per il CILP, che invece commissiona libri ben precisi e soprattutto interi) ma cercando il giusto tono. La lettura ad alta voce richiede continua ricerca della giusta cadenza, di una timbrica addolcita se si legge un dialogo femminile o di un bambino (non troppo o diverrebbe la lettura di una fiaba). Richiede impostazione e pazienza. Ci sono giorni in cui pronunciare con fluidità certe parole, sembra impossibile. Ci vogliono almeno il triplo delle ore rispetto al tempo di ascolto (che è comunque maggiore di quello di lettura).
RispondiEliminaLa cosa è nata durante un corso serale per scuola professionale da OSS. Una mia compagna (più grande) aveva una malattia degenerativa dell'apparato visivo e necessitava di fotocopie largamente ingrandite. Siccome molte cose le leggevo al cellulare (per riascoltarle al lavoro nei momenti in cui la mente la puoi "staccare") mi proposi di leggere le lezioni scritte per darle una mano. Le inviavo gli mp3 e mi era molto grata e le ero grato anche io al tempo stesso. A distanza di anni, mi dice ancora che (di tanto in tanto) le viene voglia di ascoltare "La pioggia nel pineto" (di D'Annunzio) come gliela lessi per un compito di psicologia.
Dalle belle sensazioni provate (e da un distacco di retina della mia prof di Matematica, donna che terrò sempre nel cuore) nacque il desiderio di leggere a voce alta per chi non ci riesce. Ho fatto il provino anni fa e mi presero anche per via delle mie poche esperienze (amatoriali) teatrali.
Insomma un bel viaggio.
Ti farò avere il link ma esigo giudizio severo e incondizionato. Permaloso non lo sono per niente, comunque.
Su Cafarnao (film che mi hai consigliato tu) ho scritto le mie impressioni.
Con calma, quando avrai tempo, con piacere, ti aspetto.
https://www.youtube.com/watch?v=DdKv4T3D5vE
RispondiEliminaQuesto è il link della lettura che ho appena caricato. Buon ascolto :)
GRAZIE!!! 😄😄😄😄🌠🌠🌠🔥
RispondiEliminaCaro amico, ormai le nostre sono diventate conversazioni fiume, devo prendere appunti per ricordarmi di rispondere a ogni punto, che non sempre necessita di risposta ma che mi fa sorridere e pensare come forze positive spesso attivino meccanismi misteriosi.
RispondiEliminaSono lieta di sapere che il libro che stai leggendo ti sta anche piacendo, in particolare per la scrittura.
Mi parli di Pinocchio e in questo periodo trovo collegamenti dappertutto, ho anche letto che la prima versione finiva diversamente e in modo inquietante. Non ricordo la musicalità, letto secoli fa....
Dici che hai capito che ho una buona proprietà di lettura, fai riferimento alla tua poesia "Fiammiferi", ma mi sono limitata solo a dire che è molto bella, non l'avevo tirata in ballo io, credo non l'avrei mai fatto per come mi conosco. È stata l'Anonima L. a farlo per mettere in risalto un suo discorso:trarre del bello da ogni cosa.
Quando racconti di te vengono fuori racconti di vita incredibili, è sorprendente la tua voglia di fare così tante cose, sei quasi instancabile! La scuola, il corso di OSS, è stata una bella rivelazione, averlo fatto solo per puro interesse e non per uno sbocco lavorativo denota curiosità, interesse e voglia di sapere, non posso che battere le mani 👏 complimenti davvero.
Il tuo lavoro su YouTube è molto bello: disegni, leggi, sei davvero bravo, potresti mettere anche i tuoi testi poetici con immagini fatte da te, che meraviglia!
Veniamo alle poesie. Quella che mi hai scritto della Wislawa Szymborska è bellissima. Ho letto il suo libro di poesie "La gioia di scrivere". Ce ne sono molte che mi piacciono, citerei "Un appunto" e "Amore a prima vista", ma veramente ce ne sono di bellissime.
Mary Oliver mi incanta per i suoi versi che trasmettono pace, la mia preferita che è stata una scoperta che spesso rileggo è
IL VIAGGIO
Un giorno infine hai capito
cosa dovevi fare, e
hai iniziato,
anche se le voci
intorno
continuavano a urlare
i loro cattivi consigli -
anche se l'intera casa
si era messa a tremare
e hai sentito il vecchio strattone
alle caviglie -
"Sistema la mia vita!"
gridavano le voci
Ma non ti sei fermato.
Sapevi cosa dovevi fare,
anche se il vento
frugava
con le sue dita rigide
fino nelle fondamenta,
anche se la loro
malinconia
era terribile.
Era già tardi abbastanza,
e la
notte selvaggia,
e la strada
ostruita
da rami e sassi
caduti.
Ma poco a poco,
mentre lasciavi
indietro le loro voci,
le stelle hanno
iniziato a bruciare
attraverso il velo di
nuvole,
e una nuova voce
che piano piano
riconoscevi come la
tua
ti teneva compagnia
mentre ti inoltravi
sempre più
nel mondo,
determinato a fare
l'unica cosa che potevi fare,
determinato a salvare
l'unica vita che potevi
salvare
Mary Oliver
E infine mi ritagliai un piacevole momento.
EliminaCome stai Lory? In uscita da un fiume di impegni (lavorativi e familiari), finalmente mi "immergo" in una fiumana più amica, quella del nostro botta e risposta.
Abituato a una cadenza pressoché quotidiana, mi è dispiaciuto non riuscire a trovare un quarto d'ora prima d'oggi. La "penna" era agognata come una tavoletta di cioccolato per un diabetico. Ma tant'è che rieccomi (so che non c'è fretta comunque). Innanzitutto anche io devo fare una scaletta per risponderti (Bello ed intenso questo "frullato" di cinema e passioni letterarie).
Pinocchio inquietante? Non sapevo. Io conosco la stesura odierna con grilli, gatti, volpi e tonni che parlano ma completamente fiabesco. Anche se, a dirla tutta, il tuo "sentito dire" mi ha risvegliato il ricordo di un anime giapponese (...nasodi legno, cuore di stagno...) dove ogni episodio prendeva una piega ai confini dell'horror. Devo ricercarlo.
Ah già, era L. (che invece mi rammenta l'anime Death Note per -gioco di parole- anonima omonimia). Mister Bonigol disattento. Nota di biasimo.
Però non ho certo sbagliato sulla tua perspicacia e capacità di lettura. Inoltre mi ha incuriosito una tua frase: "conoscendomi credo non lo avrei mai fatto?"
Come mai? Forse sono meno acuto e mi sfugge qualcosa. Ma curioso lo sono sempre molto :)
Ho riesumato un libro con 25 poesie della Szymborska e le sto riscoprendo a una decina di anni di distanza dalla prima lettura. Ci sono le due che hai menzionato che conosco ma non in maniera approfondita. Ti dirò che ne penso.
Ciao, sono a più di metà libro dell'Avallone, che se non mi riserva qualche brutta sorpresa al momento mi sta piacendo. Non avendo letto i libri della Ferrante non noto le copiature che hai rilevato tu.
RispondiEliminaAnche questo weekend stranamente sono di riposo, riusciranno i nostri eroi a vedere qualche bel film? Ritratto di famiglia sarà il primo, aspettati qualche riga.
Tu, novità? Procede il libro, com'è?
Ciao a presto.
Ciao carissima. Il lavoro mi ha risucchiato nel suo gorgo di impegni, fatica e stanchezza. Nel week end risponderò punto per punto. Piacevole fiumana. Scrivere merita la giusta attenzione. LeggerTI suscita riflessioni interessanti. Peccato non avere un marchingegno in grado di fermare il tempo per disporne a piacere. Prima il dovere, purtroppo (uff!).
EliminaNel frattempo sto proseguendo Come Cambiare l'Acqua ai Fiori. Molto particolare. Sempre più interessante. Non ho ben capito dove voglia arrivare ma sono soltanto a un quarto del libro. Credo che entro il prossimo Week-end sarà completato. Violette è un bel tipo perché ha saputo amare ma ha trovato un buon equilibrio anche nella sua solitudine. I suoi rituali e la bella sinergia coi necrofori e gli altri aiutanti la rendono dotata di un certo fascino romanzesco. Una storia originale. Sono al racconto del "rigetto" delle carte di divorzio da parte di Philippe Toussaint, che minaccia duro. Pregevoli, per ora, i racconti dei defunti. Adoro le storie collaterali (sono quel che cerco anche nella Berlino divisa) e queste, sui defunti, mi ricordano l'antologia di Spoon River (l'hai letto?).
EliminaUn'amicizia, infatti, è un buon libro. Non avendo tu modo di percepire le "contaminazioni" della Ferrante credo non ne resterai delusa (sono quei "ricalchi" il vero limite del romanzo).
Nel frattempo (ma si parla di mesi visto che finirò a giugno) sto leggendo ad alta voce un romanzo della Pitzorno (per ora a 1/5 lo trovo un po' confuso). Insomma, inchiostro a chilometri!
Che regalo la poesia di Mary Oliver! Un inno alla propria persona, alle scelte per noi stessi, mentre attorno incombono giudizi, consigli e presunti doveri. Ogni tanto la rileggo e (passato il tourbillon di impegni) riprometto di procurarmi altri suoi scritti. Grazie.
Io sono riuscito a guardare un film preso a noleggio. Un (non troppo) vecchio horror (2012), di Mitzi Peirone, regista italiana migrata in USA. Una storia molto femminile ma ci ho trovato poca di quell'intimismo che cerco ultimamente nei personaggi donna. S'intitola Braid -Chimera- (anche se braid sarebbe treccia). Ne avevo letto un elogio su Nocturno ma mi ha deluso (prima come film che come horror) nonostante un'originalità grottesca e una buona dose di splatter. Risulta una sorta di spirale psichedelica che miscela realtà e fantasia con grande zelo per poi farne risultare un cocktail dal sapore indefinito. Confusionario e troppo breve (81 minuti). Ne parlerò, credo.
Alla luce di questo, direi che la risposta alla tua domanda (riusciranno i nostri eroi a vedere qualche BEL film?) per ora (da parte mia) è no. La "salvezza" dei "nostri eroi" è dunque tutta nelle tue mani Lory. Aspetto qualche perla e ti auguro un buon sabato sera e una domenica rilassante. Un saluto.
Ritratto di famiglia con tempesta: Kore-Eda Hirozaku ormai ci ha abituati a una visione dove delicatezza è la percezione che riscontro sempre nei suoi film.
RispondiEliminaIn questo suo film sono diversi i momenti in cui ti perdi, ti siedi con i protagonisti e dimentichi dove sei. Ci sono riflessioni, frasi che vorresti immediatamente scrivere, ma talmente scontate che solo un film con la sua lentezza riesce a farti assaporare sul serio.
La madre, questa figura così pratica mi viene da dire, che invita a stare nel presente, sempre, per arrivare veramente a viverla la vita e viverla bene. Come puoi vivere sempre con la testa indietro a rimpiangere il passato, come è possibile avere sempre uno sguardo lanciato in avanti, pensando che solo domani riuscirai a realizzarti, che tutto sarà diverso? La cosa così banale è questa... essere, presenti a sé, non lasciarsi distrarre, rimanere attenti. Una grande lezione che dimentichiamo sempre.
Madre e figlio che passeggiano, i loro momenti di condivisione sono i più belli. In tutto il film si parla: marito e moglie/ex, padre e figlio, madre e figlio. La forza della famiglia, sgangherata, irrisolta, problematica, ma la famiglia è base, trampolino, ritorno, meta.
Capire cosa trattenere e cosa lasciare, queste sono le cose che fanno crescere.
Mi è piaciuto molto.
Nel frattempo questa notte al lavoro ho anche terminato Un'amicizia libro che mi è piaciuto tutto sommato per molti versi. Gli anni che scorrono, i riferimenti ai libri, Bologna, ma anche Torino in qualche modo per vari riferimenti, due città che grazie al cinema con i suoi Festival ho conosciuto, apprezzato, mi sono restate nel cuore.
La scrittura non è poetica o raffinata ma incisiva, l'ho letto velocemente, mi incuriosiva, ho trovato molto di me stessa.
Anche tu nella morsa del lavoro, si, fermare, allungare il tempo, il sogno di tutti!
Ti avevo lasciato anche un commento su MBTS, rispondi quando puoi, non preoccuparti. Ciao!
Ciao, sto bene, grazie, tu? Un po' stanchina, voglia di ferie!
RispondiEliminaHo letto un articolo su Pinocchio comprensivo della prima versione su un blog che si chiama Il rifugio di Long John Silver e il post: Pinocchio - La storia di un burattino di Carlo Collodi. Ti consiglio di leggerlo, molto ben scritto.
Alla tua curiosità sulla mia frase: conoscendomi non l'avrei mai fatto, è così....non in quel contesto, in quel modo un po' strumentale, in nessun modo comunque. Le cose preziose le proteggo.
Dunque il libro procede, bene... sì, la figura di Violette è meravigliosa, un'amica che mi è dispiaciuto lasciare ma che porto con me, la sua forza e la grazia.
Spoon River mai letto, mi è capitato di sfogliarlo ma non so, che mi racconti?
Quale libro stai leggendo della Pitzorno?
Anch'io ho letto la recensione di Braid- Chimera, ma non fa per me.
Grazie per aver ritagliato un po' di tempo, bello quello che dici, usi sempre parole che mi fanno sorridere.
Mary Oliver in una sua poesia dal titolo più lungo dello scritto dice:
"Istruzioni per vivere una vita"
Presta attenzione.
Stupisciti.
Parlane.
Mary Oliver
Direi che stiamo seguendo le sue indicazioni...👥👣
Buon lunedì (sera) e inizio di settimana.
EliminaPresta attenzione.
Stupisciti.
Parlane.
Davvero una bella "tavola delle leggi" che darebbe armonia, informazione e anche affetto. Breve. Essenziale, diretta ma carica di una poetica dirompente, Mary Oliver.
Ho letto il pezzo di Long John Silver e ho capito l'inghippo. Pensa che (dopo che me ne hai parlato) ero qua che mi domandavo come fosse possibile non essermi mai imbattuto in informazioni o notizie sui "risvolti" cupi e le "venature" iperdark della mia fiaba preferita. E sì che l'ho letta e riletta in diverse versioni (anche in inglese per godere di come i britannici si fossero sforzati di trasporre in una lingua semplice come la loro i complessi e arguti "disegni" espressivi di Collodi). Nel (pregevole) scritto di LJS, ecco svelato l'arcano: non esiste un finale alternativo! Meglio: il "finale" alternativo c'è ma è soltanto un "punto" (a metà della versione attuale) in cui Pinocchio muore impiccato dai due banditi (gatto e volpe) che nella concezione originale era il triste epilogo. Adesso tutto torna e capisco che il Pinocchio attuale non è altro che il connubio tra una storia che aveva un finale amarissimo e il suo sequel (che gli haters sui social definirebbero con un termine sgradevole: "buonista"). In tal caso non devo tuffarmi nella ricerca di vecchi manoscritti o preziose rarità custodite nei magazzini di una ignota biblioteca toscana. La mia curiosità aveva già ingranato la quarta!
Violette=amica
Già, i personaggi (come diceva Pirandello) sono vivi e ce ne innamoriamo. Che valore incommensurabile avrebbe fare una carezza alla Oliphant, dirne quattro a Don Abbondio, denunciare i perfidi Thenardieu, ammirare il sorriso di Berenice o essere amico di Jude St.Francis perché inizi ad apprezzare se stesso e la vita?
Anche io non mi limito ad ammirare i protagonisti di un libro o di un film ma provo sentimenti amicali (magari solo per qualche giorno) e il vuoto che lasciano quando l'ultima pagina viene sfogliata o mentre scorrono i titoli di coda è una malinconia molto simile a quella vera e non certo "di carta".
L'amica Violette. L'amica che mi hai presentato.
Bel trasporto.
Ed eccomi (a proposito di cimiteri) a Spoon River, raccolta di poesie di Edgar Lee Master, scritte a epitaffio. Ogni poesia parla appunto di un abitante del paesino in riva al fiume come se le informazioni venissero prese dalla lapide mortuaria. Un ingegnoso ritratto di paese. De André si ispirò a questa raccolta per comporre Non al denaro, non all'amore né al cielo, uno dei suoi album più poetici. Io, il libro, ce l'ho in versione integrale e ridotta (quella de I Miti a 3500 Lire). Ti citerei qualcosa ma dovrei andare a memoria con inesattezze per completare i vuoti (e te lo risparmio) oppure andare a "ripescare" (ed è quel che farò prossimamente).
Chiudo con una tua citazione "Capire cosa trattenere e cosa lasciare, queste sono le cose che fanno crescere". Frase che ho annotato e che mi ha colpito perché faccio sempre fatica a staccarmi da qualcosa o qualcuno, invece la vita è fatta di scelte. Come dici tu, la vita lo implica per crescere, altrimenti si resta fermi. Penso alle mie collezioni di fumetti delle quali mi sono (a volte) sbarazzato con rimpianto, ma anche alle esperienze (non materiali) amicizie, ex morose, attività che ho scelto di abbandonare del tutto per il bene del presente.
Mi autocito
"scegliere è vivere, non scegliere è una prigione".
Quando ti va, senza fretta, mi trovi tra queste "pagine". Buona settimana.
Dimenticavo. Sto benone grazie. Oops! Ho letto che hai commentato da poco e ora leggo il resto. :)
EliminaCiao, ho risposto al tuo commento e non avendo risposta proseguo aggiungendo qua anche le mie risposte alle tue repliche su MBTS.
RispondiEliminaNel fine settimana come preannunciato ho guardato "Contact", wow, mi è davvero piaciuto molto. Una Jodie Foster che spacca, lei mi piace molto. Un Matthew McConaughey giovanissimo, inizialmente non l'avevo neanche riconosciuto. Interstellar deve molto a questo film oltre il protagonista, ma qua Zemeckis ha fatto il botto, mi è piaciuto di più!
Che altro? Si, mi chiedevi del mio lavoro a turni, ma già te l'avevo detto. Lavoro in RSA per cui faccio turni come in ospedale.
Ho iniziato da poco La lentezza, inizialmente mi sono ritrovata nell'atmosfera delle Relazioni pericolose e infatti Kundera ne parla, film che considero capolavoro, ho anche letto il libro, mi piaceva così tanto che sono andata a vedere anche la versione teatrale.
Quando leggerò il libro di Vecchioni ti farò sapere ma non sarà a breve, dopo Kundera mi aspettano due fumettoni graphic novel presi oggi in biblioteca.
Giornata pesante, stanchissima.
Grazie per i complimenti, non credere, riempio le giornate cercando di smaltire la quotidianità, niente di che.
Ciao, ti auguro una buona settimana.
Ti ho lasciato in ritardo due righe al post di Cafarnao giusto per ringraziarti della tua risposta 😄
Ehi, ciao. Anche questo "nostro" scambio epistolare sta sconvolgendo l'ordine spazio-tempo come in un film di Nolan. Qualcosa lascio per strada, altro "perdo" lungo il cammino (la RSA, svegliati Bonigol!)e altro ancora lo conservo e lo elaboro per darti un adeguato feedback.
EliminaCredo bene che tu sia stanca, col lavoro che fai!
Io stasera guarderò un film di Joe Dante, regista davvero poco impegnato ma anche divertente e spensierato, che mi riporta al bellissimo cinema della prima metà degli anni ottanta. Il titolo è The Hole, piuttosto recente (2010?) ma son sicuro di trovarci l'atmosfera e lo stile narrativo di cui sopra.
Contact, come ti ho detto, mi piacque ma era ante-2000 e dovrei dargli una revisione accurata prima di esprimermi. Sul cast invece posso sbilanciarmi spudoratamente. Adoro la Foster già dai suoi primissimi film con la Disney (spettacolare in Sotto Accusa e Carnage, il Silenzio degli Innocenti (top ma vabbé) e quella piccola perla che è Dentro alla grande mela).
McConaughey l'ho sempre apprezzato (anche in commedie romantiche) ma l'ho riscoperto in The Wolf of Wall Street e in un film di cui quasi m'imbarazza ammettere di averne apprezzato la performance e cioè Magic Mike, visto in un ciclo in versione originale che sono andato a vedere (perché prendevo tutto a scatola chiusa) allo scopo didattico di unire l'utile (l'affinare la lingua inglese) al dilettevole (il mio amato cinema). Film farsesco ma un grande Matthew che mi ha divertito. Una rivelazione.
Da grande estimatrice di Zemeckis, dunque, quale titolo è (a tuo autorevolissimo parere) imprescindibile per un cinefilo?
La Lentezza non è l'Insostenibile Leggerezza dell'Essere ma è davvero bello. C'è talvolta anche quella teatralità de Le Relazioni Pericolose, hai buone capacità di analisi. Spero ti piaccia. Milan non mi ha mai deluso.
Sulle Graphic Novel sono interessatissimo, in piena filosofia Oliveriana.
Percepisco la stanchezza. Io mi prendo cura delle pietre naturali, tu degli esseri umani ed è assai più impegnativo. Quando chiudo la porta di casa il mondo intero ne resta fuori e posso Staccare con la S maiuscola.
"non credere, riempio le giornate cercando di smaltire la quotidianità, niente di che"
Carissima, raramente ho conosciuto persone di così grande valore ma dotate di altrettanta modestia. Sono sempre più piacevolmente sorpreso.
Ti anticipo che nei prossimi giorni avremo di che scrivere. Ho già stabilito 8 dei miei 10 top movies. Son scelte difficili ma pian piano, la lumaca arriva 😄
Nel frattempo goditi il riposo e grazie.
Ultimissimo Oops del giorno. Il libro della Pitzorno. 🤦♂️🤦♂️🤦♂️
RispondiEliminaS'intitola La Vita Sessuale dei Nostri Antenati.
Per ora sono sulle 100 pagine di 450 e non lo trovo esaltante. Anzi, poco concreto. Troppi personaggi, salti di lato, salti indietro, in lungo e in largo.
Belli i tuoi oops! Non so che telefonino usi, ma dopo il nome Pitzorno mi escono 5 rettangolini, succede con alcuni telefoni evidentemente non compatibili, boh? Mai capito. In effetti mi chiedevo se fosse quello il libro dal titolo falsamente interessante o quello sulla macchina da cucire...beh, mi dirai....
RispondiEliminaMa che bella dissertazione che hai fatto sui personaggi dei libri, sono contenta che hai letto "Una vita come tante". Lo ricordo come un libro davvero particolare, personaggi affascinanti, storia drammatica, ma sono sincera ho dimenticato molto. Ricordo la vita straziante di uno di loro, la sua storia d'amore. Ma la scrittura è quella che mi colpì. So che è uscito un altro libro di questa scrittrice e penso che lo leggerò perché già la trama promette, vai a dare un occhio.
Parlami un po' di Una vita come tante se ne hai voglia, io l'ho letto qualche anno fa, quello che ricordi a livello di emozioni. Ti era piaciuto? Mi sa che prima o poi lo compro, l'avevo preso in biblioteca e forse lo rileggerò.
Mi hai incuriosita anche con Spoon River, se è di facile lettura lo cercherò.
Davvero calzante quello che dici sui nostri scambi epistolari, stiamo sconvolgendo l'ordine spazio tempo, davvero, queste nostre chiacchierate mi regalano tantissimo, inoltre dovresti pensare a scrivere (oltre il tuo soggetto teatrale) anche un libro: poesia o altro, perché hai una scrittura interessante, coinvolgente e accattivante.
Perdi cose, le dimentichi, le elabori, capita di dimenticare e di tralasciare, ma se elabori e glissi mi fa piacere, sono certa che niente cade a vuoto, volteggia soltanto a mezz'aria...
Come è stato il film ieri sera? Ho letto la trama, mi pareva interessante, tra l'altro ho visto che esiste un altro The Hole di una decina di anni prima, da cercare anche quello.
Di Jodie Foster non conosco Carnage, lo cerco, non conosco neanche Dentro alla grande mela. Però è un'attrice che mi piace soprattutto per i ruoli che sceglie, ho amato Sommersby e il mio primo DVD acquistato è stato Anna and the king, la prima volta che lo vidi, c'è una scena, che mi fece star male per la situazione, la storia di quel film mi ha sempre affascinato.
Magic Mike lo recupero, già lo pensavo, lui si preparò moltissimo per quel film, lo cerco. In Dallas buyers club è bravissimo, un gran lavoro su se stesso, ma il film che mi ha spiazzato è stato Killer Joe, accidenti lì è incredibile secondo me, una scena diventata un cult parecchio lunga dove reggere così tanto sotto la telecamera deve essere da bravo davvero, come la scena finale di Chiamami col tuo nome, telecamera in faccia che non si stacca, o Joker davanti allo specchio che fa le sue espressioni, brrrr, un Joaquin strepitoso! Rooney Mara che mangia una torta per la bellezza di sei minuti o forse più in Ghost story (spero di averlo scritto bene), non so perché, ma credo che reggere la telecamera che non stacca su di te per un sacco di tempo deve essere oltre che imbarazzante davvero una gran prova... comunque tornando a capo tu l'hai visto Killer Joe?
Buon giovedì (sera).
EliminaRieccomi "armato" di penna, pronto a ripartire dopo aver letto la tua risposta serale.
Innanzitutto (cerco di andare per ordine, ma siamo veramente in Inception) il film di Joe Dante. Stasera scriverò due righe per il blog. Un appunto perché merita menzione, non fosse altro che per le belle atmosfere (e stereotipi) del cinema della mia adolescenza. Dunque ti anticipo solo che non è un film imperdibile ma sì, mi è piaciuto.
A proposito di Jodie Foster.
La ricordo divertito se ripenso a Tutto accadde un venerdì (dove aveva pure l'apparecchio per i denti), mi sorprese la sua presenza in Casotto. Poi la consacrazione con il ruolo di vittima in Sotto Accusa (i film di processi sono iniziati a piacermi proprio da quello) e di agente dell'FBI nello splendido Il Silenzio degli Innocenti. Qualche ruolo impegnatissimo come il film che hai citato (anche io ho il dvd della Fox ma devo rivederlo, ho ricordi confusi e slegati) e Sommersby (stupendo!). In Nell è stata grande, anche se il film prende una piega che (non voglio, nel caso, spoilerare) non ho gradito. Poi è un'attrice eclettica, si è calata bene nei ruoli più adrenalinici come in Panic Room e Flight Plan. Io credo che, essendo una sua estimatrice, tu debba assolutamente guardare Carnage (anche se Roman Polanski non dovesse piacerti). Carnage è una commedia "teatrale", una querelle tra genitori spassosa e "ridicola" come tutte le questioni che, partendo da un bisticcio tra due ragazzini, sconfinano nella morale degli adulti. Christopher Waltz, J. mc Really e Kate Winslet sono gli altri del quartetto. Divertente e frizzante. Tragicomico ma vero.
Mea Culpa. Non ho visto Killer Joe e nemmeno Dallas Buyers Club, lo ammetto. Invece in Magic Mike mi ci sono trovato per caso (ammetto, anche un po' a disagio tra sospiri di ammirazione della platea femminile). Un po' quello che per l'altro sesso ha rappresentato Strip Tease. McCounaghey però regala una interpretazione davvero memorabile (tant'è che ricordo due scene spassose, una con lui davanti allo specchio).
Piano piano l'ordine delle cose si sovverte. Le liste si allungano (ieri ho guardato un film d'animazione "sponsorizzato" da Saviano : Gatta Cenerentola) e m'è dolce il naufragare in questo mar (di parole).
Viste ora le poesie.
Ora leggo.
Grazie del pensiero.
:)
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RispondiEliminaNel frattempo, mi piace paragonare ogni antologia a una scatola di cioccolatini tuttigusti.
EliminaEccotene uno da Spoon River (per farti rendere l'idea dello stile)
FAITH MATHENY
Dapprima non potrai sapere che cosa significano,
e non lo saprai forse mai,
e noi non potremo mai dirtelo: questi lampi improvvisi dell’anima,
come folgore fioca su nuvole candide
a mezzanotte quando c’è la luna.
Vengono in solitudine, o forse
sei seduto con un amico e d’improvviso
cade un silenzio nel discorso, e i suoi occhi
senza un guizzo ti guardano:
avete visto insieme il segreto,
egli lo vede in te, tu in lui.
E così palpitate, seduti, per timore che il Mistero
vi sorga di fronte e vi fulmini
con un fulgore come quello del sole.
Siate coraggiose, anime che avete simili visioni!
Mentre il vostro corpo è vivo, come il mio è morto,
voi avete afferrato un sentore dell’etere
riserbato a Dio stesso.
* Asghar Farhadi (sapevo che avevo toppato)😁
RispondiEliminaCiao e bentrovata.
RispondiEliminaRiposata? Bene. Dici che questa conversazione ti sta dando tanto ma son parole che potrebbero essere uscite dalla mia "tastiera". Ci specchiamo in questo scambio di vedute per vedere i riflessi "arricchiti" di quella "vera ricchezza" che è l'arte. Poi, parlo per me, tutto questo avviene in un momento in cui mi sento in debito con la vita che (lasciando stare covid e alcune situazioni fisiologicamente inevitabili) mi sta risarcendo di un'adolescenza complicata.
Per spiegartelo con un aforisma. Hai presente quelle trasmissioni culinarie dove un "drappello" di cuochi dalla lingua affilata (spesso più dei loro coltelli) "giudicano" pietanze preparate dai concorrenti? Ebbene, questi chef blasonati da galassie stellate, prima dell'assaggio, mangiano. Il perché è presto detto. A stomaco vuoto, tutto è appetitoso e va giù bene. Dunque si può dire che "il piatto che si apprezza a digiuno è piacevole (sempre) e provvidenziale ma il cibo che si apprezza da satollo è quello prelibato"
Spero di non aver plagiato nessuno (magari è una reminiscenza, chissà).
Comunque hai capito che intendo.
Punto uno: "rettangolini accanto al titolo della Pitzorno"
Credo di avere scritto quel messaggio dal pc. Io ho un Samsung piuttosto "basic", di quelli da volantino delle offerte (unico requisito: che stia nella tasca posteriore dei pantaloni). Per la cronaca, i rettangolini sono quegli smile che rappresenta l'omino con la mano in fronte (gesto di autoriconoscimento della sbadataggine), nessuna rivelazione dal decriptaggio, dunque (faccina che sorride).
Lascio argomenti "fluttuare" (cit.) ma solo per poche ore.
-Una vita come tante l'approfondirò oggi stesso. (stay tuned).
Via via, il resto. Sono contro ogni tipo di spreco, soprattutto quello di argomenti.
Buona giornata (faccina col sole splendente).
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaRieccomi. Approfondisco un altro punto.
EliminaUna vita come tante.
Dubito (ma soprattutto spero vivamente) che il titolo (nella assurda traduzione italiana) rappresenti l'utopia di Jude St. Francis. Ciò che lui umilmente avrebbe desiderato. A Little Life lo trovo più calzante, in ogni possibile sfaccettatura. La vita (sofferta) di Jude mi auguro non sia come tante.
Parlando del contenuto.
Una storia esistenzialista, scritta divinamente (anche se con un pizzico di sadico accanimento). Jude, ragazzo buono e talentuoso, non riesce a rimettere sui binari dell'equilibrio la propria vita. Il suo passato burrascoso lo spinge all'autolesionismo e nonostante l'incontro con un premuroso e paziente professore (che gli sarà amico, poi padre adottivo) non riesce a placare il suo "male di vivere".
La lettura mi ha sconvolto.
Ecco, se dici che Lars Von Trier richiede tutta la tua fatica di spettatrice, credo che questo romanzo abbia risucchiato gran parte della mia di lettore. Roba da scagliare il libro per terra e protestare. Rabbia e dolore.
Un percorso costellato da ostacoli. Ogni dieci incontri positivi, corroboranti, amichevoli, al protagonista ne basta uno sbagliato per resettare, fare passi indietro, sprofondare.
Poi il "dannato" finale che non ti aspetti, solo perché dici "Nooo. È davvero troppo!"
Ma (e vale anche per Kundera) è limitativo valutarne solo gli eventi. Contiene bellissime riflessioni che incantano per tutte le oltre 1000 pagine. Darò un'occhiata senz'altro al nuovo di Hanya Yanagihara.
Me lo consigliò la mia amica Rossana, un anno fa, che era rimasta colpita dal capitolo Assioma dell'uguaglianza (davvero pregevole).
Quando le ho dato un feedback, ho aggiunto che non lo consiglierei a nessuno, un po' come Shantaram (non so se lo hai letto). Tante pagine e molti tuffi al cuore. Bello, ma davvero un tipo di lettura da "prova da sforzo".
Socchiudo nuovamente con un altro punto.
Io scrivere un libro? Dai, non scherziamo. Ti assumerei come motivatrice, sai lusingare, davvero. Sono uno che progetta in grande, poi però necessita di prendere fiato, di staccare. Un libro richiede costanza e (lo vedi dal mio blog "ragnatelato") io ne ho poca. La raccolta di poesie l'ho fatta qualche volta, rilegata "artigianalmente" e riposta nella nostra libreria di casa. Ogni tanto "strizzo un occhio" al mondo e mi viene voglia di condividere e lo faccio qui. Per ora non sento il bisogno di altro.
Chissà, magari quando sarà terminato il racconto del Muro avrò stimoli nuovi.
Di cosa mi vedresti scrivere? (Faccina incuriosita)
Poi però te ne esci con questa tua poesia fresca, piena di tenerezza che rivela anche fragilità, un pizzico di rimpianto ma anche la capacità di andare oltre, attraverso le idee, il sogno.
E se lo scrivessi tu un libro?
Son sicuro che avresti altri "conigli da estrarre dal cilindro".
A proposito di "prestigiatori", sono a metà del libro di Violette. L'ho conosciuta orfana, innamorata, amante, separata, vedova ma alla scomparsa di Leo non ero preparato. Quanta passione nelle pagine che descrivono il dramma. Ci sono rimasto male anche perché ieri è morta la gatta dei miei suoceri (di soli 10 mesi) ed è stata una serata un po' triste (forse ero indebolito emotivamente). Ho visto i miei cari piangere e questo mi ha reso suscettibile alle emozioni di questo bellissimo libro (davvero grazie di avermelo "passato").
Mancano ancora dei "punti" fluttuanti. Ma poi ci torno.
Buona serata sognatrice.
Più tardi ti rispondo 👋
RispondiEliminaEccomi. L'epitaffio tratto da Spoon River è davvero da brivido, penso che lo cercherò. Ahaha, ti ho scritto anche il mio di epitaffio: Era una sognatrice....
RispondiEliminaSono contenta che la vita ti abbia risarcito, si evince la tua serenità. Dalle tue poesie hai raccontato un po' la tua storia.
Sulla lettura concordo, ricordo anch'io la troppa "compiacenza" di certi passaggi, l'autolesionismo, avrei dato qualche sforbiciata. Ha avuto molto riscontro questo libro.
Shantaram non l'ho letto, so che esiste anche il sequel.
Di cosa potresti scrivere? Poesie. Un racconto. Favole per bambini. Poesie per bambini. Visto che disegni, un bel cartonato con frasi e disegni. Io amo i libri di Liao, adoro le illustrazioni. Mi sono comprata "Una splendida notte stellata".
Scrivere io no, non ho fantasia per inventare storie.
Il libro sento che procede, bene, io sono un po' ferma. Giornate piene. Mi spiace per il gattino, non ho mai avuto un animale, ma capisco il dolore.
Ciao, ti auguro un buon giovedì, a presto.
"ALTERNATIVA EPISODICA DEL POETA"
RispondiEliminaStavo per scrivere una poesia
invece ho fatto una torta
ci è voluto
più o meno lo stesso
tempo
chiaro la torta era una
stesura
definitiva una poesia
avrebbe avuto
un po' di strada da fare
giorni o settimane e
parecchi fogli stropicciati
la torta aveva già una
sua piccola
platea ciarlante che
ruzzolava tra
camioncini e
un'autopompa sul
pavimento della cucina
questa torta piacerà a
tutti
avrà dentro mele e
mirtilli rossi
albicocche secche
tanti amici
diranno ma perché
diavolo
ne hai fatta una sola
questo non succede
con le poesie
a causa di una
inesprimibile
tristezza ho deciso di
dedicare la mattinata
a un pubblico
ricettivo non voglio
aspettare una
settimana un anno
una
generazione che si
presenti il
consumatore giusto.
Grace Paley
(amo da sempre questi versi allegri)
E mentre cercavo questa poesia me ne è apparsa un'altra che non conoscevo delle sue, direi una meraviglia
RispondiElimina"POESIA CONTRO L'AMORE"
A volte non vorresti amare
la persona che ami
e distogli la faccia da quella faccia
i cui occhi labbra potrebbero
placare ogni rancore
cancellare l'insulto rubarti la
tristezza di non voler
amare voltati allora voltati a
colazione
di sera non alzare gli occhi dal
giornale
per vedere quella faccia in tutta la sua serietà una
concentrata dolcezza lui tiene il
suo libro
tra le mani le dita nodose
intagliate
dall'inverno voltati è tutto
quello che puoi
fare alla tua età per salvarti
dall'amore
Grace Paley
In questa giornata grigia, solo la dolcezza di qualche parola porta luce, buon lavoro. 😄
RispondiEliminaCiao amica mia,
Eliminama che bel passatempo questo scambio di passioni poetico-letterarie e cinematografiche. Piacevolissimo leggerti. Non sei mai ripetitiva e selezioni gli argomenti interessanti con arguzia (mentre io pondero troppo).
C'è, tuttavia, qualche nota stonata che rilevo. Come una immotivata "severità" nei confronti di te stessa: "non lascerò traccia se non per il mio lavoro", credimi che condividere le proprie passioni È (volutamente maiuscola) proprio una testimonianza di noi che diamo al mondo. Mi hai dato spunti che faranno sempre capo a te (la scoperta di una poetessa o di un bel libro, la considerazione che ci si può spendere per gli altri mantenendo -come dici- "una vita più interiore") e non sono solo "tracce" ma esperienze nonché begli istanti.
Non rimpicciolirti, non mentirti.
Ti definisci "ignorante" in senso musicale, ma chi non lo è a parte chi ha studiato teoria? I consumatori di musica hanno il vantaggio di poter scegliere e "spillarsi" al cuore le melodie che sanno "scioglierli". Io apprezzo canzoni impegnate con melodie celestiali, poi passo a Tiptoe Trough The Tulips di Tiny Tim per rallegrarmi. Posso saltare da Uomini Persi di Baglioni a Father and Son di Cat Stevens, poi però aver voglia di farmi un'insalata di matematica con la sigla di Atlas Ufo Robot. È il bello di scegliere (e non -dover- creare). Ignorante è chi demolisce senza analizzare, senza capire, senza voler contestualizzare e tu (selettiva per tuo stesso dire ma che hai scelto di scambiare opinioni con me) non lo sei affatto. Superficialità e supponenza non sono mai entrate in questa conversazione. Grazie a te, grazie a me.
Prima di passare al cinema e a commentare i tuoi gusti (e ricambiare condividendo i miei) ti ringrazio per le poesie di Grace Paley (a me ignota fino a ieri). Quella della torta è eccezionale per lo sprint che infonde (faccina divertita) e la manifesta ironia. Quella sul "salvarsi" dall'amore (o meglio dalla quotidianità dell'amore -la colazione, il giornale sfogliato-) ha una bella chiave di lettura. Molto sincera.
Le parole dei poeti sono sempre cioccolatini graditi.
Buon venerdì. Ho ancora troppe cose in sospeso. Mi "toccherà" ripassare dopo il lavoro. (faccina che strizza l'occhio).
Le tue parole sono una sciarpa calda che mi stringerò al collo mentre esco... è venerdì, un bel fritto misto è quel che ci vuole!
RispondiEliminaPoche canzoni mi mandano fuori di testa, una in particolare che ho ascoltato e ancora ascolto guardando il video è "Seven years".
Ci sentiamo oggi.
Seven years di Lukas Graham
RispondiEliminaCiao, ciao, eccomi qua, ti ho volutamente lasciato un giorno di respiro scrivendo solo poesie per non accavallare argomenti, commenti, ma soprattutto perché sebbene desidero leggerti ho sempre timore di portare via tempo alla tua quotidianità, per cui qua lo dirò per l'ultima volta, rispondi quando puoi, vorrei fosse davvero un piacere e non un obbligo, ci tengo, la paura che uno scampolo di tempo piacevole possa diventare una forzatura o un impegno è dietro l'angolo e per carattere visto che uso il tuo blog mi sento in dovere di dirtelo. Prendi le tue pause, non devo darti il permesso, insomma, hai capito. Ok. Adesso continuo a chiacchierare 😊
RispondiEliminaSettimana prossima mi arrivano tutti e due i film di The hole, perché la trama mi aveva colpito, ordinati in biblioteca, anche Carnage che già avevo in mente da tempo. Polanski a parte Rosemary... che non so se avrò il coraggio di rivedere, visto tantissimo tempo fa devo dire non lo conosco tantissimo. Recentemente ho visto di suo "J'accuse" e "L'inquilino del terzo piano". È un cinema che non mi dispiace per niente, entrambi i film mi sono piaciuti, gli riconosco una regia pazzesca, trame particolari, atmosfere cupe che irretiscono. Vorrei vedere di più, altri suoi film.
Davvero anche tu possiedi "Anna and the king" in DVD, non ci posso credere!
Parlando di Matthew McConaughey bellissimo non c'è che dire, reperirò Magic Mike, ti parlavo di Killer Joe non perché devi pensare a un capolavoro, ma perché non l'ho mai visto calato in un personaggio tanto.... trash. Film grottesco, un noir con battute da humor nero, cinico, e nonostante ne avessi sentito parlare, vederlo è stato... spiazzante. Credo che in quel ruolo ha dimostrato la stoffa dell'attore che è.
A proposito di film un po' cialtroni e demenziali, ieri sera ho visto "Dead end", film che pesca nel profondo lago dell'horror, ha pescato dove ha potuto con esiti esilaranti, inizialmente mi son detta: 'no, adesso fermo sta roba qua', non ne sono stata capace, ti dirò, ha il suo perché, se ti capita, merita per la recitazione, le battute nonsense (si scriverà così? 😂). Poi vado a leggere i commenti in giro e leggo che la sensazione è la stessa, film godibile...
La recensione al tuo film (The hole) (sto saltando di qua e di là), comunque non l'ho letta, qua da me/noi parli di atmosfere che riguardano l'adolescenza, non so se ho capito giusto e mi viene in mente di chiederti: conosci "Mean creek"? Se la risposta è no, lo dovresti vedere!
Vado un po' controcorrente: né Gatta Cenerentola, né Lo chiamavano Jeeg Robot mi hanno fatto impazzire, Gomorra l'ho visto neanche mezz'ora in TV e ho cambiato canale, non fanno per me, noi Italiani siamo un po' ripetitivi, o parliamo di mafia o i prodotti ricordano un po' le fiction, questi in particolar modo nonostante la critica super favorevole, a me non hanno entusiasmato, sono solo gusti. A te è piaciuto Gatta Cenerentola? Carino, ma non mi ha colpito alla grande!
Mi incuriosisce una cosa, il fatto che dici io parlo mentre tu ponderi, in che senso? Perché? Le cose personali sono io la prima a dirti di non scriverle, è pur sempre un blog, non dimentichiamolo, ma film, arte in generale, parla a ruota libera, o forse non ho capito cosa intendi....
Sovverto la mia scaletta punto per punto e parto dal fondo (Nolan sarebbe fiero di me) perché -tu parli mentre io pondero- suona malisssssimo. In realtà era: "Piacevolissimo leggerti. Non sei mai ripetitiva e selezioni gli argomenti interessanti con arguzia (mentre io pondero troppo)".
EliminaRiguarda la fluidità e spontaneità dello stile. Si vede che scrivi di getto ed è veramente un messaggio "fiume". Io ho bisogno di pensare, schematizzare mentalmente e, come t'inculcano alle superiori, fare una scaletta. Tutto qui. Messa come l'avevi capita sembrava che ti dessi della quaquaraqua mentre io conto fino a dieci prima di parlare :D
Veniamo al resto. Nessun impegno o piacere resterà sacrificato dallo scambio in corso. Tuttalpiù Madame Violette aspetterà un po' di più sul comodino. So che non è carino fare aspettare una signora con questi freddi ma non credo sentirà la mia mancanza. Nessun obbligo s'impone. Sempre e solo un piacere.
Ahahah, Nolan batte le mani, voglio rispondere subito due righe per amor di chiarezza e correttezza nei tuoi confronti: non ho mai pensato che mi dessi della quaquaraquà, assolutamente, le tue parole, i complimenti erano chiari. Ma non capivo perché dicevi che tu ponderi, ora ho capito, fai una scaletta....e pensa che la faccio anch'io, per non perdere i punti che tocchi, ma poi dimentico sempre qualcosa o mi viene in mente altro, e salto a destra e manca. Ti ho detto che non potrei fare il recensore proprio perché sono dispersiva 😂 ma tu le mie faccine le vedi?
EliminaAltro punto che vorrei chiarire, non sei stato invadente assolutamente, levatelo dal pensiero, davvero!
Ci tenevo a dirti questo, ti auguro un buon weekend, adesso vado a preparare altre scalette...👍😊
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RispondiEliminaE rieccomi qua per "chiudere" parentesi e aprirne altre. Torno a un ordine meno cronologico e più da Mister Bonigol.
RispondiEliminaPerdonami se sono stato invadente con le mie considerazioni e ricorda che la facoltà di non rispondere (che, su questo blog non è il quinto bensì il primo emendamento) è un jolly sempre ben accetto.
Torniamo all'amato cinema.
Ho visto A Ghost Story nella versione originale (in realtà la differenza è minima visto che a "parlare" son soprattutto i volti e i dialoghi pochi e brevi) perché in Italia era introvabile (infatti è uscito in DVD a noleggio da poco). Film lento ma delicato, con la finezza di un 4:3 dai bordi arrotondati che ti fa sentire a tua volta un fantasma che osserva dall'interno di una vecchia tv. L'ho trovato coinvolgente soprattutto per l'originalità della prospettiva. L'elaborazione del lutto contrapposta all'elaborazione del distacco (del trapasso). Il fantasma poi, palesemente carnevalesco, al quale ci si abitua pian piano, come all'assenza di muri in Dogville. L'ho inserito in playlist dopo avere apprezzato Casey Affleck in MBTS e Rooney Mara in Song To Song (anche qui, primissimi piani come se piovesse). Davvero necessaria grande capacità interpretativa (e nervi d'acciaio) per valorizzare un ruolo con la telecamera che ti fa praticamente la gastroscopia. Purtroppo la scena della torta mi fece fallire la prima visione. Steso come un grizzly in letargo. Ho deciso di far passare qualche settimana e (più preparato ai ritmi bassi in orari notturni) l'ho rivisto godendone appieno.
Hai accennato a Nolan. Inception richiede uno sforzo disumano, alla prima visione (Tenet è anche più astruso), ma mi è piaciuto molto. Così come Interstellar. Dovendo scegliere un suo film però mi prendo Memento, il mio preferito, sicuramente. Sarà perché è il suo primo in assoluto ed è stato un bel "trip" (per definirlo alla tua maniera). Un puzzle incasinato dove ogni tessera va al suo posto senza lasciare dubbi.
I Batman di Nolan, decisamente bocciati. Grande idea del tocco gotico e meno fumettistico, ma pessime trovate di riempimento (come scazzottate improbabili, ad esempio).
Benvenuti a Marwen lo vedrò nel week end, incuriosito soprattutto da quel tuo "non a tutti è piaciuto" che per me è cinematograficamente "afrodisiaco". I film che suscitano reazioni contrastanti mi attirano. Ho voglia di capirli, di analizzare ciò che gli altri ci hanno visto nel bene e nel male. Insomma, mi hai incuriosito.
Prima di proseguire con le risposte, ti dico chi sono i registi che maggiormente apprezzo. Ti avevo avvisata che avrei aperto parentesi.
Kubrick mi piace (e, come per D'Annunzio, la cosa vale artisticamente (non è stima personale). Ha creato capolavori percorrendo nuove strade. Drammi psicologici con ambientazioni maniacalmente studiate, prospettive centrali suggestive e una grande conoscenza delle debolezze e perversioni umane. Devo però ammettere che in 2001 Odissea nello Spazio non ho trovato (al di là del valore storico) e di una narrazione quasi profetica, alcun elemento d'interesse che potrebbe spingermi a riguardarlo.
RispondiEliminaDi Spielberg che pensi? A me verrebbe da dire "a chi non piace?"
Il mio regista preferito è senza dubbio Ken Loach, il britannico, capace di farci vivere la realtà dei sobborghi in un misto di malinconia e passione ma anche tanta verità. Piccoli e grandi drammi di coloro che la vita la subiscono. Hai visto Bread and Roses o Io, Daniel Blake?
Il tema sociale spicciolo, quotidiano, europeo (che non è la lotta alla sopravvivenza dei quartieri del piccolo Zain in Cafarnao ma è lotta alla burocrazia, alla disoccupazione (altro genere ma sempre sopravvivere è il fine) per conquistare diritti che, almeno qui, dovrebbero esistere.
Anche di Tim Burton amo lo stile. Big Fish è uno splendido omaggio alla fiaba con quella spruzzata dark che lo rende quasi ipnotico.
Ultimamente però, Tim si è fatto prendere la mano, e i suoi film hanno molte più ombre che "luci" (sono tra i pochi ad esser rimasto deluso da Dumbo).
Altri registi mi interessano e ti snocciolo i nomi con la promessa di argomentare al più presto. Chazelle, i Coen, Monicelli, Tarantino, mi piacciono i vecchi film di Ozu e Kurosawa ma il mio regista "orientale" è Wong Kar-wai (hai visto Hong Kong Express?). Sto cercando di capire anche il Lanthimos (si scrive così?)
di La Favorita (quello di The Lobster l'ho trovato morbosamente "cattivo"). Strizzo spesso l'occhio al cinema sudamericano in generale e alle cineaste donne come la Gerwig o la Coppola (quando non esagera col pop). Poi Polanski, Del Toro.
Insomma, non prendere impegni per i prossimi sessant'anni che gli argomenti non mancheranno.
Capitolo a parte visto che a te piace molto (e immagino tu lo conosca più di me): Zhang Yimou.
Ne ho visti due (ma ne conosco diversi) uno al cinema (Lanterne Rosse, quello delle case delle spose) e uno, The Road to Home, quello della scuola, su Sky Cinema Autore (ho il dvd masterizzato con un videorecorder a "pedali", almeno sei ere tecnologiche fa). Credo sia addirittura in 4:3, come erano i canali Sky (ai quali non ho rinnovato l'abbonamento).
Di Lanterne Rosse ne ho un ricordo più vivo. (Spoiler, ma credo non ci sia bisogno di avvisare) Rammento le gelosie, il disperato desiderio di attenzioni della moglie "matura". Una scena in cui una delle spose sale sul tetto mentre scende la neve ed echeggia la colonna sonora (una melodia ossessiva, un coro di voci bianche o femminili).
Di La Strada Verso Casa ricordo poco (anche lì neve ma più "da cartolina") e questa giovane che preparava i ravioli per il ragazzo che amava. Una storia d'amore tenera e un film bellissimo che (ho deciso or ora) rivedrò!
Mi riprometto anche di recuperare qualcosa dalla filmografia di Haneke (Funny Games a parte). Che mi consigli? Sei tu che potresti indicarmi la via verso la visione più adeguata. Certo, se l'inizio è Funny Games...
Questo vale anche per Asghar Faharadi, del quale conosco solo Il cliente (che non ho visto).
Per ora mi fermo qua. La spesa settimanale chiama. Manca ancora tanto da discutere (la mia scaletta è ricca). Bene bene. Buon week-end (manina che fa ciao ciao)
RispondiEliminaCosì, con nonchalance, butto lì la mia hit dei film.
RispondiEliminaSia ben chiaro che io non mi baso su valori storici, registi autorevoli, Oscar vinti, "i critici dicono che..." o altre cose che non rientrano nella mia griglia di valutazione. Tengo conto delle mie sensazioni, so che sei così anche tu (e qui ci starebbe una faccina ammiccante).
Per ora accompagno la lista (ordine casuale) da un abbozzo di motivazione. Se qualcosa t'incuriosisce, approfondisco.
Dopo una lunga e attenta (e credimi, complicata) riflessione, questi sono i miei magnifici:
-Qualcuno volò sul nido del cuculo
-Ricomincio da capo
-LaLaLand
-Viale del tramonto
-Shining
-Le vite degli altri
-Norma Rae
-Il posto delle fragole
-Stand by me
-Ferro 3
Ci ho pensato tanto. Alcuni film come Juno, Full Metal Jacket, Soldi Sporchi o Le Iene, ma anche classici come Il Padrino, Il Dottor Zivago o Colazione da Tiffany sono entrati e usciti dalla lista.
Ho cancellato e redatto di nuovo. Poi, me ne pentirò. Impegnativo come scegliere tra tanti vini pregiati.
Un film che però merita menzione perché l'ho sostituito all'ultimo è La Verità dei suoi Occhi, quello originale (non il remake usa).
I film in lista non sono necessariamente i più belli che io abbia mai visto ma quelli che trovo più geniali o che oltre al loro "fascino" hanno anche un significato mio oltre che cinematografico. Oppure magari li tengo nel cuore perché legati ad aneddoti o ad emozioni che condividerò. Sta di fatto che li adoro.
Amo troppo il cinema. Ti spiegherò bene la mia scelta, con calma, perché anche a me dispiacerebbe metterti pressione. Nel mio caso è sempre un grande piacere (sia leggerti che rispondere). Nessun segno di "sazietà", anzi, direi che l'appetito vien "mangiando" (cioè leggendo).
Buona domenica.
Domani, lunedì, martedì... passa quando vuoi.
Stavo guardando su YouTube il trailer magnifico di Zhang Yimou "La strada verso casa", un film meraviglioso! poi vedo che hai scritto, quasi una telepatia, con le spunte delle mail ti becco subito.
RispondiEliminaCi tenevo a sapere se hai letto le mie righe di ieri sera....
Ciao. Sì, ho letto e i tanti argomenti tirati in ballo fanno sì che dovrò scrivere ancora molto per mettermi in pari. Tantopiù che ne ho aggiunti di nuovi anch'io.
EliminaMa non temere, i sovraccarichi non mi spaventano. Una precisazione però, doverosa prima di farti domande ed esporti considerazioni a raffica. Ti ho detto che avrei guardato Marwen ma, dopo un pomeriggio "ecologista" passato a raccogliere cocci, plastiche e latta dal fosso di una strada comunale, il tempo rimasto era poco. Non credo riuscirò. Domani speravo di vedere Le Onde Del Destino (da te menzionato). Mi impegnerò e vedrò di farcela.
Grazie delle belle parole. Una bella tela, davvero. Anzi, per usare un sinonimo cinematografico, una bella "trama".
Ah già... la spunta, ecco!
RispondiElimina:D
Intendo il commento di ieri sera dove chiarivo qualcosa con te... quello ci tenevo che leggessi principalmente: Nolan batte le mani...scusa se insisto ma ci tengo 😊
RispondiEliminaTutto chiaro. Si parla di cinema, musica, libri e solo se ci va, senza impegno, si va sul personale. Era questo?
EliminaLa cosa di me che pondero l'avevo chiarita.
Anche il "rischio" di scrivere controvoglia in caso di flusso epistolare (ritenuto) eccessivo. No, non accadrà. Troppo interessante questo scambio. Troppo piacevole quel che scrivi.
Era questo il chiarimento richiesto?
Altrimenti "compro una vocale", tonto che sono!
Il commento è di ieri 19 febbraio ore 12,31( gli orari sono sfasati, te l'ho mandato ieri sera) incomincia con ahahah Nolan batte le mani, ci tenevo a dirti che non mi sono sentita una quaquaraquà, ti ho capito benissimo, volevo solo capire cosa intendevi per ponderare, ma l'hai spiegato bene.
RispondiEliminaInoltre ti dicevo in merito alle tue scuse, che non sei stato invadente come hai scritto, di togliere questa idea dal tuo pensiero. Ci tenevo a dirti questo perché mai mi sono sentita in qualche modo sminuita o "invasa".
Questo volevo fosse chiaro amico mio, ok?
Giornate pesanti, siamo tornati a pieno carico al lavoro, e domani sarà un'altra giornatina....
La TV dice solo cose negative, passa il tempo e già ci "hanno" rubato un anno.... Quando ci penso mi viene lo sconforto, quest'anno mi ha fermata un po' in corsa....uffi!
Ordunque, vengo a rispondere a qualche tuo passo.
RispondiEliminaA Ghost story un film particolare, mi è piaciuto ni, non completamente, ho apprezzato comunque parecchio nell'insieme.
Nolan: ne ho visti sei suoi, non ho visto i vari Batman, Nolan tra l'altro scoperto da poco, ho fatto una maratona.
Inception mi ha preso e l'ho seguito bene, Memento mi ha annoiata, mi spiace, ni. Interstellar e The Prestige buoni, quello di guerra laborioso e notevole, Tenet l'ho adorato, ho portato un'amica a vederlo che non conosce Nolan, se non chiudevano tornavamo a rivederlo, anch'io ho il DVD ma questo è un film da grande schermo come tutti i film di Nolan. Magari lo rivedo quando lo farai tu. Non penso che riuscirò mai a capirlo appieno, ma ho capito quanto basta e torno a dire che Nolan è pazzesco.
Tornando a Batman, non guardo cinecomic l'unico che mi sono concessa è Joker perché ho un debole per Gioacchino. Non ho comprato il DVD ma sono andata al cinema a vederlo per ben quattro volte, portando persone che cerco di convertire 😂 alla settima arte.
Di Ken Loach ne ho visti parecchi, il mio preferito è "La parte degli angeli". Mi ricorda un po'Aki Kaurismaki, l'hai visto L'uomo senza passato?
Spielberg? Certo, a chi non piace?
Di Wong-kar-wai ho visto il bellissimo "In the mood for love"
Lanthimos....non ho ancora capito se questo regista mi piace, la freddezza, il gelo di Haneke, ma quest'ultimo mi dà di più.
La Favorita mi è piaciuto molto.
The Lobster l'ho rivalutato. Ho visto Dogtooth non mi è piaciuto, troppo, troppo, ma è un film comunque da vedere. Non ho ancora capito se mi piace questo regista, lo ripeto.
Haneke: ti conviene leggere le trame, perché non conosco appieno i tuoi gusti. Ho visto solo: Amour, Il nastro bianco e "Niente da nascondere". Partirei da quest'ultimo 👍
Asghar Farhadi: ho visto "Una separazione" "About Elly" "Il cliente". Il primo per me è un capolavoro, un filmone, ma mi sono piaciuti tutti e tre.
Altro regista dal nome impronunciabile M.Night Shyamalan: The visit, The Village, Signs, li hai visti?
Caro amico, potremmo scrivere e scrivere, il cinema è una follia meravigliosa, il silenzio della sala, respiri all'unisono, quell'atmosfera che fa sentire tutti un solo ❤️, è meraviglioso!
Buona notte se mi leggi, ciao!
Ciao. Ho letto ma ormai posso ricambiare "solo" con un buon pomeriggio.
RispondiEliminaHo recuperato anche il messaggio smarrito nel tourbillon (mettiamola così: testi scritti da Zemeckis e orari da quel demonio di Nolan).
Ormai ho completato il volume uno della "scaletta" per risponderti. Wow!
Volevo solo ringraziarti per la premura di voler chiarire, per la curiosità, la fame di cinema. Tra stasera e domattina, un bell'ammazzacaffè di risposte, pareri e nuove (inevitabili) domande.
Buon rimasuglio di domenica Lory. Lieto di non essere invadente. :)
Le faccine le vedo (te lo avevo già detto o l'ho solo pensato?) 🙄
Sono arrivata, eccomi, ci sono sempre purtroppo per te, per cui accomodati che abbiamo di che chiacchierare, ahahah, sembra una minaccia.😊
RispondiEliminaVeniamo alla tanto sospirata lista:
- Qualcuno volo' sul nido del cuculo, film che ho voglia di rivedere, grande film, ormai entrato nella serie "film che non puoi non aver visto"
- Ricomincio da capo, non lo ricordo, non so il motivo, senz'altro l'ho visto, non ho ricordi di alcun tipo, merita quindi che lo cerco.
- Shining ok, ne abbiamo parlato, capisco il tuo punto di vista, so che è legata a un tuo periodo di vita, hai consumato il video.
- Le vite degli altri, ho il DVD, niente da dichiarare Vostro Onore.
- Norma Rae, finalmente un film che non conosco e cercherò.
- Il posto delle fragole (Bergman?) Non lo ricordo per niente, in ogni caso troppo giovane per apprezzare un film del maestro, per cui lo cercherò e voglio vedere altro (credo sia di Bergman...)
- La La Land ho il DVD, però nella tua lista? Wow!
- Viale del tramonto, ecco, questo è un film che mi riprometto sempre di vedere...al TFF l'ultima volta che andai Carlo Verdone era il guest director, presentò la rassegna dei suoi cinque film preferiti, tra questi c'era Viale del tramonto, che non vidi, andai ad altre due sue presentazioni.
- Ferro 3: poesia, incanto.
- Stand by me. Ho il DVD. Questo sarebbe entrato anche nella mia lista, ma siccome sono un'imbrogliona, ne approfitto e mi dai la possibilità di metterne un altro al suo posto (Vedi cosa vuol dire aver messo la tua lista per primo....?)
Difficilissimo scegliere solo 10 film, un'impresa notevole...di quelli che hai dovuto togliere ho il DVD di Colazione da Tiffany.
Immagino che La verità dei suoi occhi, sia "Il segreto dei suoi occhi", bellissimo ti stupirò ho il DVD anche di questo, davvero un bel film, la loro storia soprattutto, mannaggia!
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RispondiEliminaEd ora parliamo di OPERA SENZA AUTORE:
RispondiElimina😞😖😓🤧🤧🤧🤧
❤️💛💚💙💜❤️❤️
Dopo Le vite degli altri, anche questo film ti arriva, non immediatamente devo dire, perché certe ingenuità telefonavano situazioni che ho previsto da subito, però poi il film ha preso una direzione che mi ha toccato, colpito ed emozionato, non mi vergogno a dire che ho pianto.
AMORE, questo è un grande film sull'Amore, oltre al ricordo e a quello che portiamo con noi.
Sapevo poco della trama, quasi niente, non ero pronta a un argomento così, non me lo aspettavo.
"Chi sei tu?" Quel discorso ti resta addosso, chi siamo noi, se non quello che portiamo sulla pelle? Siamo gli strati di momenti che hanno scavato, impresso, scritto su di noi, eventi, momenti, come un tatuaggio la portiamo addosso la nostra storia, e ci sono persone in grado di leggerla.
Solo le cose vere contengono bellezza e non è facile capire questo, ma è solo la verità l'unica cosa che dovrai conseguire, e ciò che è reale non nasconde altro, quando si percepisce il collegamento, come una grande teoria del tutto, arrivano lampi....non staccare lo sguardo!
Sto andando a ruota libera come dici, e forse mi capisco solo io in questo mio pensiero, ma tu che questo film l'hai visto sicuramente mi hai intesa. Il suo Amore poteva benissimo essere una "reincarnazione", che storia incredibile! I momenti onirici sono struggenti, davvero un bel film!
Ciao amico mio, nonostante le scarse aspettative oggi è stata una giornata perfetta, come al solito le cose vanno meglio di quanto a volte si pensi. Avevamo una malattia di una collega che fortunatamente è stata sostituita all'ultimo, per cui la giornata è volata senza stress.
Cinema e corrispondenza, siamo a sera, ringrazio.
Ti auguro un buon lunedì, martedì, una settimana intensa di cose buone! 🤗👋
Ciao ^_^
RispondiEliminaIntanto attendo le prime impressioni sulla mia "Top Ten" (lo so, esistono film più autorevoli e impegnati ma al cuor non si comanda, giusto?).
Spinto dalla mia voracità esplorativa e "pescando" dal fondo del mio taccuino, oggi (su tuo consiglio) ho guardato Le Onde Del Destino, con una monumentale Emily Watson. Film di una purezza disarmante. Sentimenti veri e assoluti come l'amore di Bess per Jan o il senso di protezione di Dodo nei confronti di Bess. Quanta infantile tenerezza negli atteggiamenti di Bess! Dà l'idea di un oggetto di fragile cristallo che tutti cercano di proteggere ma che è anche talmente delicato da essere suscettibile alle "sbeccature". Quello di cui ha bisogno è amare ed essere amata. Bellissima la fotografia a tinte fredde, molto nordica, con tutti quei primissimi piani che ti fanno sentire lì, interlocutore di coloro che se ne stanno lì a "prendersi" lo schermo fino in fondo. Un film al quale asssegno un nove per l'eccesso di "licenza creativa" con la guarigione di Jan, la dispersione del corpo in mare e la scampanata celestiale con la quale Bess viene accolta in paradiso. Stellan Skarsgard è un onnipresente nelle creazioni di Von Trier (ma lo sai meglio di me).
Mi hai detto che eri giovane quando tuo padre te ne ha consigliata la visione. Ovviamente non posso immaginare la tua età (mi rendo conto di non sapere nemmeno il tuo nome -faccina sbalordita-) e da signore dell'ottocento sperduto nel duemila (cit.) quale sono, non ti chiederei mai quanti anni hai. Mi ha soltanto incuriosito questo approccio ("non ero avvezza a simili film impegnati") precoce al cinema di Von Trier. Il film è sicuramente impostato più sul dolore (e per dolore intendo in ogni sua forma) che sull'amore. Insomma un bell'impegno per una giovane cinefila. Complimenti a te (e a tuo padre che ha voluto condividere quest'opera che ti avrà sicuramente aperto un mondo).
In the Mood For Love è un vero capolavoro. Ma c'è qualcosa maggiormente "di nicchia" che ti consiglierò.
Ora però volevo scrivere due righe su Qualcuno Volò...
RispondiEliminaFilm che possedevo in videocassetta Betamax (nelle vecchie custodie "a libro") e che ha segnato gran parte della mia infanzia. L'ho visto a 11 anni e mi ha sconvolto con il suo realismo. Ho capito la realtà dei manicomi (la mia città ne ha tre -ormai divenuti parchi e strutture diverse-). L'elettroshock pre-Basaglia (e qua torniamo alla tua interessante gita a Trieste) e la scoperta che, oltre ai ricoveri coatti esistevano ricoveri volontari. Il film è stupendo perché fa capire (con la gita in barca, l'inclusione sociale, il gioco delle carte e le balbuzie e le insicurezze) a quali diverse pressioni sia sottoposta la mente umana (-anche dai nostri cari- "Lo dirò a tua madre, Billy") e quanta serenità potrebbe regalare anche solo l'essere trattati da pari per i malati con patologie mentali o (meglio ancora) con dolcezza. Le regole folli, le autorità "dittatoriali" delle infermiere e i razionamenti fanno capire a quale tortura fossero sottoposte queste persone. In tutto questo, la poesia di Milos Forman in quel titolo che attira più di un cioccolatino e le musiche in crescendo con quel "fiato" quasi stonato che regala le sue note al vento e al destino. Li ho amati tutti. L'immenso McMurphy, Mancini, il Grande Capo ("non era mio padre che beveva la bottiglia ma la bottiglia che gli beveva il cervello"), Billy. Davvero stupendo. Sarà perché ero giovane e impressionabile, sarà perché ho avuto la possibilità di vederlo quante volte volessi e senza stacchi (rarità per gli anni ottanta) ma questo film non uscirà mai dalla mia top ten e (soprattutto) dal mio cuore.
Prossimo film nella lista Lory sarà The Ryder (me ne hai parlato molto bene).
Sulla musica. Conosco 7 years old, stupenda canzone malinconica con il tema costante di una ricerca di compagnia incitata da altri (madre, amici eccetera). La mia canzone preferita è Tangled Up in Blue di Bob Dylan. Adoro Baglioni (ma non per le canzoni d'amore), Vecchioni, Guccini e chiunque inserisca in una canzone un testo letterario. Mi piacciono i Blur, qualche voce femminile, qualche melodia fuori dagli schemi. Strimpello anche un po' la chitarra ma così, per sport.
Per ora mi fermo qua. (Soc)chiudo. 'notte.
Scrivi quando vuoi. Le "chiavi" le hai ;-)
OOOOps.
RispondiEliminaVedo che hai già scritto. Buona lettura a me allora.
:)))
Ciao.
RispondiEliminaNon c'è che dire, la tua lista è succulenta. Molti dei titoli elencati li conosco bene, altri solo di fama. Sui visionati sto a 5 su 10 (e sarà mia premura recuperare gli altri).
Lezioni di Piano, in effetti, è uno dei miei grandi dimenticati. Ci stava benone in una top parade (forse l'ho "detratto" a causa dei successivi lavori della Campion, che mi ha deluso soprattutto con le sceneggiature pruriginose e banali di Holy Smoke e In The Cut). Sono stupito da Manchester by the sea che avevo capito ti fosse piaciuto ma non credevo così tanto. Visto che ti basi sulle emozioni, però, ci sta eccome. Dopo le scene dell'incendio e quella del loro incontro mi sarebbe servito un "trapianto di cuore". Sai cosa mi ha "ammazzato"? Il fatto che Casey Affleck durante quella scena straziante, mentre risuonano le note dell'adagio, la polizia gli rivolge domande ed estraggono Michelle Williams dai resti della casa, continua a stringere il sacchetto del minishop con dentro le poche cose (ormai inutili) comprate (non ricordo se l'ho scritto in recensione ma credo di no, per non spoilerare nulla).
La scena alla centrale, poi, con il tentativo di spararsi alla tempia... anche un macigno si sarebbe sciolto in lacrime.
The Orphanage dunque è il tuo horror preferito. Volevo appunto chiedertelo perché ho predilezione per gli horror. I miei (che te lo dico a fa?) sono Shining, L'Esorcista e il primo Venerdì 13. Ma anche gli horror sono piccoli "figli" e sacrificarne qualcuno par crudele.
Parentesi: ma perché non riguarderay Rosemary's Baby? (Troppa paura? Disappunto? Delusione? Curiosità mia? A quest'ultima rispondo un grande sì).
Di A Taxi Driver mi avevi accennato. Deluso da The Host e (in parte) anche da Parasite, ho molta paura di cercarlo. La biblioteca di Imola ce l'ha in catalogo, insomma, la tua top ten, la TENtazione è forte.
Su Opera Senza Autore mi piacerebbe scrivere qualcosa più di due righe. Mi ha dato spunti ed emozionato. L'ironia di dover reprimere la propria arte sotto il nazismo e poi "castrarla" per poterla mettere unicamente al servizio del socialismo. Poi, finalmente libertà e verità muovono il pennello. Ma c'è quel che hai detto: l'amore per la bellezza e le sue sfaccettature, quella bellezza che non è mai oggettiva e scontata e che si riflette negli altri. La bellezza è la libertà di scegliere la bellezza alla quale andare incontro. Emozioni simili me le aveva suscitate Storia di una ladra di libri (il libro).
RispondiEliminaPoi c'è questo concetto di libertà sbattuto da una parte all'altra del muro (che altro non è se non il limite dei nostri ideali. La "edificazione" della stolidità.
E proprio in contrapposizione al nostro contesto storico, in cui si paragona una mascherina a una museruola o un bavaglio (che direbbe Mandela?) o un dpcm a una dittatura (sì, il cinema mi manca, vero, ma capisco la diversità dei fini tra potere e questioni sanitarie), credo sia importante, attraverso la storia, capire quale siano le vere privazioni e i veri limiti di questo mondo. Le ciglia dell'utero non sono quelle degli occhi ma sanno raccogliere lacrime (se il fine è la selezione del patrimonio genetico). Comunque, del regista, mi è piaciuto molto di più Le Vite Degli Altri (meno poetico e simbolico ma più intenso ed efficace).
A tal proposito (nel film si mostra una Dresda sventrata) mi sovviene una poesiola che scrissi "ispirato" da quel meraviglioso e bizzarro libro di Kurt Vonnegut che è "Mattatoio numero 5" e che mi fa pensare alle divergenze di questioni a seconda della realtà che ci circonda.
È pubblicata sul blog e te la incollo qui, come saluto mattutino.
"Ho conosciuto un'amica.
Le morti causate dall'ISIS la toccano
ma è impressionata dai danni nei musei,
mentre io vorrei vedere Dresda prima del bombardamento.
Ho conosciuto un'amica.
Dice di non mangiare più pesce
da quando i gommoni affondano.
I pesci mangiano carne e l'uomo la umilia
e mi sembrerebbe un sogno
il vedere Dresda prima del bombardamento."
Buon lunedì.
(Così va la vita)
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RispondiEliminaLa tua recensione, spiegazione è pregevole, mi hai colpito.
RispondiEliminaAnch'io ho letto "Storia di una ladra di libri" molto bello, il film non dello stesso valore.
Credo di essermi messa in pari con le risposte, nel caso ho dimenticato qualcosa fammi sapere. GRAZIE per la compagnia che mi fai, grazie per i film che condividi, che ricerchi, è un dono inestimabile per me, non immagini quanto!
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RispondiEliminaCose di cui devo parlare e che ho tralasciato: capitolo horror. Ne parleremo, so che sei un appassionato, io una principiante. Paure e fobie, allargherò il discorso e capirai perché ho timore nel rivedere Rosemary...il tempo è tiranno, il dovere chiama, a presto!
RispondiEliminaNon era un punto e basta (come diceva Rodari) ma era solo un punto e a capo.
RispondiEliminaCinema italiano e musica francese
Apprezzo alcuni degli sforzi fatti dal cinema italiano negli ultimi anni per uscure dallo status quo di commedie e cinepanettoni.
Ad esempio (film che non hai gradito) Lo Chiamavano Jeeg Robot (se guardiamo oltre l'uso eccessivo -e fastidioso- della parlata romanesca) è un piacevole azzardo, così come Veloce come il Vento (che peraltro è stato girato nella città in cui vivo e sono nato, da Matteo Rovere).
Lo sforzo è da applausi. Può non piacere ma è la prova che in Italia il cinema lo si può ancora fare (e fare bene) anche con mezzi contenuti.
Anche Garrone è encomiabile.
Dici che il nostro cinema non ha fantasia e perlopiù è vero che tra argomenti ridondanti e banalità da teatrino del malcostume stiamo sguazzando nelle sabbie mobili scendendo due centimetri per ognuno fatto in risalita.
La voglia di cambiare ci sarebbe ma l'azienda cinema, in questo momento, manca dei fondi necessari a finanziare la metamorfosi. Da cinepanettone a cinezeppola, fino a cinetortellino o (perché no) cinepastogourmet si può fare.
Ma (amarissima realtà) il cinema d'autore di una volta era una cosa diversa. Forse anche perché nulla era stato scritto o detto.
Invidio, comunque (in senso buono, s'intende), il fatto che con tuo padre potessi parlare di cinema. Il mio è completamente ignorante in materia. Ci portava fin da piccoli (ho due sorelle maggiori) a guardare le vecchie commedie comiche anche un po' sfacciate con Pozzetto, Montesano e altri affini. Tutto molto divertente per dei bambini. Un campionario slapstick e gags da barzellette di Pierino. Noi ci divertivamo ma era tutto monocorde, ripetitivo, prevedibile. Inoltre, tutto fermo lì a quelle ambientazioni da occhio che spia dal buco della serratura, parolacce e buffonate per nulla funzionali alla trama. Non c'è stato mai un salto ad un cinema più adulto che (con orgoglio) posso dire di aver scoperto da solo. Ancora oggi, sentendo che vado al cinema molto spesso, mi domanda: "Che film vai a vedere?" e aggiunge poi "è un film da ridere?" (perché lui non dice "comico" ma "da ridere" -faccina con la mano portata alla fronte!-
Comunque è stato lui a regalarci la chiave d'accesso per il magico mondo del cinema. Un videoregistratore Betamax (menzionato già per i film Warner, Shining e Qualcuno volò sul nido del cuculo) col quale registravo tutto. Ho scoperto film come Grease, Viale del Tramonto, Amici Miei, Woody Allen e i primi horror.
Poi vari cambi di tecnologie (vhs, laser disc -che non ho mai posseduto-) e l'avvento del DVD che mi ha cambiato la vita con la possibilità di ascoltare la traccia audio originale e ammirare una nitidezza che agognavo ad ogni increspatura del nastro magnetico che si traduceva in scariche grigiastre sullo schermo.
Il Blu Ray è qualcosa in più. La qualità eccessiva storpia la fotografia originale. Il DVD mi basta e avanza. Lunga vita!
Ma ho divagato e da "geografia" sono passato a "storia".
Il cinema italiano, dicevo, mi attrae meno. Ho visto l'ultimo di Muccino e non mi è dispiaciuto anche se è palesemente una sceneggiatura dei suoi precedenti film remixati.
La recitazione degli attori italiani non la trovo quasi mai convincente ma è anche questione di sceneggiatura.
In sostanza sono d'accordo col tuo giudizio anche se concederò sempre una chance ai nostri cineasti.
RispondiEliminaSulla musica francese so davvero poco. Da ragazzino mi piaceva Vanessa Paradis (ma era più attrazione fisica che ammirazione per il suo -poco- talento) ed è impossibile non conoscere Edith Piaf.
Da poco la maggiore delle mie figlie (ne ho due) mi ha fatto ascoltare La Derniere Danse (credonsi scriva così) ed è molto carina. Ovviamente conosco Stromae che all'uscita dell'album di cui parli (quello con Formidable e Rendez Vous) mi ha impressionato per la grande capacità interpretativa.
La musica mi piace. Non potrei farne a meno.
Quel che mi dispiace invece è "toppare" clamorosamente. Ma quale reminiscenza mi ha confuso e convinto che avessimo parlato già di A Taxi Driver? (Toppata anche sul regista) Vedi quando scrivo di getto? Il cervello erutta e poca roba ne esce "composta". Pazienza. Comunque mi riprometto sempre di rileggere da capo questo botta e risposta ma (ti cito) il tempo è traditore sul serio!
Ho appena letto la poesia. Davvero carina, poche parole per dirne tante.
Più o meno coetanea del muro, dunque. Direi tutt'altro che al "viale del tramonto".
Sono sicuro che avremo ancora molte cose da dire a proposito di arte, cinema e letteratura (eccetera) ma non devi ringraziare me. È uno scambio. G.B.Shae diceva che scambiarsi oggetti fa sì che ognuno resti comunque con un solo oggetto in mano. Scambiarsi idee, invece, fa sì che ognuno di noi resti con due idee.
Le conversazioni arricchiscono.
P.S.
Io sono del 1973. Anno abbastanza anonimo credo.
Ciao Lory (grazie per l'aneddoto del nome).
Che mi chiamo Enrico immagino lo sapessi già (spesso firmo le poesie).
A presto.
Sempre un piacere.
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RispondiElimina"Scambiarsi idee fa sì che ognuno resti con due idee", vero, intelligente questa frase.
RispondiEliminaA proposito, sai, mi è venuto un pensiero in merito al film 'A taxi driver', tu parli di una reminiscenza, e allora mi viene un dubbio. Nel blog di Riky, al post de La grande bellezza io conversando con lui, facevo un accenno proprio a questo film. Siccome c'era anche un tuo commento, può essere che hai letto tutti i commenti e magari ti è rimasto lì in un angolino della tua mente? Chissà....
Hai detto che mettere giù la tua lista è stato come scegliere tra vini pregiati, a proposito di questo hai visto "Sideways"? 🍷
Ciao, tienimi al corrente delle tue visioni, le tue letture....
Da dove è saltato fuori Mister Bonigol? Non ho fatto ricerche, spiega un po'...
CIAO. CIAO. CIAO.
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RispondiEliminaPS: sono andata a rivedere i miei primi commenti e mi accorgo che è appena passato un mese....che voglio festeggiare e allora rileggendo la tua recensione di La La Land capisco come mai l'hai messa nella tua lista, in questi giorni (se non crollo stasera stessa) me lo riguardo certa di ri/vedere qualcosa di nuovo che senz'altro avrò dimenticato....sempre buona giornata!
RispondiEliminaUn mese??? Non mi ero reso conto. Ottimo modo di festeggiare con il film di Chazelle. La prima scena, senza stacco di telecamera è grandissimo cinema!
EliminaGrazie ancora di apprezzare quel che scrivo.
Buona visione.
Buon martedì sera.
RispondiEliminaMi fa molto piacere sapere che visionerai Viale del Tramonto. Scrissi qualcosa anni fa. Dovrei rovistare (e lo farò con piacere e curiosità di ricevere un tuo parere -sul film ovviamente, non sul mio scritto-).
Mi fai sentire giovane con quel "ragazzino" (sorrido) ma sul fatto che io abbia interessi a dozzine, non ci piove. Spesso ho il timore che avere troppe passioni faccia sì che qualcosa resti svilito o sacrificato (lettura, scrittura, trovare due ore per guardare film, ascoltare musica) ma ho imparato a incastrare ogni cosa come un Tetris, nei modi e nei tempi ragionevoli.
Non ho visto Sideways ma conosco film e regista (Alexander Payne) che mi ha soddisfatto solo in parte con A Proposito di Schmidt (che amo Nicholson l'avrai capito) e incantato con Nebraska (pensa, il protagonista è lo stesso Bruce Dern che fa capolino in The Hole di Joe Dante).
Sull'altro film di The Hole, claustrofobico e inquietante ma non del tutto horror, lo possiedo in Dvd. Lo acquistai in edicola allegato a Dvd magazine o Dvd Review, non ricordo.
Mi piace collezionare i film che guardo. Amo prestarli agli amici e adoro parlare di cinema. Questo blog è come un grande tazebao che vado riempiendo un po' a diario.
Mi stupiscono le persone come te che (addirittura) aspettano con pazienza che io pubblichi qualcosa. È questo il più bel complimento per me, credo. Da parte mia, lavoro continuamente sull'autostima. Mi sforzo di crederci, "sempre", in quel che faccio.
MisterBonigol, come nickname (sai della mia passione per Pessoa e, quindi, degli pseudonimi) non ha una "storia" eclatante. Un "agglomerato" tra il mio cognome (Bonifazi) e la mia passione (fra le tante) per il calcio Boni+Gol facile, facile.
RispondiEliminaTante persone, amici e conoscenti, (ri)trovate negli spogliatoi più sgangherati dei campetti più disastrati. Tante vittorie e sconfitte dietro a quella palla sempre da inseguire e prendere a calci (metafora della vita?).
Però il calcio è una passione che necessita di condivisione, di un team, di compagni che pendono da te ma al tempo stesso sono responsabili quanto te dell'esito di una partita. Dunque, appese le scarpe al chiodo, resta il soprannome che è anche un bel ricordo. Molti mi chiamano così.
Il cinema invece può avere due approcci, meravigliosi entrambi: solitario o in compagnia di altri.
Il cinema da solo, è intimo e incontaminato dai giudizi di un accompagnatore. Ricordo benissimo gran parte dei film visti, seduto in poltroncina, con nessuno accanto nella sala buia. Gli ultimi due sono stati La Ragazza del Treno e Sing Street, entrambi tre anni e mezzo fa e Un giorno di pioggia a New York, un paio d'anni fa.
Nel cinecircolo Cappuccini, di Imola, ho visto Radioactive (Marie Curie) il giorno prima della seconda chiusura.
È un cinecircolo D'Essai, dove se vai da solo, incontri sempre qualcuno col quale scambiare commenti.
Le multisala non le disdegno, come molti, soltanto per via degli horror, che a Imola (a parte Noi di Jordan Peele) non passano praticamente dai tempi del Super 8.
Per gli horror ho, comunque, un "cavaliere" inseparabile che è il mio più caro amico d'infanzia e,
ultimamente, ho trasmesso la passione per il brivido alla mia figlia minore e capita di andare tutti e tre insieme al cinema in seconda serata, quando le presenze in sala si contano con le dita.
Mi manca parecchio l'attesa, la carrellata di trailers dei quali prendevo nota mentalmente e lo stare seduti fino al termine dei titoli di coda.
Quel che non mi manca? La cacofonia dei denti sui popcorn, il rumore della plastica delle patatine e le risate durante un film serio, di quei gruppi entrati solo per denigrarne la trama surreale.
Belli, comunque, i tuoi ricordi legati al cinema.
RispondiEliminaSuspiria, da ragazzina, al cinema da sola (faccina wow!) e L'Esorcista (film stupendo, oltre che horror tra i più belli di sempre). Mi sovviene uno dei primi approcci con l'horror: L'Ultimo Squalo di Castellari. Visto tre volte consecutive (ancora si poteva) al cinema Astoria (divenuto nell'ordine Sala Bingo e Poliambulatorio).
Il padre di un amico ci lasciò dentro, in consegna ai gestori. Non ci parve vero!
Poi, le grandi folle accalcate per i film di Celentano con la Muti. Io e le mie sorelle seduti sui gradoni.
Wonder (tenerissimo) l'ho visto anche io al cinema.
Chbosky mi colpì col suo esistenzialismo nel film Noi Siamo Infinito (mi toccò profondamente) e, a mio parere, ha centrato l'obiettivo anche con questo.
La reminiscenza. Sai che credo sia davvero andata così...
Che memoria hai.
Tornando a Suspiria, ho scritto per Riky un parallelo tra quello di Guadagnino e quello di Darione nostro (non ancora pubblicato). Forse è venuto fuori un po' astruso e poco "snello". Due film diversi (uno horror, l'altro esoterico fino allo stremo). Suspiria (the original) mi terrorizzò. Atmosfera e musiche da pelle d'oca. Argento pre-anni novanta era davvero grande perché le paure che trasponeva erano quelle che si "conoscono". Tagli, unghie spezzate, figure avviluppate nel nero, bambole, acqua bollente. La fiera del raccapriccio. Inoltre, cosa che mi faceva salire la strizza soprattutto da bambino era l'assassino onniscente, sempre un passo avanti. Appena qualcuno aveva un'intuizione sull'identità del killer, zac, steso!
Ora faccio un passo indietro. Gatta Cenerentola mi è piaciuto perché ci ho trovato attualità e realismo. Poca fantasia, vero, ma è una bella scommessa intitolare un film d'animazione così e vietarlo ai minori di 14 nonostante il basso budget. Non impeccabile ma discreto nonché unico sul tema camorra. La canzone finale è davvero bella.
Ho dovuto guardarlo con i sottotitoli per via del dialetto napoletano ma, a parer mio, era neccessario per dargli il taglio giusto.
Prima di spuntare altri fra gli innumerevoli argomenti fluttuanti, mi diverto a scompigliare tutto quanto e ti domando: Lory, quali sono i 5 film più "freaky" che tu abbia mai visto? Intendo quelli che ti hanno fatta uscire dalla sala frastornata e piena di interrogativi. Quelli "cose da pazzi". Attendo la tua risposta per esporti il mio pokerissimo.
Carissima, dici di avere "una vita più interiore" e parli, crescendo, di esserti costruita una corazza ma io percepisco molta voglia di condividere la tua grande passione cinematografica e, ti assicuro, che il "battito" si sente bene anche attraverso l'armatura.
Buona serata.
Buona giornata, da dove parto? Da ieri sera... alla fine era tardi quando mi accingevo a guardare il film per cui ho optato per The hole, considerato che il musical a quell'ora poteva infastidire i vicini. Per cui..The hole, la trama degli horror può depistare benissimo, rendendo appetibile quello che non è, non mi è piaciuto, posso dire una boiata? Ahaha, si, filmetto da niente.
RispondiEliminaCiti "Noi", tu l'hai visto? Ad esempio quello mi è piaciuto, più di Scappa...
Se ti è piaciuto Nebraska, Sideways credo ti possa piacere, gli darei una chance.
Piacevoli anche i tuoi ricordi cinematografici, anch'io parlo di cinema spesso, al lavoro soprattutto, ci sono appassionati che mi chiedono, in passato ho organizzato visioni comuni. Poi tanti scaricano film, hanno abbonamenti vari e allora ci si confronta. Diciamo senza vanto che ho una conoscenza di anni di visione, e purtroppo poche conoscenze che amano il cinema sommerso, quello indipendente, per cui certi titoli un po' di nicchia, autoriali, non potrei mai proporli. Per dirti, con un'amica abbiamo visto in contemporanea A Ghost story, lei in streaming io in DVD. Io sono arrivata alla fine, lei neanche a metà, il giorno dopo mi ha detto che era "una palla" 😁. A certi film ci si arriva col tempo, con la passione di base che devi avere, per scoprire sempre di più, certi film poi potrebbero non piacerti mai. Io ad esempio non tengo tutti i DVD ma solo quelli che probabilmente rivedrei, questo l'avevo acquistato, ma non l'ho tenuto, l'ho regalato alla biblioteca. Oggi sugli acquisti devo essere più convinta, perché lo spazio è quello che è, alcuni li tengo un po', poi li regalo o li rivendo per poco, per cambiarli con altri. Altri li tengo, ma sono abbastanza gelosa, difficilmente li presterei.
Anch'io ho visto Noi siamo infinito, anche questo come "Wonder" tratto da un libro (non li ho letti), due bellissimi film.
La Gatta Cenerentola ti è piaciuto allora, io lo ricordo poco, diciamo che è uno di quei film che non mi viene in mente di rivedere.
Suspiria Argento/Guadagnino, per me non esiste paragone.
Mi sono piaciuti tutti i film di Guadagnino, tranne questo, atteso con ansia, ricordo mi ero presa 5 giorni di ferie a gennaio e sono tornata a Torino perché mi sento a casa, sapevo che Suspiria usciva proprio in quei giorni, andai con grandi aspettative, una delusione totale. Non trovo riferimenti ai due film, l'unica scena che salvo è quella del "ballo" macabro in palestra nella sala degli specchi, scena degna di nota. Film troppo pretenzioso e Guadagnino un po' ci ha abituati a questo, ma il finale, orribile, un sabba disgustoso. Gli amanti di questo genere avranno apprezzato, io l'ho trovato ridicolo.... no, bocciato. Considerato che ne hai scritto, leggerò il tuo parere/confronto volentieri.
Però non ho capito la tua domanda: film freaky, cosa intendi? Devo elencare film bizzarri ? Non ho afferrato bene cosa mi chiedi.
👋
Buongiorno. Sì, vedo che su Suspiria vs Suspiria siamo d'accordo. Soprattutto sul finale ma anche sulla stupenda, magistrale scena degli specchi. Su Guadagnino ci tornerò su in giornata.
RispondiEliminaConosci Ari Aster? Pensa che entrambi i suoi film li ho adorati per 3/4 di visione per restare deluso dal finale "esotericamente" eccessivo, stile Suspiria remake.
Al volo.
Sì, intendo i 5 film più strambi (per come intendi questa parola) e che ti hanno "stordita", non hai capito per niente, che ti hanno spiazzata.
Sono curioso.
A più tardi. Buon mercoledì.
Eccomi qua. Vado ad elencarti i miei film "deliranti" nel bene e nel male.
RispondiEliminaIl primo è senz'altro La Montagna Sacra, di Jodorowsky. Film totalmente demenziale nel suo simbolismo ma anche attuale nell'esporre i difetti e le debolezze dell'uomo.
Un film che disgusta e sconcerta ma che senti il bisogno di riguardare perché, come quando capisci il senso di alcuni versi di una poesia o del testo di una canzone, illumina. Consigliatissimo e sconsigliatissimo al tempo stesso.
Amer è invece una cosa totalmente diversa. Un film silenzioso, fatto di dettagli, di riprese "in particolare" che si focalizzano sugli sguardi di una bambina, poi adolescente. Di difficile lettura, il film sembra voler mettere in risalto le paure della piccola Amer ma la narrazione è sicuramente unica. Dovrebbero spiegarmelo bene.
Poi, Il Pasto Nudo, delirante viaggio imbastito da Cronenberg dentro gli impulsi, le dipendenze. Macchine da scrivere che diventano scarafaggi. Un ermetismo chiuso col lucchetto a doppia mandata che ha spiazzato il ventenne che ero e che mi ha catturato i pensieri diverse volte ma non ho mai avuto voglia di riguardare (per ora).
Insidious è il primo horror in cui un poltergeist si manifesta "materialmente" sotto forma di anziana dal sorriso sardonico, bambino dispettoso che danza al ritmo di una musica demenziale (la Tiptoe Through the Tulips che ho conosciuto e iniziato ad amare proprio guardando questo film) e la grottesca atmosfera dell'aldilà, con persone che sembrano manichini dalle espressioni inquietanti.
Credo che il film più pop che abbia visto sia Orgoglio, Pregiudizio e Zombi, PPZ, una fusione di arti, stili narrativi, contesto e costume. Un bel risultato, tutto sommato, che omaggia uno dei libri più belli di sempre in modo visionario.
La palma d'oro di questa Hit va però a Tetsuo, film orientale di fine anni ottanta. Non credo di poter trovare parole per descriverlo se non con la frase "un casino antropocibernetico", scusa il neologismo. Incomprensibile ma, a tratti, ipnotico.
Per ora ti ho dato il LA. Aspetto con curiosità. Hai visto tantissimi film, son sicuro che ne hai da dire.
*ho scritto la piccola Amer ma il nome del personaggio è Ana. Lapsus.
RispondiEliminaCarissimo, qui caschi male, film bizzarri non sono propriamente il mio pane, se mi attirano e non li capisco rischio di restare a digiuno e normalmente li evito.
RispondiEliminaIeri sera mi sono fatta un giro in rete per capire cosa si intendesse per film strani e bizzarri e tra quelli elencati ne ho due: The Lobster e Holy motors.
Ora vorrei precisare che dal vocabolario, bizzarro sta per: bislacco, originale, strano, penso puoi concordare che anche un film di Lars von Trier potrebbe risultare strano o semplicemente un film visionario di Gilliam, un complicato film di Herzog, per cui faccio fatica a rispondere nel merito. Come detto un film strano lo apprezzo se lo capisco, per me è essenziale, non mi importa che arrivi a tutti ma a me deve dire qualcosa: Lynch, Fellini, potrei farti una lista mi tengono un po' lontana, non ho una base, una capacità di analisi o conoscenza cinematografica tale per poterli amare, magari mi sbaglio ma resto un po' prevenuta leggendo in giro.
Allora mi chiedi film che mi hanno lasciato con domande, io aggiungo che non mi sono piaciuti, per cui non mi sono posta troppe domande:
- Holy motors di Leos Carax, fermato il DVD a metà, considerato da molti un gran film, non è il mio film preferito.
- Bamy di Jun Tanaka visto al Torino Film Festival, ho resistito fino alla fine, fuori dal cinema ci chiedevamo dove voleva andare a parare il regista, nessuno è rimasto conquistato. Oggi leggo i commenti e per fortuna sono uguali ai miei, forse la cultura del regista ha creato un solco per noi occidentali che non siamo riusciti ad attraversare.
- Tideland - Il mondo capovolto di Terry Gilliam, e qui mi dispiace perché normalmente i suoi film mi piacciono, questo lo ricordo poco, ricordo un boh!
Madeline's Madeline di Josephine Decker anche questo visto al TFF, forse perché stanca, ai festival fai il pieno di film, viene giudicato buono, a me annoiò talmente che uscii dalla sala.
Non me ne vengono in mente altri... generalmente sto attenta, ma oggi brutto a dirsi, ma lascio un libro se non mi prende, lo stesso faccio con un film, il tempo è prezioso.
Film invece un po' particolari ma che mi sono piaciuti:
RispondiElimina- ENEMY di Denis Villeneuve, sarebbe da rivedere, interessante.
- The Lobster di Yorgos Lanthimos, mi lasciò di ghiaccio, consigliata da un ragazzo che vende libri e DVD, ne discussi con lui e lessi parecchi commenti, l'ho rivalutato mentalmente, non so se nel rivederlo sarei così ben disposta, Lanthimos è....non mi viene il termine, non lo vado proprio a cercare, ecco.
Film bislacchi per me possono essere: L'esercito delle 12 scimmie, ricordo mi lasciò molti interrogativi, mi piacque molto, lo rivedrei.
- Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael, pensa che esiste un suo film di cui non so se finalmente esiste il DVD in italiano che è stato visto tantissimo in rete, questo a detta del regista, un film che lascia dubbi, crea dibattiti, so che è piaciuto molto: Nobody è il titolo.
Altro film appena passato in TV che crea discussioni ho il DVD, si intitola Thelma, è di Joachim Trier, nessun grado di parentela con l'altro regista, anche questo non da risposte chiare.
- Meduse altro film particolare di Etgar Keret.
Ma se vogliamo Joker stesso di Todd Phillips ha lasciato domande, finestre aperte, cose non chiarite. Questo è uno di quei film di cui ho letto, parlato e visto di più.
Altri film (piaciuti) che mi hanno fatto spaccare la testa: I soliti sospetti di Bryan Singer e la prima visione di Shutter Island di Scorsese, mi sono anche letta il libro, alla seconda visione, visto recentemente è stata una passeggiata.
Tenet: entropia e quantistica, un casino!
Ma certamente questi film non rientrano nella tua domanda, strani per trama, ma non così surreali.
Invece a te patito di musica, io consiglierei lo strano, ma bel film: Summer - Leto di Kirill Serebrennikov, visto a Bologna a una rassegna. Da lì partirono i Kino, una band che è più di un mito in Russia, e la colonna sonora, tutto il montaggio è davvero particolare, non so se riuscirai però a trovarlo....
Altra tua domanda: no, non ho mai visto niente di Ari Aster.
PS: curiosità, perché alla spiegazione del tuo profilo Mister Bonigol hai fatto riferimento a Pessoa, non ho capito il collegamento.
La montagna sacra magari lo cerco, di Jodorowsky ho letto qualche suo libro.
* correggo: il film di Jaco Van Dormael di cui ti parlavo sopra è "Mr.Nobody".
RispondiEliminaAhaha, poi una cosa divertente: conosci il film "Identità" di James Mangold? Pensavo di averlo capito, mi confrontai con una persona e venne fuori che non l'avevo capito per niente. Assurdo, l'avevo capito a modo mio ma era un po' tirata come spiegazione, e in effetti....caso vuole, lo vidi quest'estate che continuavano a mandare gli stessi film a poca distanza di giorni, lo rividi e ogni tessera andò al suo posto. Pazzesco, quella volta ci rimasi un po' male!
Però il film che dovrai vedere per me e spiegare, non te l'ho detto, lo tengo per un momento in cui siamo a corto di idee 😉
Intanto mi sono fatta una piccola lista di film che voglio vedere, alcuni sempre rimandati, altri aggiunti:
RispondiElimina- Quarto potere
- Soldi sporchi
- Two sisters (Corea, chissà se lo trovo)
- Larry Flint
- Sole ingannatore
- Il posto delle fragole
- Fanny e Alexander
- Il settimo sigillo
- La casa dalle finestre che ridono
- A Venezia un dicembre rosso shocking
- Post mortem
Che ne dici? Sono tutti filmoni, senz'altro ne conoscerai parecchi.
Intanto le sale sono ancora chiuse, mannaggia. Quando ripartiremo ci sarà l'assalto!
Ciao.
Ciao. Ho letto tutto e in mattinata riceverai le risposte. Volevo, nel frattempo, dalla lumachina che sono, augurarti un buon giovedì (pollice in su). Grazie.
RispondiEliminaCiao Lory, cara amica.
RispondiEliminaResto sempre un po' indietro nel mio cammino di lumaca. Sarà perché percorrendo con calma i "sentieri" dell'inchiostro si guadagna una diversa prospettiva. Allora faccio due passi indietro e rileggo, "assaporando" anche quelle "briciole" che erano cadute a terra perse, dimenticate, scavalcate da nuove pietanze.
Invece tutto merita di essere capito, assimilato , gustato.
Ma che bello scambio!
Pesco a caso nel gorgo temporale.
The Ryder di Chloé Zhao lo voglio assolutamente vedere (eh, tranquilla, in uno schermo che non ne sminuisca la fotografia).
Ho fatto anche io una lista delle priorità, a seconda delle tue menzioni.
-Ritratto della giovane in fiamme
-Memories of Murder
-The Hunt (pura curiosità)
-Agorà
-The Song of Names
-Killer Joe
-The Walk
-Main Creek (che non ho visto)
Un appunto.
-Film di Asghar Faharadi. Domandare a Lory consigli per stilare una cronologia (non sempre è bene partire dai primi lavori di uno sceneggiatore. Mai sottovalutare la raffinazione della sua tecnica narrativa).
Poi ci sono i tuoi film del cuore. Li guarderò con attenzione ma senza crearmi aspettative. I giudizi sul cinema hanno mille discriminanti affettive, umorali e contestuali, lo so bene.
La Famiglia Belier non l'ho mai visto. Ci sono passato davanti in videoteca. Nella locandina ricordo una ragazza (adolescente?) bionda che con le mani forma un cuoricino. Merita?
Gli ultimi film francesi che ho visto sono La Cena dei Cretini, L'Ottavo Giorno e Un Sapore di Ruggine e di Ossa (li ho messi in ordine di drammaticità). I primi film horror di Aja mi hanno conquistato, così come le incantevoli commedie con un tocco fiabesco (Ameliè o Il Piccolo Nicolas).
Ho amato L'Odio (ossimoro, sorrido) e ho in lista imminente la visione di Les Miserables (il recente nominato all'Oscar).
Film che ho scoperto di dover (voler) riguardare sono invece Contact e Dogville (sono anni e anni).
Come vedi, non saremo mai a corto di argomenti, per cui il mistero del film pieno di interrogativi resterà da te custidito a lungo.
Ah, l'infinito menu cinematografico (cuoricino).
Mean Creek (come ho scritto) non l' ho visto. Dici che dovrei. Il manometro della curiosità è ovviamente a tre quarti di giro.
Una cosa carina.
Una volta hai detto che ti ho scritto mentre guardavi il trailer su YouTube del film di Yimou.
Dunque anche a te piace guardare i trailers?
Bellissimo! Io li divoro. In famiglia mi domandano "ma che ci troverai?". Non capiscono che è un piccolo viaggio nelle sensazioni provate durante la visione (li riguardo più volte DOPO aver guardato il film), certo, senza empatia, quella è andata, ma i trailers sono arte, tanto che non sempre (anzi quasi mai) il provino si rivela all'altezza del film o (il più delle volte) viceversa.
Odio quelli che lasciano intendere tutto l'intreccio senza curarsi di mischiare accuratamente (soprattutto cronologicamente) gli eventi.
Trovo geniali quelli che, senza lasciarsi sfuggire dettagli importanti o dialoghi, riescono a "catturare" la nostra curiosità. Un po' come una donna capace di sedurre senza essere "costretta" a rivelare nudità.
Un paio di anni fa ero fissato col trailer di Hereditary, poi con Midsommar (Ari Aster ha "imbonitori" creativi e geniali). Mi piace come sono cadenzati (schiocco della lingua, vibrazione degli archi) musicalmente.
Un trailer che definirei "sagace" è quello di Noi, film che mi è piaciuto molto (e molto più di Get Out!).
Capisci che il film riguarda i doppleganger ma non puoi intuire il disegno più grande che c'è dietro. I crediti del film, scanditi dalle gocce di sangue, con musica appositamente riveduta nei ritmi. L'avrò guardato almeno una dozzina di volte.
(puntini puntini)
A fra poco.
Rieccomi.
RispondiEliminaQualche giorno fa mi dicevi dell'istinto che ti porta a evitare film dalla locandina che lascia intuire qualcosa di violento (parlavamo di American History X). Poi hai detto che di Rosmary's Baby ti impressiona l'estraneo in casa. Però hai visto Funny Games in due versioni differenti e lo stesso Noi di Peele è un film che contiene l'elemento "malintenzionato" che invade la quiete tra le mura domestiche.
Anche Elle (film che hai visto) deve aver richiesto molto impegno sotto questo aspetto (ricordo che i flash back dell'aggressione subita dalla Huppert, improvvisi, facevano sobbalzare gli spettatori) al mio fianco. Ero con moglie e due amici.
Forse hai la capacità di selezionare situazioni (attivando campanelli d'allarme), coglierne le minime sfumature e diffidare di alcune che ritieni meno sostenibili. Curiosa questa cosa. Peccato porsi limiti.
Un mio amico non regge la violenza sui bambini (anche il dramma, la malattia) nei film. È più forte di lui.
Io, ricordo di essere stato tentato di uscire dalla sala durante la proiezione di Schindler's List, che mi ha sconvolto alla grande (da applausi anche per questo).
Amica mia, ti sconsiglio quindi di guardare The strangers, The Strangers -pray at night- o il capostipite europeo del filone: Them.
A proposito di "paura" invece, non ho visto Dead End (esilarante?) e lo recupererò nel nome della grande passione che ho per il cinema horror. L'horror mi porta sulle "montagne russe" ed è uno dei pochi generi ai quali chiedo emozioni forti prima ancora che un bel film (certo, entrambe le cose sarebbero gradite).
In questo caso, viste le premesse, terrò le aspettative rasoterra.
Bella la lista dei film strambi ("freaky" non ha per niente accezione negativa). Pensa che uno davvero strano che ho adorato è The Lighthouse (qui recensito) che è la quintessenza dell'onirismo. Una visione quasi astratta, come Ego di Bozzetto.
Ne annoto alcuni tra le priorità, altri li accodo.
Alla fine poi ce l'hai fatta e "estrarli dal cassetto" (sorrido).
(puntini puntini)
Di Kar-Wai ti consiglio My Blueberry Nights, un viaggio sentimentale dolce, delicato, poetico, sussurrato. Una larga traiettoria, un percorso che porta alla consapevolezza del cuore. Credo che dovrei scriverne.
RispondiEliminaL'hai visto?
Lo stile di Wong è diverso dalle canoniche narrazioni del cinema cinese. Secondo me potrebbe piacerti.
Non ricordo se hai poi guardato mai Hong Kong Express, film dal quale (a mio parere) hanno attinto in parte sia il meraviglioso Ferro 3 che il sopravvalutato Parasite.
Bella la trovata della visione simultanea con amici distanti (anche io con Riky e con Ale, che vive in Sardegna lo faccio spesso). Dovremmo organizzare una proiezione me e te, da Imola a ... (Torino?), scegliere un film a turno e poi dibatterne.
Proprio ieri ho guardato un film dai mezzi "agricoli" e davvero senza pretese, (a distanza) "con" Riky e stamattina abbiamo scambiato vocali con le impressioni (molto divertite). È un film di Fulci, intitolato Conquest, che fa il verso a Conan il barbaro e pellicole similmente eroiche ma, ripeto, davvero di serie b (se non c).
Dimenticavo. Sulla poesia di Grace Paley ho percepito anche io accezione positiva. Quel "troppo" amore dal quale si "fugge" perché crea una sorta di dipendenza. Ma comunque amore, vero, sincero, quotidiano. Molto bella.
Sul resto tornerò in seguito.
Anche sulla nostra Violette e su Philippe Toussaints che nel frattempo ha risolto uno dei misteri.
Stasera finisco di leggere il libro e ti faccio sapere.
Buona giornata Lory.
Le pietre naturali chiamano.
Vado a dar loro una forma.
A presto (che significa quando ti va).
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RispondiEliminaLES Miserables ce l'ho in DVD in versione cantata (bello!) e assolutamente devi vedere l'ultimo di Ladj Ly, uno degli ultimi film visti in sala, poco prima di Tenet.
RispondiEliminaSu Contact e Dogville, sfondi una porta aperta, grande cinema!
Allora il mio film del mistero resterà nel cassetto, è un film che forse avrai anche visto, che mi ha lasciato senza risposte, e con dispiacere questa volta. Però anche in rete non ho trovato risposte, andrà interpretato e io ODIO non riuscire ad avere un riscontro se il film merita e mi colpisce.
Eh sì, Mean creek lo devi proprio vedere, ma anche Sideways se ti capiterà, non mi piace insistere troppo, ma questi sono film che meritano.
I trailer ti piacciono? Che cosa particolare....andai a cercare quello di Zhang Yimou per vedere se era quello visto da me che ne ho visti parecchi di suoi, e il trailer è carinissimo, sembra tutto il film condensato in pochi minuti. Ecco, vederli dopo va bene, ma se sono così dettagliati rovinano tutte le sorprese. Ho visto quello di "Noi", è troppo dettagliato, racconta troppo! Non sapevo niente del film quando lo vidi, è stata una gran sorpresa, davvero mi è piaciuto, quel Luna Park.... brrr!
Sono andata a vedere i trailer di Hereditary e Midsommar, mi attira il primo, peccato come dici, che il finale lascia delusione, la pecca di tanti film purtroppo, e soprattutto horror, un gran peccato! Ho ascoltato la musica che ti ha colpito, mentre la descrivevi e leggevo, ridevo, ti ho sentito particolarmente su di giri, la cosa mi rende contenta 👍😊 ora ti saluto, vado a vedermi un film: Viale del tramonto, poi ti dico. Domani ritiro: Carnage e The hole di J.Dante. Buona serata se leggerai, buona notte 👋
Buongiorno (faccina che si è appena sbafata cappuccio e brioche).
RispondiEliminaInnanzitutto, come stai? Passata la stanchezza?
Io sto benone anche se questo periodo dark orange fa un po' svalvolare tutti, niente cinema, niente bevute in compagnia, niente decidere all'ultimo.
Immagino che in RSA sia peggio, per cui, bocca mia taci che c'è sempre chi ha maggior diritto di lamentarsi. Se almeno se ne vedesse la fine (fosse anche tra un anno...)!
Mi hai dato nuovi spunti. Identità di Mangold, ad esempio, lo conosco benissimo. Uno dei finali più spiazzanti e un film davvero complicato da "leggere". Ho un debole per John Cushack dai tempi in cui mi "nutrivo" a pane e John Hughes, Cameron Crowe, Rob Reiner. Poi è cresciuto, si è evoluto e l'ho seguito meno ma all'inizio e fino alla metà della sua carriera era uno degli attori che cercavo al videonoleggio (in sala ne passavano pochi sul genere).
Identità era una cosa strana, mi ricordava 10 piccoli indiani ma con un confine incomprensibile tra reale e surreale.
Sai che amo la musica, per cui, non posso sentire nominare Mangold senza ripensare a Reese Witherspoon e (ti cito) Gioacchino, in Walk the Line. Film stupendo e soundtrack che ho consumato, dopo averlo visto (e son certo che lo abbia visto anche tu, almeno per J.Phoenix).
Pregevole anche (ma straziante) Ragazze Interrotte (fra i film di James visti un paio di generazioni fa).
Ma tornando a Identità. Qualcosa sfugge? Ricordo un colpo di scena che gelava il sangue ma magari anche io ho letto male il significato. Chissà. Troppo tempo. Ma, nessun problema vé, allungo la lista e se lo rivedrò mi darai delucidazioni in caso di dubbi (blink!).
Riguardo al nesso tra Pessoa e MisterBonigol è spiegabile in una sola parola: eteronimia.
Il fatto di usare pseudonimi, forse per paura (di sbilanciarsi, di un giudizio), forse per la voglia di fermarsi a guardare il mondo da "dietro un muro" senza che il mondo veda te. Non so. Fatto sta che rilevo sui social, sul web o sotto i commenti ad un banale articolo di cronaca (insomma, ovunque) un esponenziale imperversare della cattiveria e non ho sempre voglia di rivelarmi subito. Ma è uno scrupolo istintivo (e inutile) visto che a volte firmo le poesie e le recensioni che scrivo.
Bello, bellissimo, Viale del Tramonto. Ieri, quando mi hai detto che lo avresti guardato, sono andato a ricercare una vecchia recensione che ho scritto, qualche anno fa, quando lo visionai per la prima volta innamorandomene. Lusingato dalla bella dichiarazione d'affetto che hai scritto, te la copio qui, augurandoti, intanto, una buona giornata.
Viale del tramonto è un film assolutamente da vedere, non certo per la trama, che ai giorni nostri potrebbe sembrare semplice e scontata e nemmeno per l'idea di ironizzare sul mondo del cinema degli anni cinquanta, mostrandone tutte le sue incongruenze, stranezze e gli effetti negativi sulla vita degli addetti ai lavori (maldigerita da molti divi del tempo). Viale del tramonto merita una visione perché mostra ciò che sullo schermo non appare e lo fa con cinismo, passione e disperazione ossia realismo.
RispondiEliminaIl film di Billy Wilder è cinema nel cinema (alla maniera in cui Pirandello inscenava il teatro nel teatro) e "sveste" gli affari Hollywoodiani, la normale vita di impiegati e sceneggiatori, l'industria cinema e ciò che accade a riflettori accesi fino a mostrare il logorio che "sgretola" le star, quando le luci si spengono.
Joe (William Holden) scrive per la Paramount quando, a corto di idee e denaro (per sfuggire ai creditori), si nasconde nella villa di Norma Desmond (una splendida Gloria Swanson), anziana e quasi dimenticata stella del cinema muto. La donna gli propone di restare e di arrangiare un copione da lei scritto per se stessa, compito che legherà i due in una grottesca e morbosa convivenza. Norma, ricca sfondata, non sa rassegnarsi al passaggio del cinema dal muto al sonoro e soffre per un invecchiamento che le preclude ruoli da protagonista; per questo vive sognando il suo ritorno, malinconicamente circondata da immagini, fotografie e filmati nei quali rifulge di una lontana giovinezza. Torna alla mente ancora Pirandello con il suo "sentimento del contrario" nell'assistere agli sforzi, commoventi e patetici, con cui Norma tenta di nascondere i suoi anni dietro strati di trucco.
Nel film appare anche il regista Cecil B. De Mille nel ruolo di se stesso ai tempi in cui stava girando Sansone e Dalila (la scena della visita di Norma agli studios si svolge sul vero set del film). Le atmosfere della villa dentro la quale si sviluppa gran parte del film passano continuamente dal fasto alla fatiscenza, come le vite dei due protagonisti: lei in cerca degli antichi splendori e lui all'inseguimento di un futuro lontano dalle mura che lo "imprigionano". Il Time Magazine, all'uscita del film, scrisse che in esso veniva mostrato il "lato peggiore" di Hollywood raccontato nel "modo migliore". Viale del tramonto ricevette 11 nominations all'Oscar conquistando 3 statuette oltre a numerosi riconoscimenti e viene tuttora considerato uno dei venti film migliori di tutti i tempi. Gustatevi quindi questo pezzo di storia del cinema appena avrete un paio d'ore di tempo e non aspettate 40 anni come ho fatto io, sciagurato che sono!
Buongiorno!
RispondiEliminaIo continuo ad andare per ordine. Veniamo alle mie "incongruenze": Come ti ho detto alcuni argomenti mi spaventano, oggi sono più restia a vedere certe cose, tante volte la stanchezza o il momento possono fare il resto.
Gli home invasion mi spaventano, sono riuscita ad evitare di noleggiare Funny games perché ogni volta che guardavo la copertina del DVD mi inquietava (e parlo del remake). Una sera passò in TV e dissi a me stessa: proviamo, magari riesco a guardarlo, viceversa non credo l'avrei mai noleggiato. Beh, ho provato tensione ma soprattutto rabbia, ma sono riuscita ad arrivare alla fine con gran sconcerto. Dopo più di un anno leggendo commenti che reputavano il primo più cattivo ho voluto vedere anche quello, ormai pensavo la trama la conoscevo già e non avrebbe inficiato più di tanto. Avevo ragione, infatti il remake forse perché era la mia prima visione mi prese di più ma anche direi per gli attori, i due "invasori". Non ho invece riscontrato diversità nella trama.
Avendo visto il primo film di Jordan Peele, ho voluto vedere anche il secondo, forse sentii qualche commento positivo, non ricordo esattamente, ma della trama ho cercato di non sapere niente.
Invece, hai ragione, come ti dissi una sera passò un film in TV me lo ero segnata ma non ce l'ho fatta: era Stranger, lei sola in casa, una voce alla porta, i riferimenti a una storia veramente accaduta, sta di fatto che quando capisco che "loro" stanno arrivando, ho spento, non ce l'ho fatta. Contenta così.
Rosemary, tratta il male, le sette se ricordo bene, oggi quest'argomento così come esorcismi, li evito assolutamente. E questo è quanto, la mente lavora ancora prima, certe suggestioni preferisco non averle.
Elle sapevo cosa andavo a vedere, insomma era un film psicologico, non un horror, non mi aspettavo qualcosa di pesante, in effetti sono riuscita a sostenerlo, probabilmente ero preparata, conoscevo la trama, poi ricordo di averlo visto perché non c'era di meglio in giro, non perché mi interessasse particolarmente.
Dead end, potresti vederlo, certo, c'è di gran lunga peggio.
Lightouse non lo conosco, ho visto il precedente di questo regista, piaciuto, pretenzioso, belle le atmosfere che ha saputo ricreare, non un filmone ma discreto.
Viale del tramonto
RispondiEliminaTriste. Hollywood e il suo mondo, la corruzione, per poter lavorare ci si adatta a tutto, per farsi conoscere, per sfondare. Tant'è che il film non venne accolto bene all'uscita, almeno da una buona parte, e il film destando sentimenti di rifiuto venne penalizzato con l'Oscar al miglior film che andò invece ad "Eva contro Eva".
Follia e rimpianto accompagnano Gloria Swanson nella parte di Norma Desmond. Ruolo che la riporterà alla ribalta dopo anni di assenza dal set. Come la protagonista, anche lei stava per essere ormai dimenticata, dopo svariati provini alle migliori attrici del momento, la scelta cadde su di lei. Una bravura eccezionale e un viso che parla da sé.
Stessa la sorte di William Holden che nonostante lavorasse molto ma senza riconoscimenti e ruoli memorabili trovò finalmente grazie alla sua interpretazione il suo posto al sole.
Capolavoro in bianco e nero reso impolverato da pietra pomice o polvere di marmo che l'operatore sfregava tra le mani e poi soffiava in aria prima di girare. Questo per rendere negli interni della villa decadente nella quale si girava, quel senso di vecchio e fatiscente, gli angoli persino dovevano apparire impolverati. È storia, come tanti sono gli aneddoti che circolano, che testimoniano la fama e la lavorazione del film. La scena in terrazza fra W.Holden e la protagonista giovane del film Nancy Olson, all'epoca, verrà dichiarata come la scena più romantica, rimarrà nell'immaginario comune. La Olsen stessa ha dichiarato di averla girata sotto gli occhi della moglie che Holden volle portare con sé. Il loro bacio doveva essere lunghissimo per disposizione del regista...fu la moglie stessa a un certo punto a dare lo Stop: Basta! Stop!
La bellezza del cinema, la diva del film muto che non riesce ad arrendersi al tempo che passa, la sua solitudine e vuoto che sfocia in follia, quando la tua casa è abitata solo da fotografie, le sue.
Il mondo si è fermato per Norma. Il pubblico da tempo ha abbandonato la sala e lei continua imperterrita a recitare, vivere il suo ruolo.
Purtroppo la sua ultima esibizione resterà senza applausi e una Salomè ricoperta di veli condurrà la sua ultima inquietante danza.
Dunque? Mi è piaciuto, amo le pellicole in bianco e nero, mi ha messo voglia di vedere altro. Eva contro Eva tra l'altro ce l'ho, fa parte della mia collezione, un film bello che ricordo in particolar modo per i dialoghi. Voglio recuperare altro.
Buona giornata, scappo, vado in biblioteca a recuperare i film.😊👋
E sono qui immersa in questa musica dolcissima di La La Land, che lui suona al pianoforte. Finalmente oggi ho spacchettato il mio DVD comprato ormai più di due anni fa. Ho onorato la mia promessa, che bello, alcune cose non le ricordavo.... davvero un film che fa sognare, come scritto sulla copertina: dedicato ai folli e ai sognatori. Oh, che malinconia, adesso esco un po'.
RispondiEliminaCiao.
Ehi. Ciao.
RispondiEliminaBuona serata da un indaffaratissimo me.
👋 :)
Ti ho copiato la manina.
Spero si veda.
Grazie del saluto.
Mi hai fatto venir voglia di RIguardare La La Land...
:P
Intanto, dalla fila alla cassa del supermercato ti dico che ho finito di rileggermi la conversazione qui sopra (ho preso bene appunti, annotato consigli e domande da fare). Ora non resta che "ripassare" anche il botta e risposta sotto MBTS 🙂
RispondiEliminaHo riempito tre pagine di notes 😂😂😂
Ahaha, bello, aspetto allora tue domande😉
RispondiEliminaNon ci crederai, esisteva un altro Carnage e mi sono ritrovata un altro film di una certa Delphine Gleize. Pensa che tra l'altro avevo anche visto il trailer da poco in qualche DVD visto recentemente, penso a naso che potrebbe essere un altro freaky. Sto guardando il TG. Il 27 marzo riaprono i cinema, a seconda del colore delle zone, solo su prenotazione. Prenotare online è una cosa che devo imparare. Dai, è già qualcosa, più o meno come quando uscì Tenet, cos'era quest'estate? Non ho più la cognizione del tempo 😁.
Ciao, vediamo, magari ti scrivo più tardi intanto buona serata.👋
Eccomi, rieccomi, ciao, ricomincio:
RispondiEliminaKar-wai ho prenotato My blueberry nights, ho visto solo In the mood for love, recupererò anche Hong Kong Express. (Molto bella la tua spiegazione: consapevolezza del cuore, mi ha colpito).
Una visione in simultanea io e te? Bellissimo! Quando vuoi.
Hai terminato il libro, ti piace?
Con lentezza sto leggendo La lentezza....
Walk the line lo conosco, visto da poco tra l'altro, per poco non è finito nella mia lista di film del cuore.... bellissima storia d'amore!
A star Is Born, Bohemian Rhapsody, visti. Ho da vedere il film di Rocketman, quello di Cobain, ho i DVD da un po' in attesa. (Giusto per parlare di musica).
Sempre di Mangold: Ragazze interrotte, ok, visto.
Di Cushack mi piace anche "Serendipity".
Svelato il mistero del tuo nome,wow: calciatore, cantante, chitarrista, illustratore, scrittore, lettore....👍
COMPLIMENTI! capito anche il collegamento a Pessoa.
Dimenticavo, mi è venuto in mente un film per la mia lista dei bizzarri: Swiss Army Man. Bello, ho il DVD, un film che merita.
Ciao, se leggi buona serata, a presto 👋👋👋👋👋
PS: La manina copiata l'ho vista.
Riposata... più o meno, pronta a ripartire.👍😊
Buon sabato, carissima.
RispondiEliminaSono ancora sotto le coperte. Non devo accompagnare le figlie a scuola dal momento che la DAD arancione scuro "veglia" su di noi.
Ho diverse cose che approfondirò in "pillole" durante la giornata, "rateizzando".
Aggiungo "con vero piacere" per non farti erroneamente supporre che scrivere sia obbligo, pratica da sbrigare, insomma, tutto ciò che non è affatto se non un incommensurabile piacere.
Il libro.
Finito ieri sera. Una spirale concentrica di avvenimenti, personaggi, filosofia e drammi. Mi è piaciuto sotto certi aspetti. Altri (l'uscita di scena di Philippe, ad esempio) li ho trovati plateali, più da teatro che da narrativa. Violette è un personaggio adorabile. Onesta, bella, consapevole di ciò che vuole ma anche dei cambiamenti. È lei il fiore del titolo a cui viene cambiata l'acqua perché possa prosperare in nuova vita. I fiori abbelliscono i cimiteri e anche lei lo fa. Ci apre le porte di un luogo di misericordia per presentarcelo sotto gli aspetti quotidiani e poetici della vita che passa. Della vita che lascia.
Il cimitero è un luogo (a volte) di lavoro anche per me. La ditta per la quale lavoro realizza di tanto in tanto tombe a terra personalizzate con incisioni e sculture. Poi ci sono gli interventi per ripulire i marmi da danni e macchie (causate spesso proprio dai petali dei fiori) del tempo.
La risoluzione del "giallo" sull'incendio è pregevole, umana, misera ma vera.
Un libro ben scritto e coinvolgente. Mi aspettavo qualcosina di più (visto il clamore) ma è colpa mia. Mai alzare le aspettative.
Grazie del consiglio. Ha meritato il tempo dedicatogli.
Le citazioni al cinema di Lelouch non le ho colte. Purtroppo lo conosco solo di nome (è anche marito della Perrin, giusto?).
Su Carnage... EPIC FAIL!
Non sapevo ne esistesse un altro ma magari la sorte ha cospirato per farti scoprire casualmente un capolavoro nascosto. Ah la serendipità! (tanto per ricordare il film con Cushack).
Due The Hole, due Carnage, i doppleganger (sorrido con gusto).
La La Land mi ha dato tanto. I musical rappresentano bene il cinema perché più di altri generi rappresentano realtà e finzione, verità e sogno, fantasia e creatività.
Mia e Sebastian, due ragazzi talmente innamorati da rinunciare ad essere coppia perché ognuno realizzi il proprio sogno ma, con il sorriso finale, non c'è solo malinconia o rimpianto ma anche gratitudine (il passato non è sempre da pattumare o dimenticare ma è anche bello e importante). Emma, poi, è attrice vera di musical, forgiata a Broadway. Bravissima.
Puntini, puntini. A dopo.
😠 sono in piedi dalle 5, antipatico!
RispondiEliminaA dopo 😊
Senza parole. (Faccina che ride e faccina anche un po' mortificata).
EliminaBuon lavoro, allora.
Sui miei interessi. È vero, ne ho davvero molti ma è anche vero che fare tante cose, spesso, significa non approfondirne nessuna. Inoltre, quando arrivano quelle giornate apatiche e pigre, hai la sensazione di sprecare tempo e sacrificare qualcosa.
RispondiEliminaSapessi quante volte inizio il week-end con il proposito di fare questo, quello e quell'altro, per poi dedicarmi a tuttaltro e rimpiangere quel che ho trascurato.
Sideways ce l'hanno alla BIM, e lo prenoterò oggi stesso. Non ho ben capito se il colore arancione scuro permette di recarsi in biblioteca senza motivi di esigenza (studio o lavoro) ma correrò il rischio.
Dei cinema aperti a fine marzo, lo avevo letto in un trafiletto ieri sera in un canale di news dove sta sempre sintonizzato mio padre (ero passato da loro) e tu me ne dai conferma. Visto il reimpennarsi della curva lo trovo molto difficile ma speriamo si concretizzi, anche perché inizio davvero a temere che l'azienda della distribuzione collassi. L'home video è bellissimo ma anche a portata di pirateria, purtroppo. La magia della sala è altra cosa (un po' come la pizza d'asporto -sempre un po' fredda- contrapposta a quella al tavolo, appena sfornata).
Che libri hai letto di Jodorowski?
Io, oltre alla montagna sacra, ho visto Il ladro dell'arcobaleno (molto meno simbolico e più cinematografico), ambientato in una città che ho amato per diversi motivi (il film non è imperdibile), la meravigliosa Danzica.
Il cinema di Jodorowski lo trovo molto comunicativo. A volte sgradevole alla visione, sopra le righe. Suoi libri non ne ho mai letti, invece.
Riguardo a The Lobster, io ci ho trovato cattiveria non funzionale alla trama. La gamba insanguinata che ha preso a calci il cane-fratello fino ad ucciderlo. Il suicidio dalla finestra con la (magistrale ma fastidiosa) inquadratura della pozza di sangue che si allarga tra urla di dolore e indifferenza. Ricordo due signore abbandonare anzitempo il cinema e io e mia sorella che ci scambiavamo occhiate perplesse.
La Favorita è anche più cinico ma più reale.
Dogtooth non l'ho visto. È in lista. Lo hanno distribuito solo quest'anno (mi pare) per ovviare alla carenza di film nuovi.
Il trailer lo conosco. Rivela poco ma, come sempre, fa intuire strane suggestioni.
Un regista che ha un suo stile, devo dire, il greco.
Una curiosità. Una domanda fatta da chi apprezza il cinema italiano a chi non lo considera e non lo nomina quasi: non c'è una pellicola tricolore che ti abbia conquistata? Un regista o un attore che ammiri? Anche del passato, ovvio.
Poi una bella rivelazione.
Dove hai pescato A Venezia un Dicembre Rosso Shocking?
Io l'ho scoperto (e guardato) solo un annetto fa, frugando fra gli scaffali della biblioteca. Un film con belle atmosfere, un thriller telepatico. Di Roeg avevo visto Oscuri Presagi e quello sulle streghe di Roald Dahl (con Angelica Houston) e mi erano piaciuti entrambi. Regista che ama varcare il limite tra realtà e fantasia (e sa farlo bene).
Lo ritengo un film di nicchia. Semisconosciuto.
Non ti ho detto. Mi spiace per tuo padre. Che se ne sia andato già prima di un anno fa (qualunque significato abbia il termine "andato"). Ma hai ragione, i genitori non si scelgono e questo crea contrasti inevitabili: odio, amore ma anche tutte le sfumature tra questi due sentimenti (io la vivo così). Mi sovviene una frase del "mio" Baglioni (da Grand'uomo): "Un figlio ama sempre un padre, ma lo fa mentre lo giudica e quasi mai perdona; finché gli scopre il segno di una lacrima e per la prima volta vede una persona"
RispondiEliminaÈ proprio vero. Quel che sono l'ho imparato dalle debolezze e dagli errori di mio padre (peraltro una buona persona, anche se "malata" di egoismo) più che dagli insegnamenti (che non ho ricevuto). Mia madre ha un deficit cognitivo di tipo Alzheimer e anche questa situazione non aiuta l'armonia. Come se la vita (a mio padre) avesse presentato un conto per il concentrarsi solo sulle sue esigenze e gli stesse dicendo "ecco il momento di redimerti pensando agli altri". Il prezzo però, lo stiamo pagando tutti da mia madre (in primis) a me e le mie sorelle.
Il sabato intanto prosegue e si avvicina un bel momento. Scegliere un nuovo libro da leggere, un film da guardare, stare un po' con moglie e figlie ma anche scrivere (a me stesso e agli amici -blink-).
Buon sabato Lory :)
Eccomi qua 🖐️
RispondiEliminaInnanzitutto devo aggiungere prima che me ne dimentichi un altro film alla mia lista di film bizzarri: PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO. Qualche anno fa sarebbe rientrato nella mia top ten. A Milano ho anche visto la versione teatrale, figo! Orchestra dal vivo, è stato giù due anni con enorme successo! Anni fa lo guardavo spesso.
Sono anch'io tornata sui miei passi, ovvero sui nostri passati commenti e mi accorgo che non ti ho neanche ringraziato per le belle parole a Le onde del destino, sono contenta ti sia piaciuto, gli hai dato un buon voto, a distanza di anni lo ricordo abbastanza.
Ricordo meno The Lobster anche se non l'ho visto troppo tempo fa, non ricordo i particolari che hai raccontato, ma il fastidio provato lo ricordo bene. Concordo sul forzare, calcare la mano sulle situazioni, Dogtooth è stato anche peggio. Questo regista viene esaltato nei blog, siti di cinema, ma devo dire non ha la mia simpatia, non lo sento genuino totalmente, come volesse sempre stupire. Peccato perché le trame sono particolari, Dogtooth avrebbe potuto svilupparlo meglio senza diventare ossessivo e fastidioso.
Mi chiedi di film italiani che mi sono piaciuti, da piccola ne ho visti parecchi, da ragazzina, oggi non li ricordo, tipo i film di Alberto Sordi, a mia madre piaceva molto, oggi stranamente mi piace meno.
Mi piacciono i primi film di Verdone 👍
De Sica: Umberto D., Miracolo a Milano
Tornatore: Nuovo cinema Paradiso, La leggenda del pianista sull'oceano
C'era una volta in America di Sergio Leone
Ettore Scola: Una giornata particolare
Garrone: Reality, Dogman
P.Genovese: Perfetti sconosciuti
Guadagnino: tutti tranne Suspiria
Daniele Cipri': È stato il figlio
F.lli D'Innocenzo: La terra dell'abbastanza
E poi un bel docu-film: SARO di Enrico Maria Artale.
Ti ho fatto una lista di quelli che mi sono piaciuti, come sai il cinema italiano lo seguo poco, niente.
Bella la tua recensione a Viale del tramonto, è un filmone, quello che ho scritto nelle mie righe viene dal backstage visto nel DVD grazie alle interviste.
Hai finito il libro, come dicevo, mai avere aspettative alte. Concordo sul tuo dissenso, certe cose a ben vedere, certi avvenimenti potrebbero anche essere un po' irrealistici, io ho apprezzato la scrittura, che lei sia un'artista si sente, che abbia reso il tutto volutamente poetico ci sta, tra mesi o anni lo rileggerò....
Se vuoi leggere un libro "forte" ti consiglio di segnarti "L'avversario" di Emmanuel Carrère, letto a gennaio, storia vera, un libro che divorerai. Più leggevo più ero sconcertata. So che hanno fatto il film, mi sono ripromessa di cercarlo, ma il libro merita come tutti i suoi mi dicono.
Ciao, ti auguro una buona domenica e un buon lunedì 😃👋
Buongiorno Lory. Rieccomi in modalità "on" dopo la notte dei Golden Globes (applausone a Jodie e a Chloe Zhao) che mi hanno messo una gran voglia di guardare Il processo dei 7 e Nomadland. Ti auguro un buon inizio di giornata/settimana (caffè con ciambella per te).
RispondiEliminaA risentirci, nella piacevole fiumana, nell'arco della giornata. Un saluto grande.
Ordunque, rieccomi a bussare alla porta dopo un week-end intenso e "produttivo" durante il quale ho alternato pigrizia e solerzia nelle tante cose che lascio a metà e che torno a trovare di tanto in tanto.
RispondiEliminaInizia marzo, il "tuo" marzo. Non ho ben capito la data precisa di nascita ma immagino che la prossima settimana sarà quella del tuo compleanno. Magari potremmo guardarci un film "insieme" a distanza, se ti va, decidendolo in questi giorni per avere tempo di reperirlo. Che ne dici? È una cosa (come ti dissi) che faccio spesso con Riky, che in periodo di giallo-rosso e arancio, vive ben più lontano rispetto a quell'ora di macchina che rappresenta la distanza materiale fra noi.
È piacevole, il giorno dopo la visione, scambiare pareri e commenti. Cogliere quel dettaglio sfuggito all'altro, donare diversa prospettiva e ridere di battute ed errori.
Molto piacevole.
Parto dalla fine, no, dal mezzo, vabbé vado random.
Alberto Sordi.
Ecco la grande eredità cinematografica lasciatami da mio padre. Lui lo adora, lo ha sempre venerato (prediligendo la sua commedia ai drammi). Per me è un attore di grande livello, soprattutto quando interpreta l'italiano medio coi suoi miti e le debolezze.
Mio padre guardava e riguardava film come Un Americano a Roma o Il Vigile mentre io ho iniziato ad apprezzarlo per film di denuncia sociale come Io so che tu sai che io so, Guido Tersilli, I nuovi mostri (gli episodi con Sordi spaccano davvero!) e quel piccolo capolavoro che è Il testimone, capace di suscitare riflessioni e considerazioni sulla questione pena di morte (a proposito, hai visto The Life of David Gale? Gran film sull'argomento).
Sai che molti dei titoli "tricolore" da te menzionati li conosco solo di nome? Ottimo, il "menu" cinematografico è sempre più ricco e prezioso e scegliere sarà sempre più piacevole.
...
Ehi, buongiorno! 🍩☕
RispondiEliminaCome stai? Dopo un weekend di sole finalmente, lavoro, lago e poco riposo, oggi sono a casa con il gran desiderio di non fare nulla, assolutamente! 😅
Ho visto che hai pubblicato la recensione del film che mi arriverà in settimana per cui non la leggo, lo farò dopo.
Ho lasciato indietro cose, ci torno pian piano.... incredibile che il libro "consigliato" abbia avuto a che fare con un tuo quasi posto di lavoro, chissà, penso debba essere anche affascinante come luogo. Giusto per aggiungere legna al fuoco ci sono due bei film sull'argomento Still Life di Pasolini e Departures, non ricordo il regista, belli tutti e due 👍
Ho visionato Carnage 2°, ma non rientra nei miei gusti, film un po' simbolico, particolare come mi aspettavo, invece ho visto un film carino sabato sera "The woman in Black", carino, non un filmone, ma l'ho seguito con un po' di ansia devo dire e fatto bene tutto sommato, storia tratta da un libro, il protagonista è quello di Harry Potter, bravo!
Libri di Jodorowsky letti nel mio periodo di "ricerca spirituale", filone oggi abbandonato: Psicomagia, l'arte per guarire, ho letto che hanno fatto anche un film, e poi "Quando Teresa si arrabbiò con Dio" storia dei suoi antenati, un po' come Coelho, personaggi che leggevo, oggi mi chiedo un po' quanto siano credibili, o un po' furbetti, non saprei, tappe della vita in cui curiosa di tutto, ho spaziato.
Mi chiedi del film A Venezia un dicembre.... trovato girando in rete, ormai la mia lista è diventata lunghissima, ma prima o poi ce la faremo. Alterno lettura a film, sono le mie passioni primarie, visto che il mio spirito zingaresco è stato bloccato da questa chiusura perenne, accidenti, avevo in progetto altri festival 😒.
🌺🌻🌷🥀
Sui film musicali che dire... semplicemente li adoro ma non a prescindere.
RispondiEliminaNemmeno io ho visto Rocket Man. Il mio sogno sarebbe scrivere un musical (ma è uno di quei sogni infantili, tipo "farò l'astronauta!" poiché servono ben altre competenze) sui Promessi Sposi. Storia che è un vero capolavoro.
Bohemian Rapsody, ancora non l'ho visto (ho il dvd) ed ecco, qui bisogna fare distinzione tra il film musicale (Sing Street, Footloose, A Star is Born) e il musical (Grease, La La Land, West Side Story).
Apprezzo tutti i generi, sia quelli con canzoni funzionali alla trama che quelli che usano la musica come cornice.
Il mio preferito? Lo sai bene!
"Here's to the ones who dream, foolish as they may seem!"
Ho riscoperto da poco The Phantom of The Opera, diretto da Schumacher. Un bel viaggio nel gotico ma anche nella passione sentimentale e musicale.
La canzone che è tema del film (ovviamente presa in prestito dal musical di Broadway) è davvero coinvolgente. La "senti", non solo con le orecchie.
Da poco invece, ho visto Cats (stesso regista de I Miserabili con Crowe e Jackson) e mi ha profondamente deluso. Le variazioni tolgono significato alla storia. Inoltre questa ostinazione del regista a girare le canzoni in diretta (e quindi attendere le incertezze degli attori) fa singhiozzare il ritmo. I gatti sono ben realizzati a livello di outfit ma non mi hanno trasmesso nulla sotto l'aspetto felino. Semplici persone travestite da gatto.
Anche attori come Rush e la Dench non ne escono bene. Memory, canzone davvero intensa, viene ridimensionata in questo film.
Anche Hairspray non mi ha mai conquistato.
Grease invece è folle colorato. Pieno di sentimento. Un grande musical che racconta le varie sfumature delle scuole superiori tra atletica, perbenismo, sballo, miti e sesso. Una sola pecca: privo di afroamericani che in una scuola come Rydell, c'erano eccome.
...
Intanto stanotte ci sono stati i golden globes. La lista ha ormai lunghezza enciclopedica.
RispondiEliminaBuongiorno "nullafacente" in senso buono ;-)
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RispondiEliminaAllora, sì, ho sentito il bisogno di scrivere di quel film (My Blueberry Nights), così come scriverò su richiesta di Riky del deludente Sapore di Mare, film che ho visionato ieri pomeriggio. Sto ponderando. Chissà che ne scriverò (ma comunque ho tempo fino ad agosto), contenuti davvero miseri.
RispondiEliminaHo scritto anche una poesia che condividerò sul blog, credo.
Altro film guardati nel week end sono Il Pornografo (con Dreyfuss e Hoskins oltre alla Harper di Suspiria), pesante critica al decadentismo hollywoodiano nel passaggio dal muto al sonoro. Mette in risalto arrivismo e "spazzatura" con il fine (sempre il denaro) che giustifica e assolve ogni cosa.
Un film davvero fatto di crusca. Visto che è composto per il 90% di dialoghi in un set teatrale e quasi angusto, mi aspettavo belle riflessioni sul cinema (anche se mica mi aspettavo Viale del Tramonto!), un po' alla Diario di Serafino Operatore, di Pirandello. Invece crusca, crusca e tanto bla bla noioso.
Ultimo film visto, carino.ma non eccezionale (il tuo "ni" ci starebbe bene) è Le Streghe, diretto da Zemeckis. Atmosfere fiabesche azzeccatissime e belle scene d'azione ("rattesca") e una grande Octavia Spencer (divenuta a questo punto musa di Del Toro che ha co-scritto la sceneggiatura, se non sbaglio). Però funziona solo a metà, soprattutto perché è praticamente identico a quello del 1986 con la Houston al posto di Anne Hathaway (pardon, viceversa). Magari chi non ha visto Chi Ha Paura Delle Streghe potrebbe apprezzare.
Peraltro, la Hathaway, nella versione italiana parla con un marcato accento russo. Non ne ho colto il motivo.
Altro difetto riscontrato è che il taglio della narrazione è per bambini ma il sorriso demoniaco della grande strega (sorriso Glasgow, come dicono) è spaventoso (stile video di Black Hole Sun dei Soundgarden) e terrorizza così come un inseguimento lungo i condotti dell'aria tra tre topolini e le braccia snodabili della megera (scena che ricorda Coraline, capolavoro dark dell'animazione. Visto?). Questo mi lascia spiazzato riguardo al "target" al quale questo lungometraggio sia rivolto.
Insomma, tra tanti puntini, anche qualche interrogativo.
Vado a zig-zag.
Su Guadagnino.
Mi hanno consigliato Melissa P. ma non ho avuto voglia/occasione di vederlo. Tilda Swindon mi piace molto (anche se il ruolo dello psichiatra in Suspiria era una pacchianata inutile) ma Dakota molto meno.
Dei film del regista conosco appunto Call me by your name e Suspiria. Il primo è splendido (anche se con quel tocco di troppo che ritengo morboso -la scena della pesca-), un amore poetico, sofferto e non convenzionale (visto anche il periodo). Da questo film ho iniziato a seguire Timotheé Chalamet (che già avevo visto in Lady Bird), davvero bravo in Un Giorno di Pioggia a New York. Speriamo che il sequel di Guadagnino sia all'altezza del primo, ma dubito.
Nel frattempo ho scoperto che The Orphanage è in elenco su Netflix e lo recupererò nei prossimi giorni (lo guarderò con mia figlia Vale).
Vada per il cinecircolo a distanza del 12 marzo, vada per A Taxi Driver (doverosa la scelta per la festeggiata). Compleanno e ferie. Che meraviglia!!!
Comunque, starai pensando "però, tre film in due giorni" e in effetti, è inusuale per me una indigestione simile.
È che finito il libro mi sono trovato in una transizione (oggi inizio l'isola di Arturo della Morante) e ho approfittato per la scorpacciata cinematografica.
Hello, allora, non conoscevo film strani, e questo mi è sfuggito, non so come dalla lista perché lo avevo pensato, film d'animazione in stop-motion: "Anomalisa". Non male, per la regia di C.Kaufman.
RispondiEliminaFilm che sta bene nella lista dei film freaky.
Oggi ho visto The hole e ti ho lasciato due righe di commento.
Sono contenta di sapere che la mia lista di film italiani non porta solo film che conosci, magari me ne vengono in mente altri.
Un aneddoto curioso, quella volta che ti consigliai Agorà in TV, non ebbi modo di controllare eventuali cambi programma dell'ultimo minuto, infatti non lo diedero e al suo posto ci fu Alberto Sordi con il suo: "Emigrato Australia conoscerebbe....ecc.ecc." lo conosci? Io lo vidi tanti anni fa e lo riguardai, bello, mi è piaciuto, non lo ricordavo per niente.
Mi hai chiesto se ho visto The life of David Gale e la risposta è sì, visto e anche rivisto da poco, passato in TV. Poi Kevin Spacey inutile dire che mi piace così come Kate Winslet.
Wow, musical sui Promessi sposi? Vorresti scrivere le canzoni? Beh, complimenti cosa non facile davvero.
Bohemian Rhapsody bellissima scoperta, io che sento un pezzo e non riconosco chi canta, più o meno non sapevo niente dei Queen (che vergogna!) Film piaciuto, visto due volte in sala, ho il DVD, visto più volte, comprato cofanetto con tre CD dei Queen e non contenta mi sono comprata il libro su Freddie Mercury, che ho divorato, volevo capire quanto si distanziasse dal film.
Il tuo musical preferito? Mah, non saprei, non ne abbiamo mai parlato...mumble mumble....Il gobbo di Notre Dame? Pinocchio? Mamma mia!....o forse forse, ma forse.....La La Land? Ma no, non può essere! 😂😂😂
Si, di Cats avevo sentito fosse un flop, per cui me lo risparmiero', altrimenti io che non conosco la storia, l'avrei guardato.
Le Streghe di Dahl l'ho letto da poco e anch'io mi sono stupita, non è un libro per bambini assolutamente, l'ho trovato inquietante, ben scritto, come ho trovato inquietante il film di Coraline, e il libro dicono sia peggio.
Sono contenta che recuperi The Orphanage, ma lo riguardi o non l'avevi mai visto?
Di Guadagnino oltre a Chiamami.... che mi è piaciuto moltissimo, ho visto A bigger splash e Io sono l'amore. Mi sono piaciuti entrambi.
RispondiEliminaMelissa P., ma per favore?!? Tratto da un libro basato sulle esperienze erotiche della scrittrice che non ho letto, non sapevo neanche che esistesse un film. Wiki dice che Guadagnino in un'intervista rivela che in post produzione gli venne tolto il montaggio finale e la versione del film non coincide con l'idea originale sua. Se leggi sull'accoglienza del film, viene definito dagli spettatori uno dei film più brutti visti, io me lo risparmierei.
Timothee C. è bravissimo, in Chiamami col tuo nome l'ho trovato incredibile, davvero credibile!
Ciao, attendo di leggere la tua poesia se deciderai di pubblicarla, buona serata. 😉
Buongiorno.
RispondiEliminaScrivo queste cose fra pomeriggio sera e mattina. Nei ritagli di tempo.
Ed è sempre piacevole. Tu mi ringrazi spesso per la corrispondenza e davvero ci tengo (aridaje) a sottolineare quanto piacere mi faccia questo scambio.
Ora, la mia lista è una fisarmonica di fogli e annotazioni, mi capita di rispondere a richieste o impressioni con una decina di giorni di "differita" e tra ciò che avrei da dire e il tempo di cui dispongo è sempre e comunque una rincorsa alla "propria coda".
Per cui, parto da The Woman in Black, che (ovviamente ho visto) mi era piaciuto anche se con asterisco. Ricordo un inizio macabro con questa stanza antica, bambole di porcellana e tre bambine che si gettano dalla finestra. Scena accompagnata musicalmente benissimo con uno slow motion coinvolgente. Straziante.
Poi, le atmosfere splendide della villa nella palude. Molto suggestivo. Amarezza finale. Lo vidi al cinema. Noleggiai poi il sequel "L'angelo della morte", maggiormente impegnato come trama ma meno horror e meno bello in generale.
Eh, cara mia, sul d'essai hai un bagaglio assai ricco ma sugli horror difficilmente mi sfugge qualcosa. Tempo al tempo e (lumaca) ci arrivo.
Infatti recupererò The Orphanage sulla spinta della tua top ten. Film che, dal titolo, credevo di aver visto ma che probabilmente, per assonanza, ho confuso con altro. Ne guardo davvero molti, di horror. Giassai.
Molto tenero il tuo racconto. Storia intensa la tua, da romanzo dell'ottocento. La separazione dei (e dai) tuoi, l'asse Genova-Firenze ma anche l'inizio del tuo amore per il cinema (rapporto indissolubile). Grazie. Mi hai reso molto partecipe.
È proprio vero quel che scrivesti tempo fa sul fatto che non fai fatica ad aprirti, a differenza di me che sul passato aziono meccanismi di difesa (come giocassi al Piccolo Chirurgo facendo vibrare gli elettrodi) nonostante ci sia comunque anche molto (nel passato) che amo ricordare.
Dunque sei nata a Genova, città che conosco e che ho anche "vissuto" (la città di mare della poesia che avevi condiviso) per qualche week-end nei primi anni novanta. Città bellissima, più volte omaggiata musicalmente da De André, Baccini e Bruno Lauzi (di quest'ultimo impossibile non conoscere Genova per Noi).
Pensa che da qualche tua espressione, avrei creduto fossi di Napoli. E dire che di solito sono bravissimo a capire (dalla traduzione di un libro di autore straniero) la provenienza (approssimativa, ovvio) del traduttore.
Ma torniamo al cinema.
RispondiEliminaLa tua lista dei film da vedere. Oggi commento questa, poi non avrò più mani libere (mansione che richiede corpo e mente al lavoro).
Premetto.
Nessunissimo spoiler.
Quarto potere, vabbé, bello ma mi aveva reso un treno carico di aspettative, quindi, retorica a parte, lo considero sopravvalutato (mi dirai). In certi ambienti "fighetti" e meno spontanei, il non aver adorato questa pellicola equivale a un tatuaggio con la scritta incompetente sulla fronte. Chissà che penserebbero se sapessero che non apprezzo così tanto nemmeno caviale e tartufo bianco...
Soldi sporchi è davvero bello. Il Sam Raimi che non ti aspetti. Purtroppo il dvd è di Cecchi Gori, o l'avrei comprato subito. La quintessenza dell'occasione che fa "l'uomo ladro" in un degenerare di bassezze e istinti (da film dei Coen). Grazie per averlo inserito.
Two Sisters non l'hai visto???? (Faccina stupita con occhi a mandorla).
Non dico nulla. Questo è da vedere per restare di stucco. Ogni parola rischia di essere spoiler.
Ho visto anche film palesemente ispirati a questo (uno made in USA e uno in Austria) ma non rivelo i titoli o ti anticiperei (di conseguenza) troppo anche su questi. Il legame è forte. Nel caso, domanda e te lo dirò in un orecchio.
Larry Flint non l'ho visto (anche se Woody è un grande) e attendo con curiosità ciò che me ne scriverai.
Il Posto delle Fragole è, per me, il più bello di Bergman. Uno splendido bilancio di una vita, fatto da un uomo anziano che torna nella sua casa da bambino (durante il travagliato viaggio in auto ripensa a quegli anni). Poetico. Niente a che vedere col bello ma retorico Il Settimo Sigillo (che ho rivisto da poco senza restarne troppo coinvolto).
Sole Ingannatore, di Mikhalchov (bellissimo il suo Oci Ciorne) lo vidi nel "cretaceo", ossia ere geologiche fa. Non ero maturo per capirlo. Guardavo la notte degli Oscar e poi mi segnavo i film premiati, cercandoli nei noleggi, durante i mesi successivi. Ricordo molti sbadigli. Ora che la rivoluzione Russa è un argomento nelle mie corde (allora ero un ventenne) dovrei riguardarlo. Annoto.
Del film di Roeg, abbiamo già parlato ma aggiungo un aneddoto. L'ho preso in biblioteca conquistato dalla locandina (mi ha ricordato Schindler's List quella bambina in giacchetta rossa su sfondo bianco e nero), dal titolo forzatissimo e dall'anno di produzione (1973) che è anche l'anno de L'Esorcista e mio, di nascita.
Post-mortem (se è quello del colpo di Stato in Cile, avvenuto, pensa te, nel 1973) voglio vederlo. Annoto.
Ho imperdonabilmente dimenticato una "perla" di Bergman: Fanny e Alexander.
Lo possiedo in VHS, versione de "i diamanti" della General Video (che adoravo). L'ho visto relativamente da poco, tipo 5-6 anni fa, quando ho rispolverato il videoregistratore per convertire alcuni vecchi filmati da videocamera, cartoni, show televisivi o partite di tennis e di calcio.
Una piacevole visione. Storia di due bambini, costretti a subire le scelte della madre, in un contesto svedese, vintage, che conosco pochissimo. A Bergman piace "frullare" la famiglia e vedere ciò che ne consegue. Mi ha lasciato un bel retrogusto di cinema d'altri tempi.
Dolce in fondo. Avati e la sua Casa dalle finestre che ridono, qua, a pochi minuti di macchina da Imola, nel comacchiese. Un film di atmosfera, per certi versi agghiacciante e geniale. La reticenza di paese al servizio della vigliacchieria e dell'egoismo ("vivi e lascia vivere" non sempre ha accezione positiva).
Un tema, solitamente riservato a film di mafia e camorra ma che è molto caro a Pupi. Film che di tanto in tanto riguardo (vola basso con le aspettative o lo "brucerai") per notare particolari sfuggiti e per (grande) delizia horrorifica, condividendone le impressioni con Riky, grande fan (anche letterario) del nostro Avati.
Intanto, oggi (a proposito di Riky) sul suo "Caffé" ha pubblicato il mio articoletto di Interceptor. Se non ti ho stremata con questa lettura...
RispondiEliminaUn (ormai quasi quotidiano) saluto e a risentirci presto.
:)
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RispondiEliminaCiao.
RispondiEliminaMolto contento che tu abbia apprezzato My Blueberry Nights.
Oggi ho avuto una giornataccia.
Tra stasera e domani sera (in barba a Sanremo) guarderò The Orphanage (sono troppo curioso) quindi se vuoi unirti a noi nella visione sei la benvenuta.
Prossimo topic (non so se domani riuscirò) incentrato sulla lista dei tuoi film del cuore.
Non ho mai giudicato, né pensato che ci sia qualcosa di cui vergognarsi nel tuo passato o in quello di chiunque altro.
Magari ci ritorno su. Ho l'impressione di non essermi spiegato bene.
Buona serata Lory.
Bella la tua allegria contagiosa.
Non ti ho interpretato male, ho capito bene quello che dici riguardo al fatto di riaprire, scardinare il tuo passato, credimi l'ho capito bene, sono esclusivamente considerazioni mie che niente avevano a che fare con quello che dicevi tu. Se tu non ami riaprire una porta, è così per tutti, non andiamo in giro a confidarci con chiunque, quello che ho scritto esente dai tuoi giudizi e lo so bene, è stato solo frutto di una mia scelta per raccontare qualcosa di me a te. La scrittura è sempre una forma di terapia che chiarifica e rende domabili i nostri mostri, al cinema sono legati ricordi del mio passato e fa bene anche a me ogni tanto ricordare da dove arrivo, chi ero, come sono diventata oggi. Ma non avvertivo giudizi da parte tua, era semplicemente una mia considerazione che anche raccontarmi non mi fa sentire più vulnerabile, ma semplicemente più reale.
RispondiEliminaNon farti problemi davvero, so che la quotidianità non può consentire una corrispondenza continua e costante, per cui rispondi quando riesci, non ci sono scadenze.
Buona notte se leggi o buona giornata se lo farai domani e allora sarà.... oggi. ☀️
Ciao. Buon oggi e buon ieri.
RispondiEliminaCi tenevo a chiarire. Non sono uno che giudica. Ho capito che hai capito. Rogers sarebbe fiero della mia accettazione incondizionata. Del resto gli amici (a differenza degli nterlocutori) non si scelgono, è un trovarsi (cercarsi) a vicenda. "L'aprire a chi NON bussa" di Pessoa.
Punto e a capo.
La tua lista del cuore.
A Taxi Driver lo vedremo (oltre 300 km distanziati, Conte, Draghi e tutti i "fornai" dei dpcm sarebbero fieri di noi) la sera del tuo compleanno; poi, un gin-tonic o un calice di prosecco insieme, per brindare a te. Sarà un onore e un piacere insieme.
Castaway on The Moon.
Mi sono immediatamente destreggiato tra le cinquanta sfumature di orange della mia Romagna per procurarmelo. Non lo conosco. Ovviamente ardo dalla curiosità (come per il "tassinaro" qua sopra).
I Segreti di Brokeback Mountain lo conosco. Come ti scrissi, mi piace Gyllenhaal dai tempi di Donnie Darko e The Good Girl. Li ho visti quasi tutti e so che sceglie sempre ruoli e copioni bellissimi.
Una storia di amore contrastato. Come spesso accade, il mondo non si trova pronto ad accettare l'amore in tutte le sue forme. Un peccato che di questo film si sia parlato più del clamore suscitato o della morte di Ledger, anziché dell'effettivo valore della trama e della ottima regia di Ang Lee.
Un cast, comunque, di livello clamoroso.
Kill Bill lo amo profondamente. Mi piacciono da matti i film "revenge" e figuriamoci questo del grande Tarantino. Le sue sceneggiature hanno sempre qualcosa che altre non hanno. Spesso sottrarrei qualche scurrilità gratuita (Waltz, nei suoi film, dimostra che la personalità di un "carattere" non è data dal linguaggio. La filosofia (il discorso dell'alter ego di Superman, ad esempio) è sempre originale, interessante, divertente. Le tavolate in Reservoir dogs sono momenti di grandissimo cinema. La Thurmab, qui musa per generazioni, è un ottimo incrocio tra un personaggio di Mortal Kombat e un anime. Pregevole. Da guardare e riguardare.
Di MBTS ne abbiamo parlato e sai che mi è piaciuto molto. La bravura degli attori veicola bene le loro emozioni, la sofferenza. Lascia svuotati, feriti ma travolge. Poi, quando mi ero stupito di trovarlo fra i tuoi preferiti, sono andato a rileggermi con quanto coinvolgimento ne avevi parlato. Sono stato poco attento, in effetti. Ti piace davvero tanto.
Lunch Box (a proposito -ridaje- di serendipità) lo ricordo per le polemiche legate alla sua esclusione dalla nomination agli Oscar come film straniero. Lessi un articolo di Paolo Dondoni, mi pare, su Movie Magazine.
Non l'ho visto ma so di che parla. Visto che questo film trova spazio nel tuo cuore, lo fiondo nella lista dei "da guardare".
The Orphanage l'ho guardato ieri. Una storia bellissima. Un horror alla Pupi Avati con questa antica magione intrisa di mistero. Si percepisce il tocco fiabesco di Del Toro.
Una storia davvero tenera, come lo è l'amore materno (biologia o non biologia).
Qualche consuetudine horrorifica (lo scetticismo del marito o la scena della medium, ad esempio) ma anche molte "pietre preziose" stilistiche e narrative. Il colpo di scena? Booom! Apre uno squarcio nel cuore. Ma gli espedienti fanciulleschi (e come vengono inseriti), lo scherzo inconsapevole al piccolo Tomàs e la discriminazione innocente che fa eco a quella più colpevole, degli adulti (il sacco in testa, il tenere nascosto il bambino diverso, deforme). Mi è venuta anche un'idea su uno sviluppo alternativo. Grazie per avermi consigliato questo film, davvero bello.
Il Ritorno, Lettere di uno sconosciuto e Corpo e Anima non li conosco. Mi spiace. Sei troppo avanti e io mi confermo lumaca.
Lezioni di piano, già ti dissi, unico film che ho (molto) apprezzato di Jane Campion. In the Cut e Holy Smoke? Poca roba. Sessocentristi e filosofeggianti del nulla.
...
La poesia di cui ti parlavo.
RispondiEliminaLa pubblicherò. Per ora te la offro in anteprima.
Guarda la tua immagine riflessa.
No, non nello specchio,
in ciò che scrivi.
Osserva il punto dove l'inchiostro incontra la luce.
Si formano nuovi colori.
Le macchie sui polpastrelli dicono che hai tanto da raccontare.
Il battito del cuore
arriva alle estremità.
La biro non è un prolungamento delle tue dita
ma di quel che sei.
Perciò guardati in queste righe,
cercati e riconosciti
laddove nessuna immagine riflessa ti rappresenta.
Non soltanto nella linea sul foglio bianco,
trovati anche negli spazi.
L'inchiostro è al servizio della poesia, come l'ossigeno lo è della vita.
E allora vivi, scrivi,
sii poesia.
Sui riferimenti personali.
RispondiEliminaMolte persone in questo semianonimato ci sguazzano e io, devo dire, ci navigo piuttosto bene, tuttavia credo che in una piattaforma simile (un blog) lo "sbottonarsi" equivalga a quel che sto facendo attraverso la poesia, i brevi racconti, raccontando un personale punto di vista sui film che guardo. Hai letto la mia "Tra i Fiori e l'Erba"?
Il passato è un prato e ci sono cose belle ma anche insidie. Un funghetto può nascondere il suo veleno dietro un aspetto ammiccante, un cespuglio può celare un nido di vipera. Poi, arriva quel che si trova per caso, il piccolo tesoro da cui non vorremmo separarci mai.
Apprezzo questo tuo "regalarmi" aneddoti sul passato. Dici che non è così scontato per te, aprirsi e considero un privilegio trovarmi a leggerti.
Inoltre, in qualunque fase della tua vita c'è sempre una diramazione (piccola o grande) verso il cinema, obiettivo costante che ha scandito bei momenti.
Anche quando dici che non ti era mai capitato uno scambio di idee (cinematografiche) così spontaneo, sincero e intenso, non posso che sentirmi onorato di farne parte. Se un giorno avrai voglia di darmi un recapito di posta elettronica, al riparo dagli occhi furtivi e ignoti dei "passanti" del web, racconterei di più. Ma, giustamente, non chiedi, non pretendi risposte e in fondo è davvero bello così.
E allora, parlando di cinema.
Vidi Priscilla nel 1997. Film strano, sì, ma divertente. Ne ho un vago ma piacevole ricordo.
Intanto, di film davvero davvero strani, e a proposito di Cusack di cui abbiamo parlato, mi è tornato in mente Essere John Malkovick. Davvero visionaria come storia. Pensa, la prima sceneggiatura di Kaufman.
Ah già, Kaufman! Quanto è bello "Se mi lasci, ti cancello!" con Kate Winslet e Jim Carrey (li adoro entrambi)? Ecco un film che meriterebbe un posto nella top ten, mi sa. Immagino tu l'abbia visto.
...
Hola, come stai?
RispondiEliminaAnche tu un turbine, arrivi e come un fresco vento semini polline in giro.....ma quanto parliamo, ma quanto scriviamo?!?!
The Orphanage 🤜🤛 ma come sono contenta che l'hai visto! Anch'io rivisto però la sera prima 1,2,3, tocca la parete....la prima volta che vidi quella scena oltre un brivido, rimasi incantata.... meraviglia...lo trovo un film struggente e bello bello.
Uno sviluppo alternativo? 🤔
Ti faccio un regalo: vai su YouTube e cerca "Cuerdas" -stringhe.
Hai fatto un bel riassunto della mia top ten, avevo già immaginato quello che avevi e non avevi visto, ho indovinato senza sapere....
Non ricordavo che mi avessi parlato di Jake Gyllenhaal, anche a me piace moltissimo, oltre a I segreti di Brokebac Mountain (meraviglioso film): Prisoners, Animali di notte, Lo sciacallo, ne ha fatti di ottimi.
Kaufman: si, se mi lasci ti cancello l'avevo in VHS registrato da me, ho ricomprato il DVD e devo ancora rivederlo, un signor film quelli che dico sempre non per tutti.
Oggi la biblioteca con un assurdo anticipo o meglio velocità mi ha consegnato 7 DVD. La cosa sorprendente è che venivo già da un negozietto (il mio spacciatore personale) e già avevo fatto scorta: 3 DVD € 5. Spesso trovo delle chicche, insomma ho fatto il pieno, tra i miei e la biblioteca.
Leggo le tue splendide poesie, questa appena scritta potrebbe essermi un po' familiare, ma forse sbaglio, facciamo che me la dedico, sei davvero gentile, le parole sono veramente perle che doniamo.
A proposito, ti hanno lasciato un messaggio sul post di Cafarnao. Cosa intende per profilo? Di chi è la foto, del tennista?
Ieri sera, finalmente sono riuscita a vedere il Festival facendo altro solo per aspettare Ermal Meta, non mi delude mai, bellissima canzone, i suoi testi sono poesia e lui mi piace molto. Edward mani di forbice!
Buona serata, grazie di tutto davvero...ma di cosa? Di tutto, di niente, per come sei e perché sai leggere.
*Animali notturni con Jake Gyllenhaal e non come erroneamente scritto.😆
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RispondiEliminaMa non è finita... film dalla biblioteca. Ancora da vedere avevo "Quarto Potere" e "Carnage".
RispondiEliminaIeri mi sono arrivati:
- Il posto delle fragole
- Two sisters
-Fanny & Alexander
- Lourdes
- Larry Flint oltre lo scandalo
- La casa dalle finestre che ridono
- Hereditary.
Che ne dici? Mai avuto tanti bei film tutti insieme ancora da vedere....
Ti auguro buon lavoro e un'ottima giornata, ciao a presto 👋👋👋
*errata corrige: Il primo film elencato è "Fatal Lessons", la tastiera ogni tanto impazzisce.🙄
RispondiEliminaCiao, ciao, ciao.
RispondiEliminaIntanto, grazie per la segnalazione del commento a Cafarnao che avrei notato solo prendendo in mano il pc (con lo smartphone non riesco ad accedere alle notifiche). Dunque, ben fatto! Ho risposto al commento di Gus. Penso che parlasse della mia descrizione del profilo (non della foto) e del mio amore sportivo per Roger Federer che mi piace in campo e fuori (idolo!).
Sulla poesia. Dunque, il titolo potrebbe essere "Inchiostro 3" perché ne ho già scritte altre sulla scrittura e sul bello che traspare da ciò che si scrive. Ovviamente hai visto bene e il "femminile" verso cui indirizzo le considerazioni è un chiaro omaggio a te ma è (come sono spesso le poesie) anche un "vestito" lasciato lì appoggiato sul guardaroba che magari ci veste bene e ci racconta. Sta lì appoggiato aspettando qualcuno che lo indossi, anche solo per una sera. Questo è, per me, la poesia.
Sanremo, Edward Mani.di Forbice (faccina che sghignazza)! Ieri ho visto qualcuno dei brani reinterpretati. Ho apprezzato Manneskin, Samuele Bersani, la canzone (solo quella) scelta da Irama. Poco altro. Fiorello mi diverte (non sempre) e Amadeus invece lo trovo viscido e impostatissimo, privo di spontaneità.
Qualche messaggio fa (sembrano passati anni) mi hai scritto "ho visto che sei un ragazzino pieno di interessi". Ragazzino. Mi sento di dire che forse la parte meno giovane di me è proprio quella musicale. Le mie figlie sono avanti ma io sono sempre rimasto un passo indietro, coi miei cantautori anni settanta. In caserma (servizio di leva), le radio passavano 883, musica techno o i Guns and Roses. Nel magico mondo del mio walkman, io ascoltavo Baglioni, Guccini e se proprio dovevo ascoltare Knocking on Heaven's Door, mettevo su la cassetta con la colonna sonora di Pat Garrett and Billy the Kid, mica i Guns.
Però Sanremo, in generale, non mi dispiace. Certo, dopo averlo visto con Baglioni direttore artistico è dura apprezzarne il dopo. Assaggiato il Barolo, il Tavernello è ancora meno allettante.
Intanto, finalmente è venerdì. Questo week-end guarderò Palmer (con Timberlake) che m'ispira molto e se riesco a reperirlo (temo solo in lingua originale) anche Damsel, film indipendente di qualche anno fa. Da lunedì riprenderò la lista ma ancora non mi è chiaro se la biblioteca, qua a Imola, sarà aperta.
Comunque mi hai deluso. Non puoi dirmi che hai acquistato 3 dvd e averne ritirati SETTE (!!!) -a Imola ne danno al massimo tre- senza elencarli con sotto almeno dieci caratteri di commento descrittivo cadauno. Sei un'insensibile! (SIC!)
Non ci crederai ma il corto d'animazione, bellissimo, lo avevo visto qualche anno fa condiviso su facebook (immagino che per te i social non siano cosa) e mi era piaciuto tantissimo. La "geneologia" della vocazione. Mi sa che ci scappò qualche lacrimuccia, anche se sono una persona dura da sciogliere. Ieri sera l'ho riguardato con piacere.
Tu hai visto il corto del Butterfly Circus, invece? Stupendo e anche questo "sgorga condotti lacrimari".
Su Gyllenhaal, mi pare te ne avessi parlato (ma mi sbaglierò) quando ho accennato a Source Code e ai film in loop in generale (sai, il mio amore viscerale per Ricomincio da Capo di Ramis -poi te ne parlo, anche di questo-).
Di Jake ho visto recentemente Zodiac che mi è piaciuto molto, ma che dire di Prisoners (aaaansia!!!), Amore e altri rimedi, Everest e (nondimeno) Animali Notturni (ti correggo, blink!).
Pensa che strano, proprio Okja non l'ho visto. Dovrò dare un'altra chance al regista coreano.
Ora serve concentrazione, la parte più creativa e impegnativa del mio lavoro, riservata all'uomo e non alle macchine. Faccio stretching alle dita e ci risentiamo nel week-end.
A presto.
Mi hai letto nel pensiero sui film... sono spaventato. 😂
RispondiEliminaAttenta a Hereditary e ai film di Aster in generale. Non spoilero nulla. Mi saprai dire.
RispondiEliminaCiao Lory.
RispondiEliminaRitaglio ďue minutini.
Sono successe un sacco di cose. Un mio collega è risultato positivo al covid e nella chat del lavoro c'è fermento. Vedremo. Sono stranamente tranquillo ma non intacco il mio fatalismo.
Intanto volevo dirti che Palmer, il film prodotto da Apple con Justin Timberlake che ho visionato oggi mi è piaciuto un sacco. Mi ha sciolto anche una lacrimuccia (e non è da tutti i film riuscirci). Una favola drammatica costruita benissimo. No spoiler perché devi vederlo appena riuscirai a reperirlo. Annota.
Poi ci tenevo a parlarti di quella "diramazione" alternativa della trama di The Orphanage.
Segui il mio ragionamento contorto (se è troppo, mettiti prima il casco).
Sai che guardo moltissimissimi horror e istintivamente provo a immaginare gli sviluppi possibili che partono dall'incipit (ragionamento un po' da sceneggiatore, lo so). Quando, durante uno due tre stella (pardon, tocca la parete!) mostrano i bambini e una di loro era non vedente, ho iniziato a immaginare che la sua disabilità fosse funzionale alla trama.
Quando poi è spuntato questo personaggio (nascosto stupidamente dalle educatrici adulte), Tomàs, peraltro coperto da un sacco sul volto e discriminato (anche se innocentemente) dagli altri bambini, ho pensato a degli sviluppi che portassero a una morale, del tipo lei che non può vederlo, non lo "rifiuta", capisci? Come ad esplicitare il fatto che la bellezza (quella che appare) non è nulla e il concetto di normalità è vago e superfluo.
Insomma, una sorta di deviazione verso un epilogo educativo. Insomma, in un certo senso lo fa comunque, ma non saprei spiegarti come ragionano le mie celluline grigie.
Chiusa questa breve parentesi, mi rituffo nella chat ipocondriaca dei miei colleghi. Buona serata amica mia.
Ah, oggi sono stato in biblioteca e ho portato a casa un "trittico".
RispondiEliminaLanterne Rosse
Barry Lindon
I Segreti di Brokeback Mountain
Tutti già visti e da RIvedere, invogliato dalle belle parole che abbiamo scambiato su di essi.
Stavolta dico Buona Notte.
Buona domenica.
RispondiEliminaTorno indietro, ahaha, geloso per i miei 7 film dalla biblioteca? Hanno semplicemente voluto farmi un piacere, per non farmi fare avanti e indietro, mi conoscono e in situazioni così particolari visto il tempo corrente hanno voluto agevolarmi sapendo anche il mio periodo di ferie incombente. Nella normalità anche per noi sarebbero solo tre film.
Tra un pezzo di Sanremo e altre incombenze sono riuscita a visionare: "Two sisters", "Carnage" e "La casa dalle finestre che ridono".
Two sisters: adesso non ricordo se in passato avevo letto qualcosa, ma da subito ho indovinato il "mistero". Un po' lento, mi aspettavo di più, nel complesso interessante, autoriale, splendida fotografia. Gli horror stile orientale però non sono i miei preferiti, gli orientali li amo per altra tipologia di film.
Carnage: bravi gli attori, come fare un film con poco, la maestria del regista, il meglio dell'essere umano, e non può essere che così, ogni buon proposito tende a perdere la strada.
La casa dalle finestre che ridono: visto ieri sera appena ha cantato Ermal Meta a Sanremo che sapevo essere tra i primi, per cui mi sono dedicata al film. Sono dallo sbadiglio facile, non sono riuscita a vederlo tutto, circa a metà ho spento e mi sono letta la spiegazione e il finale su Wikipedia, magari lo guardo o forse no. Pellicola vecchia, atmosfere inquietanti, lento, insomma ho reso l'idea.
Sanremo, ho guardato i risultati stamane, contenta direi.👍
Parli del pezzo di Samuele Bersani, è un testo immortale!!!
Su Amadeus e Fiorello concordo in toto, Fiorello oggi lo sopporto poco, Amadeus non mi dice nulla, rispetto ai vecchi Festival soprattutto Baglioni, Hunziker e Favino non c'è storia....
Vedo o meglio sento che anche le tue visioni procedono e se non ci fosse il cinema in questo periodo sarebbe davvero una noia.
Immaginavo conoscessi il corto di Cuerdas, ripropone un po' la storia di Orphanage e avrai notato che la voce è sempre di Belen Rueda.
Si, conosco Butterfly Circus, del protagonista in passato avevo visto diversi filmati.
Su YouTube si trovano delle chicche.
Per quello che riguarda il tuo collega, fai bene a non fasciarti la testa prima del tempo, farete il tampone? Tienimi informata.
Ti auguro una serena giornata, buone visioni, buon tutto 👋
Ciao.
RispondiEliminaBuona domenica.
Iniziata per noi con la fragranza di cappuccio e brioches presi (da asporto) al bar dei miei amici.
Sono contento anche io per i Manneskin, ragazzi giovani che con rabbia si rivolgono a tutti coloro che giudicano "la gente parla ma non sa di che cazzo parla". Poche parole per dire tanto.
Indigestione di film, la tua. Abbandonare La Casa dalle Finestre che Ridono? Non potrei mai. Lo sbadiglio però, lo capisco. Fai un lavoro che risucchia energie e serve, ogni tanto, anche crollare. Io, ad esempio, non riesco, nemmeno sotto anestetico ad andare a letto presto. Mi deve cascare il libro dalle mani.
Sei di casa im biblioteca, anche tu, vedo. 7 film sono tanti ma è anche il tipo di film a fare la differenza. Carnage, ad esempio, è teatrale e discorsivo e richiede attenzione e impegno, poi La Casa di Avati, coi suoi traghetti e i silenzi e le ombre cupe. Bam, sarei crollato anche io, credo. Non so. So che forse è anche un amore (quello per questo film) nato nel passato, quando niente era stato raccontato e certe storie facevano paura, davvero.
Ti ha deluso anche Two Sisters e ci sta (mi piacque molto, anni fa ma l'idea, poi, è stata sviluppata in dozzine di modi) ma il cinema horror giapponese a me piace molto. Ci hanno regalato i The Ring, i The Grudge e hanno cambiato la concezione degli horror soprannaturali, basati su folklore, leggenda e superstizione.
Ho giocato anche qualche videogame orientale con forti suggestioni orririfiche (Project zero, Forbidden Siren). Mia figlia è una gamer e mi consiglia qualche titolo. Sono però anni che non mi attraggono più certi passatempi.
La voce del corto non l'ho riconosciuta. Il film lo avevo guardayo in italiano.
Butterfly Circus invece merita un cuoricino, davvero bello ed emozionante.
Il tampone è programmato per domani sera. Speriamo che sia tutto a posto. Tranquilla, ho smesso da decenni di innescare ansie prima del dovuto.
Oggi ho voglia di scrivere. Prenderò in mano vecchi progetti lasciati a metà.
Ti auguro una buona domenica. :-)
Poi, boh, mi viene da ringraziarti.
Poi, dimenticavo, da domani, su MYMovies.it c'è la fiera del Noir. Se sei interessata...
RispondiEliminaUna volta mi hai domandato se guardo i film in tv o sul pc. Rispondo ora: tv tutta la vita! Il pc, nemmeno lo considero. Fatico già a guardare i tanti (troppi) video pretenziosi di divertire che mi mandano amici su chat e social networks.
RispondiElimina😊😊😄 spesso anche quando saluti e ti allontani 👣👣👣 riguardo poco dopo le mail e sono quasi certa di ritrovare ancora due righe, quasi sempre indovino 🙃.
RispondiEliminaFilm assolutamente su TV, perfettamente d'accordo.
Se ti avanza un angolino di tempo, ti chiedo di guardare su YouTube il filmato vincitore dell'Oscar nel 1956 che spero non hai visto (dura circa mezz'ora): The Red ballon. 😊👋📽️
Mi hai detto che volevi vedere "Marianna Ucria". Lo danno stasera su Rai Storia (canale 54).
RispondiElimina👋👋👋
Ciao. Grazie. Intanto ho guardato la storia del palloncino rosso (mai vista prima). Molto bello. Tecnicamente avanzatissimo.
RispondiEliminaBello il contrasto coi muri umidi e sgranati, i vicoli grigi e il colore caldo e lucente del palloncino. La gioia semplice del bambino che colora una realtà desolante. Il cinismo di chi non accoglie (la chiesa, il controllore, la nonna del bambino) volentieri la felicità degli altri (forse non sa capirla, chissà).
Davvero carino. Grazie, anche del film alert ;)
Eccomi per raccontarti le ultime. Sono al lavoro, calma totale e silenzio tranne la TV che va e trasmette "Titanic', ormai siamo alla fine...film visto credo un paio di volte..... molto lungo tra l'altro, uno dei film con maggior incasso.
RispondiEliminaIo invece ho letto, con il film in sottofondo, avevo due graphic novel in casa da un po', stasera ho letto "Cinzia" di Leo Ortolani. Si leggono velocemente, storia simpatica: Paul che si sente Cinzia.... riflessioni e dilemmi. Ma niente di ché, non riesco ad apprezzare a fondo le graphic novel, preferisco un buon libro.
Ieri poi ho terminato di vedere "La 🏠 dalle finestre che ridono", ero più riposata stranamente dopo un pomeriggio di lavoro. Certo che per l'epoca doveva essere davvero spaventoso...
Sempre ieri ho visto Larry Flint e questo mi è piaciuto. Cast incredibile, storia vera, personaggio fuori dalle righe. Fondatore di un giornale porno usa satira e fumetti. Viene portato in tribunale e si batterà per la libertà di stampa e di satira. Film da vedere.
Oggi ero a casa, consapevole di non poter tenere troppo tempo i film a casa, mi sono vista "Quarto Potere". Mi trovo perfettamente d'accordo con quanto hai detto, faccio fatica a capire perché viene considerato uno dei film più importanti. Lo dico sul serio. Sarà che anch'io non amo il tartufo...ma non mi ritengo così incompetente, difficile smontare la fama ma in questo preciso caso resto davvero perplessa.
Mi sono letta la tua riflessione su "The Orphanage", ci sta, poteva essere un punto di vista interessante, le tue celluline grigie funzionano, scrivi amico mio, hai un mondo fantastico nella tua capoccia.
RispondiEliminaIl tempo scorre lento, la notte è lunga, leggerò qualche pagina del libro di Kundera che prendo e riprendo, ogni volta devo tornare indietro....
Finalmente da domani sono in ferie, nonostante la chiusura infinita, mi organizzerò al meglio per stare bene.
Ho ancora "mille cose da dirti", ma le tengo in serbo, spero che stai bene, un pensiero e un grande Ciao!
La Lentezza.... terminato!! Boh, e tutto questo racconto, queste due storie in parallelo per dire??? Non mi è chiaro il messaggio, tranne un simpatico racconto. Comunque mi ritrovo nel paragonare la riflessione alla lentezza e la velocità alla voglia di lasciare indietro, dimenticare.
RispondiEliminaNormalmente io ho un passo veloce, ma se devo ripensare a qualcosa rallento, come se il passo spedito mi impedisse di mettere a fuoco, a punto un qualcosa. Se devo riflettere, rallento. Avevo letto queste considerazioni, questo stralcio non ricordo dove, questo mi ha spinto a leggere il libro, poi parlando con te sono venuti fuori i tuoi riferimenti, la tua registrazione, una coincidenza....
La vita ne è piena di questi strani casi incredibili....
Ciao, buona giornata, vado a farmi un caffè.
Buona giornata e buon caffè. La mia giornata di ieri... tra poco ti racconto.
RispondiEliminaIntanto, a prescindere da come la pensi (ci sono colleghe o amicizie su facebook che quasi s'indignano se dedichi loro premure il giorno della donna) ti lascio un rametto di mimosa lì, accanto ai DVD dei film, per l'8 marzo. So che è passato ma (come è giusto) le donne vanno rispettate sempre (le persone in generale) e io, avendone tre in casa lo so molto bene. Inoltre a Nolan piacerebbe questa retrospettiva.
A tra poco amica :)
Bella scusa che a Nolan piacerebbe questa retrospettiva, il rametto di mimosa lo aspettavo ieri 😩. Dovrai farti perdonare, sissignore!!!
RispondiEliminaIo smontata dalla notte, ho già fatto spesa, pagato Enel tramite Lottomatica, passata a riportare libri e film in biblioteca, me ne restano 4, ma ho incappato nella bibliotecaria che mi ha detto se voglio mi aspetta per un altro ordine, tiè, così ti faccio ingelosire un po'.... stanotte mi sono preparata una super lista che smaltirò pian piano perché ho un po' di libri che avrei anche voglia di leggere. Per la verità avrei voglia di fare una marea di cose, ma questo fine settimana mi sa che siamo zona rossa, invecchiamo in casa, accidenti!
Spero che riusciremo a fare qualche visione in simultanea, spero che troverai il tempo per scrivere qualcosa e poi farmelo leggere, voglio tornare, rientrare al lavoro più ricca di cose belle!
Aspetto allora un tuo scritto, 👋👋👋
Eccomi qua. Dopo un lunedì in forcing che mi ha strapazzato come un ovetto da colazione.
RispondiEliminaBen ritrovata.
Ieri, il delirio. Tampone rapido da fare (Negativo, yes!!!), auto da ritirare in officina, figlia da accompagnare dall'ottico a ordinare i suoi primi occhiali.
Corri, corri, lumachina!
Il tampone. Giocando a calcio mi sono rotto il naso due volte e devo avere qualche calcificazione o deviazione del setto poiché tra la farmacista che da dietro una finestrella mi intimava di inserire più a fondo il cotto fioc (ma proprio non ci passava) e gli occhi che si gonfiavano e riempivano di lacrime per il fastidio, credo di aver pianto più di quando vidi morire la mamma di Bambi.
Pensa. Ho ancora un fastidioso dolore, tipo livido e un pizzicorino continuo, ma abbiamo portato a casa il risultato. Evvai!!!
Larry Flint. Mumble, mumble, dunque, era uno di quelli che mi ispirava meno ma mi vedo costretto ad annotare ("schedulato" per il prossimo autunno).
De La Casa dalle Finestre che Ridono sono un po' sorpreso, ma non del tutto. I ritmi bassi e il taglio prettamente italiano della trama di sicuro non combaciano coi tuoi gusti in fatto di horror. Questo però, non credo di avertelo consigliato io, anzi, ero sorpreso di trovarlo tra i tuoi "prossimamente". Meglio così. Non ti ho dato buone dritte, a parte My Blueberry Nights (faccina rammaricata).
Il lavoro è calato da quando l'Emilia Romagna si è arrossata e temo che anche la riapertura di cinema e musei, qua da noi, dovrà aspettare.
Almeno non ho contribuito ad alzare la media dei contagi.
Ora, domanda professionale. Mia madre ha iniziato a cadere per terra almeno una volta ogni cinque sei giorni. Hai consigli? Mica possiamo legarla, povera, e mica sempre si rialzerà intatta. Sono preoccupato.
Stasera visionerò uno dei tuoi top film. Credo Castaway on the Moon. Sono estremamente curioso.
Mica ho finito. Ci sentiamo nel pomeriggio.
Arrivo dunque, celermente, a parlarti de La Lentezza.
RispondiElimina(Questa è bella)
Libro bello per lo stile narrativo e per la filosofia della fretta che porta al disastro. Sapere aspettare, cogliere segnali, questa è la strada giusta (Madame de T lo sa bene). Mi era piaciuta la cornice del castello divenuto hotel. Gli intrecci li ricordo meno bene ma (a parte qualche volgarità meno poetica) direi che il romanzo mi aveva soddisfatto (forse troppo breve).
Sulle graphic novel sono davvero poco ferrato e rischierei di parlare a vanvera. Preferisco attendere con curiosità i tuoi giudizi "poco biondi" (come diciamo in Romagna).
...
Ti rispondo subito in merito alla tua mamma. Chiaramente devi pensare di parlare con il suo medico. Le cadute non sono da sottovalutare. Certamente esistono cinture contenitive per pazienti a rischio caduta, questo quando sono seduti, se lei cade camminando, è chiaro che dovresti pensare a una soluzione che potrebbe essere inizialmente quella di una badante considerato che vive con tuo papà e diventerà purtroppo sempre più difficile gestirla. Dovresti mi spiace tantissimo già entrare nell'ottica di una "situazione a rischio", prima mossa parlare con il medico senz'altro, ho telefonato a un'infermiera mia amica per avere la risposta giusta da darti e quanto mi ha detto è lo stesso che ti avrei detto io. Non so quanto grave, a che stadio sia la sua malattia e quanto velocemente stia avanzando, certo necessita di un tuo colloquio con un professionista del settore, col suo medico o in forma privata. È quanto mi sento di dirti, una caduta potrebbe rappresentare un danno, femore o altro, diventerebbe complicato riprendersi.... bisogna da subito correre ai ripari.
RispondiEliminaSul resto ci torno. Ciao amico.
I casi della vita sono davvero pazzeschi, concordo. Sembra che il mondo cospiri per condurti dove vuole. O forse siamo noi che abbiamo vissuto tante cose e inconsciamente le facciamo riaffiorare connettendole tra loro.
RispondiEliminaAccelerare, poi rallentare è sempre un bel concetto e quindi ti saluto con una cosa bella. Il tempo è relativo. L'attesa è interminabile quando si attende il messaggio di un amico o la tua squadra del cuore è in vantaggio, ma, viceversa corre all'impazzata quando un pomeriggio è piacevole, quando si è in ritardo, quando si è in vacanza.
Il tempo non è un nemico ma un amico con il quale si litiga continuamente.
Rallentare, permette di assimilare, ma nel frattempo il tempo avanza inesorabile. Un anno sembra un giorno ma un'ora può sembrare un secolo ("un cuore per segnare le ore lente e gli anni veloci" cantava Baglioni).
Purtroppo il tempo è anche un toro impazzito che ci illudiamo di poter cavalcare ma scalpita e scalcia tenendoci alla larga, disarcionandoci. Ieri la quotidianità si è divorata il mio tempo ma mi ha lasciato qualcosa. Come un lombrico che divora la terra per arricchirla. Ecco perché mi affascina lo spazio-tempo in loop (Ricomincio da capo, Before I fall, Auguri per la tua morte, Lola corre -ecc.-), perché c'è una cosa che il tempo (lento o veloce) semina ed è l'esperienza. Il tempo insegna. È il nostro tesoro.
Io scrivo e il tempo vola.
Attendo una replica e quasi si ferma.
Buona serata e buon lavoro, allora (al lavoro la clessidra è quasi orizzontale) e buon ieri (dal loop).
Buon lavoro? Come detto sono in ferie....😊🙃🙂
RispondiEliminaAh ah ah ah.
Elimina🤣🤣🤣
Mi perdo sempre qualcosa.
Per fortuna che ho una gran capoccia...
Il loop, Nolan...
Buon lavoro per ieri l'altro allora.
Ehi, per gli auguri, il 12, appuntamento sotto Lady Bird (così, tanto per migrare). Mi rifiuto di darti il buon compleanno sotto Auguri per la tua morte. 😜
RispondiEliminaCiao. Una sortita veloce per dirti ma che film bello e bizzarro è Castaway on the Moon? 💚💚💚
RispondiEliminaChe storia splendida e inusuale.
'notte buona.
Finito anch'io di vederlo 10 minuti fa, mi sono commossa se possibile più della prima visione.
RispondiEliminaCi speravo in queste tue righe.
Buonanotte 💙💙🌻
Ciao. Tu sei in ferie (grrrr) ma io decisamente no. Aspè, che oggi in qualche modo devo condividere le mie impressioni sul film. Un salutONE 🐌
RispondiEliminaEh sì, ferie.....il riposo della guerriera 😄
RispondiEliminaPalloncino rosso: bellissimo, l'avrò guardato non so le volte, il piccolo attore è il figlio del regista per la cronaca.
Oh, tampone negativo, ne ero certa, non so come lo sentivo, mi spiace per il disagio, sì, è decisamente fastidioso....la mamma di Bambi, povero, ha fatto lacrimare pure te uomo dalla scorza dura?
La casa dalle finestre che ridono non me l'hai consigliato tu, no, sono film che ho deciso di recuperare così come farò con altri, perché ho voglia di farlo. Ogni film soprattutto del passato va contestualizzato al periodo, soprattutto la data di uscita, all'epoca un film del genere sarà stato certamente una bella novità, oggi non lo vedo invecchiato benissimo, ma resta un cult, qualcosa di nostro che se non mi fa impazzire in ogni suo aspetto, meritava comunque una chance. Non è vero che non mi hai dato delle buone dritte, i film visionati da te che ho visto mi sono piaciuti tutti, quando esperimento di mio come sempre vado incontro a gioie o "dolori", ma nel cinema mi sforzo sempre di non scartare a priori, mi baso sul mio intuito e sul passaparola. Come ti ho detto, come ci siamo raccontati, ci sono i capolavori, i film che "bisognerebbe" vedere almeno una volta, poi ci sono quelli del ❤️ ma non saranno mai la maggioranza purtroppo, un film che appaga completamente il nostro spirito e i nostri occhi, se va bene, in un anno ne esce uno. Poi ce ne sono tantissimi belli, da vedere, interessanti, ma il cuore lo toccano davvero pochi, molto dipende dal nostro stato d'animo, dal vissuto, da una storia che avresti voluto scrivere tu.
Grazie per avermi parlato de La lentezza, la tua chiusa è semplicemente splendida!
RispondiEliminaIeri giornata di relax, nonostante smontata....(in questo momento vedo Federer in TV, sta dicendo che non si ritirerà), dicevo nonostante un po' di stanchezza perché smontavo dalla notte, sono riuscita ad andare avanti nel mio programma.
Letto: "Imparare a cadere" graphic novel davvero carina, al momento la più interessante: diversità, un ragazzino con problematiche mentali, la comunità, l'inclusione. Scritto bene davvero.
Poi ho visto "Il posto delle fragole". Molto bello, mi ha immersa in un'atmosfera nostalgica e un po' triste. Un attore straordinario che interpreta un uomo che è riuscito a farsi il vuoto intorno, deserto. Bergman ha reso poetico questo film, pieno di interessanti riflessioni, un viaggio che porta incontri, figure che riportano indietro il protagonista e gli danno, gli regalano una misura, quel senso di scoperta, di rivivere, di guarire e medicare certe situazioni, attraverso i luoghi della memoria e le persone che ha vicino. Di Bergman ne ho altri due da vedere, questo vedi è un mio proposito di voler riscoprire registi che ho trascurato.
Infine ieri sera speravo che anche tu non cambiassi idea all'ultimo e ho rivisto Castaway...era passato forse un anno dalla mia prima visione, e come sempre ho notato particolari sfuggiti, questo è un film che non smetterà mai di piacermi, c'è dentro tutto quello che cerco: speranza, la forza di non arrendersi, la creatività, la consapevolezza, l'Amore che arriva come quell'uragano, capace di mettere in discussione tutto, motore essenziale.
Ti avevo parlato di un film che in qualche modo lo ricorda un po' "Swiss Army Man", uscito da non molto, anche quello particolare, fatto bene, bizzarro, interessante. Il backstage è un altro film ancora, se ti capita di recuperarlo.
Bene, andrei avanti a scrivere, lo farei tutti i giorni, ma sento che sei preso e non voglio darti un impegno in più per cui ti saluto con un gran sorriso....🐝
E alla fine, eccomi qua.
RispondiEliminaGiornata di fatica. Stremante.
Il lavoro paradossalmente è in calo, quasi ci chiedesse umilmente di chiudere per pandemia, ma è tutto intenso, frenetico. Tutti vogliono tutto. Pare credano che domani finisca il mondo.
Per fortuna ho la mia "isola" dove ristoro corpo e mente, ricarico le batterie.
Bella la visione contemporanea inconsapevole (anche di Federer che SPERIAMO non si ritiri almeno per un altro po').
A proposito di isola però, che perla che mi hai regalato ieri. Dai, non conosco il film che dici essere somigliante ma questo Castaway on the Moon è davvero bello.
Bello nei personaggi, con lo yuppie disperato, senza soldi e abbandonato dalla fidanzata che casualmente resetta e ricomincia da se stesso. Vabbé, l'omaggio al Castaway di Hanks (del quale avevo gradito solo la prima ora) si percepisce dal titolo (Wilson rimpiazzato da un manichino che è un po' l'alter ego fantoccio del nostro naufrago coreano) ma qua la morale orientale straccia per distacco quella sciapa hollywoodiana!
De André cantava "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior" ed è proprio grazie al guano che si può coltivare la "speranza" (stupendo).
Poi arriva lei, dalla luna. Così lontana, così curiosa ma così piccola e indifesa nei confronti del mondo (un casco e un ombrello e passa la paura), a spiare l'alieno nel suo "mare della tranquillità". Perché è così, in qualunque parte dell'universo siamo, l'amore trova un varco. E qui, il film mi ha ricordato La Tartaruga Rossa, con naufragio, impegno per fuggire ma poi un equilibrio trovato a fatica e rafforzato dall'amore (travolgente) che non ti aspetti. Ma arriva lo tsunami e tutto cambia (tranne l'amore).
L'interesse per le coltivazioni che sembra rendere voglia di vivere e di emozionarsi alla dolce hikkomori mi ha risvegliato un ricordo (boh, forse mummificato) da chissà dove. Una vecchia fiaba, 5 in un baccello (Grimm, Andersen, non ricordo) che ascoltavo in 45 giri (A mille ce n'è...). Lì c'era una malatina che entrava in una sorta di simbiosi col viticcio di una pianta di pisello e per vederla crescere e accudirla, guariva. Un bel ricordo.
Sul finale non ho pianto (tampone covid > scena del bus per le mie ghiandole lacrimarie) ma avevo il cuore bello gonfio. La corsa della ragazza è emozionante così come straziante è il ritorno alla civiltà di lui.
Mi è piaciuta anche l'idea del messaggio in bottiglia (non dal naufrago -trooooppo iconico- ma PER il naufrago): geniale proprio. I mesi, l'attesa.
Ci penso ancora vé.
E niente, avrei un sacco di considerazioni da fare. Ma mi tocca andare in doccia che son le dieci.
A dopo? Due righe, sì.
Dimenticavo. Non ho capito bene perché tutto si ferma (compreso il bus) nella scena finale. Puoi ragguagliarmi, altrimenti vado a riguardare.
RispondiEliminaEhi, contenta ti sia piaciuto molto molto 👍 è la cosa più bella quando qualcuno vede un film che tu hai amato e lo apprezza come te!
RispondiEliminaDue volte l'anno la città si ferma per delle esercitazioni, tutto il traffico per cui deve immediatamente fermarsi, non so che tipo di esercitazioni, è una tradizione coreana. In questo modo e la voce di lei lo ricorda: due volte, solo due volte l'anno la città si ferma. Senti il suono della sirena, per cui l'autobus per un meraviglioso gioco del destino è costretto a fermarsi. All'epoca lessi del regista, non ricordo esattamente l'età, ma era veramente giovane poco più di vent'anni. È un capolavoro per me, ci sono dettagli incredibili, la tua lettura mi ha affascinato per i collegamenti che hai fatto, ai quali non avevo pensato. Sono davvero contenta, anch'io ci pensavo oggi....
Non ti ho risposto subito, solo ora ho visto il messaggio, stavo guardando Hereditary. Non mi ha spaventata, ma neanche conquistata, un film horror come tanti direi, gli attori comunque davvero bravi tutti.
Se sei ancora sveglio ti auguro una buona notte, leggo un po'.👋
Buongiorno (non dalla luna) da Imola. Ieri sera dopo la doccia ero talmente rilassato che il materasso mi ha risucchiato. Le palpebre, nemmeno il killer di Opera o la terapia di recupero di Arancia Meccanica avrebbero saputo farmele tenere su.
RispondiEliminaE dire che volevo leggere anche io. Sto finendo l'Isola di Arturo della Morante (che non è speciale ma mi piace).
Imparare a cadere è un bel titolo. In una graphic novel però, trovo importanti stile di disegno e poetica. Ero un divoratore di fumetti e pretendo tanto.
Lo cercherò alla Bim.
Hereditary, invece, mi è piaciuto (anche se pareva più un dramma) per tre quarti. I "fuochi d'artificio esoterici finali" mi hanno spiazzato. Ma come sai, adoro il trailer. Un'esca furba, "melodica" e appetitosa. Al film assegno un 6 meno meno.
Domani "ci facciamo un giro" in Taxi. Ho il DVD del film pronto. Pregusto belle sensazioni e commenti post-visione. Poi, soffio di candeline e cin cin.
Non sono ancora riuscito a (RI)guardare nessuno dei DVD presi in prestito (lumaca) e devo assolutamente guardarne almeno uno nel week-end.
Buon giovedì di cinema e amicizia (e riposo) (e tutto).
Dopo frugo tra i tanti vecchi argomenti sospesi e fluttuanti, ma che ci seguono sempre come un red balloon.
Ah, dimenticavo. Quando ho visto il palloncino rosso, sulla smart tv è apparso fra le ricerche anche un corto, horror, omonimo. Non ho resistito... 🤭
Buongiornooooo💥
RispondiEliminaSu Castaway ancora: mi è piaciuto il particolare di lei che con il dito lo aiuta a spingere il suo carrello con l'oca o papera che sia, tramite l'obiettivo fotografico.
Mi ha commosso quando lo portano via, lui fa resistenza e dice: "sto aspettando delle risposte...." Credo che fosse il principale motivo per cui non volesse andare via, il terrore di perdere il suo contatto. L'ho trovato vero e straziante.
Sbagliavo, ricordavo male, il regista guarda un po' è del 1973, direi che questa data ronza in giro con collegamenti vari 😁 per cui aveva più di trent'anni, lo confondo senz'altro con qualcun altro, ricordavo questa età giovanissima. Vado sempre a cercare notizie se il film mi è piaciuto, sono una gran curiosa.
Swiss Army Man - Un amico multiuso, per la regia e l'interpretazione di Paul Dano che mi piace molto assomiglia per alcune cose a questo film. Ho il DVD, ti leggo la copertina: Hank (Paul Dano) è un naufrago bloccato su un'isola deserta. Quando ormai ha perso ogni speranza nella natura selvaggia, scopre un cadavere misterioso (Daniel Radcliffe), con cui si imbarca in un epico viaggio per tornare a casa. Rendendosi conto che il corpo è la chiave per la sua sopravvivenza, Hank da ex aspirante suicida si costringe ad un'operazione surreale: convincere il corpo morto di come la vita sia degna di essere vissuta.
È un film freaky, una regia di folli, i Daniels, come detto da guardare il backstage perché è un altro film, devono essersi divertiti da pazzi.
Il palloncino rosso horror? E figurati se perdevi l'occasione...😅 Si, ricordo qualcosa anch'io...
Ciao, una splendida giornata!
PS: il tuo occhio clinico avrà notato la mia confusione mattutina. La regia di Swiss Army Man è dei Daniels e non di Paul Dano come ho scritto.
RispondiEliminaAltra mia aggiunta se può interessare: Paul Dano alla sua prima regia di "Wildlife" con il nostro Jake Gyllenhaal e Michelle Williams. Film che ha vinto il Torino Film Festival nel 2018 e che ho visto. Ho fatto un po' di confusione, tra l'altro ho letto da pochissimo anche il libro.
🤦🙆🤷
PPS: Su "Hereditary": ben fatta la prima parte, come al solito si perdono in risvolti esoterici, che fanno perdere tanto della potenza iniziale del film. Film che aveva tutte le carte in regola grazie a un ottimo cast per prendere una strada più avvincente e come dico io meno cialtrona e anche un po' scontata. Perché la spiegazione già ce la danno a inizio film quando parlano e raccontano eventi successi ai parenti: nonna, zio, ecc. L'amica che la ferma in macchina già si capisce che sarà un personaggio chiave, le sedute poi così immediate raccontano proprio un film, nella vita reale andrebbe diversamente credo, ma vabbè non facciamo le pulci a un horror se no non se ne esce..... quello che intendo è che già si sapeva da subito troppo. Il re finale gran STR......a me queste cose non prendono neanche a livello cinematografico, forse cerco una spiegazione una trama più a livello psicologico che mi cattura di più.
RispondiEliminaCosa mi è piaciuto? Intanto gli attori tutti: dalla piccola al fratello davvero in parte, i grandi niente da dire, lei super.
Bè, la scena della morte della sorella, con corsa in macchina e poi tutto il resto, chapeau....il ragazzo che lascia il corpo in macchina, choccato, è credibile, 👍 Direi che è meno credibile però il fatto che a 13 anni una ragazzina segua il fratello di sera ad una festa su "ordine" della madre, quello stona davvero. Non mi aspettavo che lei morisse subito a inizio film, quel contesto è sviluppato bene, così come la scena di lui a scuola quando ha un raptus, braccio alzato e faccia picchiata sul tavolo stile Profondo rosso, ben fatta. Torno a dire peccato, la casetta in miniatura, i piccoli personaggi, davvero poteva venir fuori un film originale. Comunque dai, non deve essere facile scrivere una sceneggiatura, soprattutto nell'horror dove ormai si è già detto quasi tutto.
A volte con più semplicità si raggiungono risultati migliori vedi ad esempio The woman in Black, ma ce ne sono altri....
Tanto ti dovevo, porgo distinti saluti.
Ultimo PS perché non è piacevole scrivere a uno schermo vuoto: sempre su Castaway...la scena della consegna su pedalò che ne dici? Mito.
RispondiEliminaOra mi taccio.
Ciao carissima. Mi sto riprendendo dall'ennesima giornata superfaticosa. Ho letto con grande piacere. Sappi che lo schermo non è affatto vuoto, vai oltre le apparenze, come il dito che spinge la papera galleggiante sull'isola.
RispondiEliminaDomani gran serata di cinema, allora. "Se anche tu vedi la stessa luna non siamo poi così lontani" cantava Baglioni. In periodo di covid è un pezzo perfetto. Siamo tutti vicini, tutti lontani ma non troppo.
Peraltro, domani sarò in esterno a lavorare e ci sarà da sudare.
Ieri e oggi al lavoro ho fatto un favore a un amico. Lui mi ha ringraziato molto. La mia schiena meno.
Ti ho già detto che sto leggendo l'Isola di Arturo? Dopo voglio leggermi un vecchio Benni. Uno di quelli che emozionano e divertono. Libri divertenti ne hai da consigliare?
Sto sbadigliando. Naufrago, io, sul divano di casa.
Vado a lavare via la stanchezza e torno.
Eccomi. Sono pure sbarbato, pensa te.
RispondiEliminaGli horror, sì, sono strani, a volte. Non ti dico che rabbia quando entra in sala un gruppo di ragazzi con un ricco (misero) arsenale denigratorio e dalla sghignazzata facile...
Vero, molti horror si prestano allo sfottò, ma che dire allora di Superman in braghette rosse o di Uma Thurman che sfonda delle assi di legno con le falangi delle dita o, ancora, di Eliza che fa sesso con un lucertolone amazzonico? È il bello del cinema: empatia. Ma non viene sempre da sé, bisogna essere almeno un po' accoglienti.
Sulle idee horror è vero, stanno raschiamdo il fondo dei barili ed è vero anche che la semplicità ripaga (spesso spaghetti al pomodoro invogliano più di una cena gourmet).
Ricordo i primi horror che ho amato. Il feticcio indemoniato di Trilogia del Terrore, il mitico Baby Killer, il mostro della cassa in Creepshow. La prima volta che vidi l'Esorcista (avevo 8 anni) e persi il sonno per una settimana. Shining, Amytiville. Poi il mio idolo Jason, in Venerdì 13 (saga bella fino a Capitolo Finale) e i "nuovi" horror degli anni ottanta come Nightmare o Candy Man. I film basati sui romanzi di Stephen King, la paura vera con le "perversioni horrorifiche" di Dario Argento. Che bello! Prima che tutto fosse obsoleto.
Adesso è più facile fare horror; se ne producono di più. Sono pochi quelli che mi sorprendono (come assuefatto dal farmaco di cui si abusa). Eli Roth col suo "torture porn" in Hostel mi ha sconvolto (non lo reggo). Il Sesto Senso è un capolavoro così come The Ring o The Others. Hanno offerto nuovi espedienti. Poi c'è chi esagera (Aster) e chi viene sopravvalutato (Peele). Io li guardo tutti e mi prendo il meglio e il peggio di questo cinema. Talvolta ho proprio bisogno di questo tipo di adrenalina.
Un horror poetico che ho visto di recente (imprevedibile e romantico) è La Settima Musa di Balaguero. Dovresti guardarlo. Molto bello e complesso.
Insomma ne guardo tanti, troppi forse, ma quanto li amo! Sono proprio intossicato.
Dopo la parentesi del post-doccia, riecco la stanchezza. Gli occhi abbassano le serrande.
Prima di salutarti però, noto che è passata la mezzanotte e allora ti mando i miei migliori auguri, amica mia. Non so quale orario resterà marcato nel mio messaggio (questo blog è strano davvero) ma Tanti auguri a Te che hai la pazienza di ascoltare e il dono di sorprendere.
(Una torta con candeline) Esprimi un desiderii, soffia. Sogni d'oro.
Buon venerdì. Buon compleanno. Buon cinema!
RispondiEliminaLa settimana massacrante volge al termine e domani dovrò sottopormi a nuovo tampone (stavolta molecolare). Però sono carico in vista del fine settimana e della proiezione serale.
Volevo approfondire su Bergman, regista che ama mettere in risalto le dinamiche familiari (Fanny e Alexander, Scene da un Matrimonio, Il Posto delle Fragole, ma anche il suo primo film, Crisi -e io ne ho visti solo un terzo, ne ha girati tanti-) attraverso quella cultura nordica che vista da me, romagnolo di nascita, appare fredda come la tundra svedese.
In realtà, se ci penso, c'è un qualcosa nella cultura scandinava che li rende inclini al dramma, più che alla commedia. Lo noto nei film (hai visto il raggelante Festen?) ma anche nei libri (i bei thriller di Larsson, della Lackberg o Nesbo) c'è sempre un'ombra scura nello "sgabuzzino" di ogni famiglia. Un passato che dà fastidio o che rattrista ma torna a stuzzicare come un mal di denti. Invece (tornando a Bergman) aspetto con curiosità il tuo giudizio su Il Settimo Sigillo, film dalla carica simbolica, che non sono sicuro di aver capito a fondo (ci ho visto Samarcanda, di Vecchioni).
I film nordici, comunque, mi affascinano (la trilogia del Millennium divorati i libri, film svedesi e remake USA), da poco ho visto un horror islandese Hole l'abisso (strano ma discreto) e uno finlandese Lake Bodom (uno slasher dai personaggi vacui che ricorda Venerdì 13).
Le culture diverse sono sempre interessanti (vedi oriente e affini).
Ora vado al lavoro. Ti ho lasciato un cappuccino fumante sul tavolo, con una brioche ai frutti di bosco. Stasera film.
Tanti auguri. Ma taaanti.
E oggi ripasso, perché non c'è schermo vuoto che mi spaventi.
Per intanto GRAZIE.
RispondiEliminaA tra poco 💙
Ci vediamo sotto Lady B.
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