martedì 19 agosto 2014

MURETTO




Avevo ferite e cicatrici sulla schiena
ma ridevo.
Il mio sorriso era un taglio di lama
e i riflettori lo illuminavano.
A mio agio,
a fari spenti,
continuo a fare cose che amo con persone che amo
e cose che odio per le persone che amo.
Il muro aveva ancora il contorno della mia schiena
e mi ha assorbito.
Sono felice
e “buona gastroenterite a” me.

                                                              Enrico  (Luglio 2014)

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Un'amica me lo scrisse un anno fa in un SMS. E' una frase che mi ha aperto gli occhi su tante cose e lentamente mi sono allontanato da un gruppo con il quale non ho praticamente mai condiviso gli obiettivi (quelli veri e non quelli dichiarati). Sono un uomo felice (lo dico sempre) e amo i margini, le ombre e anche il mio muro che divide e ripara. Sono felice e quella frase, se ci penso, ancora mi disgusta. A presto Manuel!

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