Restituiscimi il mio amico,
perfido, subdolo e spento Mr Hyde
che continui a nutrirti di sogni altrui
senza saziarti mai.
Sparisci,
e smettila di nasconderlo a noi.
Smettila di divorare i suoi sentieri,
di avvelenargli un buon vino
e confondere le carte del mazzo.
Lasciaci dissotterrare la poesia e
l'umore
che non ti appartengono.
Un vuoto incustodito e qualche
briciola;
ecco quel che sei,
perché non sei lui
e non sai nasconderti bene.
Solleva il piede dal suo tubo
dell'aria.
Sei una stupida parrucca
e l'effimero trucco di un pagliaccio.
Le palpebre chiuse sono pesanti
ma insieme le solleveremo
perché possa vedere ancora.
Saprà che basta tendere un braccio e
allungare le dita
verso il bordo delle sabbie mobili
per accendere la speranza
di afferrare la mano di un amico.
Sparisci, stanco, triste e inutile Mr
Hyde
che nascondi il futuro a chi ha perso
il passato.
Affonderai, lo so, e la mia mano
aspetterà.
Sarai un tramonto, un lungo respiro
e alzeremo i calici ad un nuovo sole,
per vederli brillare nuovamente.
Enrico Bonifazi (25/12/2013)
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