Ferragosto di riso freddo e risa calde.
Noi, puntini bianchi tra coriandoli d'ombrelloni,
raccolti nel granducato della sabbia fresca.
Fragranze di braciola e noce di cocco
non dalla dispensa
ma da pelle umana.
Il cielo blu è un piano cottura.
"Sia gentile, vorrei un caffè, due gelati e una nuvoletta,
anche piccola".
La cassiera mi guarda.
Alla maschera chirurgica
preferisce l'ipocrisia di un sorriso.
Ciò che non si vede non si percepisce.
Ciò che non si vede e non si percepisce non c'è.
Il CoViD è all'estero in vacanza sulle isole greche,
dicono.
E Dio?
Pesci, meduse, granchi, paguri e razze.
Troppa vita ed è bello abituarcisi.
Alza il volume che me ne sto andando.
È ferragosto
ma non conta dove né quando:
conta insieme a chi.
(Enrico)
-fotografia tratta da Fantozzi Subisce ancora-
Ahah, la foto l'hai scelta in mio onore :D.
RispondiElimina"Riso freddo e risa calde", bellissima quest'immagine :).
Bellissima anche la chiosa.
Molto "musicale".
In realtà cercavo l'immagine della locandina del primo Fantozzi con lui in mutandoni, carriola, rifiuti e spiaggia apocalittica. Mi sono accontentato della spiaggia del "subisce ancora" per non incappare in scritte :)
EliminaGrazie dell'apprezzamento grandissimo.