venerdì 21 settembre 2012

Sahe de Piedra

Pensate che sia l'alcool o magari l'aria buona.
Potrebbe essere l'emozione che dà il sole
nel momento in cui viene pertorito dagli Appennini.
Forse siete convinti che sia la luce delle stelle,
ma poi che ci siano o non ci siano, che cadano, si spengano
o lascino una scia fosforescente, non cambia le cose.
Potrebbe essere il concerto dei campanacci col controcanto dei maremmani
unita all'estinzione degli operai della ferrovia
e l'atmosfera che ne consegue.
No... non è nulla di tutto questo.
E' fare attenzione a non calpestare tutta questa intimità,
"illuminata" e messa a nudo da un buio complice.
Sono le parole sussurrate che scivolano dolcemente nel sonno.
E' la pisciata in compagnia.
Cazzo, la mitica inimitabile pisciata in compagnia.
A bandiera, con lo zampillo rapito dal vento,
in bilico tra il volo e la terraferma.
Perchè di spazio stiamo parlando,
ma non quello con le astronavi e i pianeti...
di un piccolo spazio da riempire,
in formazione,
come un vecchio schema di Tetris
e siamo tasselli
a non fare altro che essere noi stessi, immobili,
sulla cima di un asteroide incantato
che appena saluteremo
tornerà per un "breve" anno ad essere un banalissimo sasso.

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