sabato 22 settembre 2012

La triste storia della giraffa evasa dal circo ad Imola

"Il cuore della giraffa è in grado di pompare circa 50 litri di sangue al secondo" riportano i libri di scienze e natura. La domanda però è un'altra: E' in grado il suddetto cuore di reggere le emozioni di una savana di asfalto, di un braccaggio, clacson, sirene, recinzioni che sbarrano la via e "cecchini" che  bersagliano con munizioni narcotizzanti? La risposta è (purtroppo) NO. Poteva far sorridere, in principio, la favoletta del cucciolo di giraffa fuggito dal circo, proprio nel periodo in cui i cinema proiettano Madagascar 3. L'animale, a spasso per Imola, la bella e tranquilla Imola (che pochi giorni fa fu teatro dell'abbattimento di un cervo ferito in pieno centro abitato), vagava per la zona industriale, libero come l'aria, lontano dalle gabbie e dal macabro "dietro le quinte" circense, dalle frustate e dall'obbligo di eseguire per tutta la vita lo stesso stupido girotondo. Un'evasione insomma. La curiosità ha immediatamente attivato tutti quanti e il suo passaggio è stato immortalato da fotocamere e videofonini. Qualcuno ha avuto paura? Al massimo di subire qualche ammaccatura sull'automobile. La "favola" però non ha lieto fine. Si conclude con un fucile, un uomo che prende la mira e PAM PUM, spara verso l'incolpevole "fuggitivo". Facile come rubare le caramelle ad un bambino. E' solo narcotico, dicono, ma qualcosa va storto e il poderoso cuore della giraffa, poco dopo il risveglio, in cella, cessa di battere. Fine della storia. Triste come se il cacciatore avesse ucciso Biancaneve nella foresta per estrarle il cuore e consegnarlo alla perfida regina. Perchè il cucciolo di giraffa non ha resistito alla cattura? E' stata forse la delusione di riaprire gli occhi tra le grinfie dei suoi "domatori" a spezzargli il cuore? Le emozioni di un giorno troppo diverso dal suo inquadramento monotono e forzato? E' colpa dell'iniezione di quel che era "solo" un narcotico? Avere le risposte non serve a nulla oramai. Ricordo la favola del ragazzo che gridava al lupo. Anche quella sprovvista di un finale allegro, ma ricca di morale. Nel caso della giraffa il messaggio è uno solo ma importante. Il circo è divertente e pieno di varietà ma gli animali non possono scegliere se parteciparvi oppure no. Le giraffe sono affascinanti, splendide creature mastodontiche dagli occhi dolcissimi, per cui capisco la voglia di ammirarle che nasce in grandi e piccini, ma quello non è il loro posto, non è il loro paradiso. Le balene non le puoi "inscatolare" e per osservarle da vicino bisogna viaggiare. Che sarebbe successo se a scappare dal circo fosse stata una tigre affamata o un leone o un rettile pericoloso? Storie come questa non devono ripetersi perchè se non trattiamo gli animali con dignità diventiamo noi le bestie. Le giraffe in cattività possono vivere quasi il doppio degli anni rispetto a quelle libere. Il circo con gli animali però non è cattività... è cattiveria... e la morte del cucciolo di 4 anni che solo per pochi minuti ha assaporato la libertà ne è la prova.

                                                                                                            Enrico Bonifazi  (22-09-2012)









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