domenica 7 marzo 2021

INCHIOSTRO 3

 

 

 

Guarda la tua immagine riflessa.
No, non nello specchio,
in ciò che scrivi.
Osserva il punto dove l'inchiostro incontra la luce.
Si formano nuovi colori.
Le macchie sui polpastrelli dicono che hai tanto da raccontare.
Il battito del cuore
arriva alle estremità.
La biro non è un prolungamento delle tue dita
ma di quel che sei.
Perciò guardati in queste righe,
cercati e riconosciti
laddove nessuna immagine riflessa ti rappresenta.
Non soltanto nella linea sul foglio bianco,
trovati anche negli spazi.
L'inchiostro è al servizio della poesia, come l'ossigeno lo è della vita.
E allora vivi, scrivi,
sii poesia.

 

                                         Enrico (marzo 2021)

6 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie mille Franco.
      Noi che scriviamo, conosciamo bene cosa ci "riflette" meglio.

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  2. Amico mio, alla tua bellissima poesia connetto quest'altra poesia canora

    https://www.youtube.com/watch?v=zW2_PdTNTNM&ab_channel=telecaparezza

    :)

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    Risposte
    1. Riky, ti rispondo solo ora. Apprezzata moltissimo la replica musicale. Pensa che devo ancora capire come si accede direttamente ai commenti con lo smartphone (col PC è tutto più facile). Del resto, non a caso, ho scelto per questo post la parola "inchiostro" (nonostante tutto venga ormai acquisito digitando) e l'immagine di una decrepita ,ma sempre affidabile biro (che non crasha come WhatsApp iersera, eh eh). Simboli che indicano quanto io con la tecnologia porti avanti un amore mooolto contrastato.

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    2. Meraviglioso il tuo vocale, "Ma a Whatsapp che succede"?
      E non perché tu sia Whatsapp dipendente, ma perché in quel momento, per te era fondamentale :D
      Scusa il fuori tema! ahha

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